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Schwazer incastrato da un’operazione di Intelligence partita da Padova

La notizia del doping dell'atleta azzurro ha stupito tutti ma non l'Interpol, non la Wada, l'agenzia mondiale dell'antidoping, né la Procura patavina, una squadra che ha collaborato insieme per chiudere il cerchio attorno al medico Michele Ferrari e all'atleta altoatesino

Gli 007 che hanno incastrato il campione azzurro Alex Schwazer sono “partiti” da Padova.

L'INCHIESTA. L’inchiesta, infatti, è partita dalla Procura patavina e ha coinvolto l’Interpol e la Wada, l'agenzia mondiale dell'antidoping: mesi e mesi di indagini che alla fine hanno chiuso il cerchio sull’atleta altoatesino e sul discusso medico ferrarese Michele Ferrari, che da più parti si ipotizza essere uno dei responsabili degli scandali scoppiati soprattutto attorno al ciclismo (Pozzato escluso per doping).

CARRIERA FINITA. Troppe le frequentazioni dell’azzurro con il medico e la Procura di Padova l’aveva capito. Ora a Schwazer resta solo una carriera finita e il rammarico di aver voluto strafare senza contare unicamente sulle sue forze.


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