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Alia Aduna Volley: scelta di cuore per Giorgia Celegato che ha firmato il rinnovo

La centrale classe 2002, che nelle scorse settimane era stata corteggiata da alcuni club, anche di categoria superiore, ha sciolto finalmente le sue riserve

Una scelta di cuore. Giorgia Celegato vestirà ancora la maglia di Alia Aduna Padova. La centrale classe 2002, che nelle scorse settimane era stata corteggiata da alcuni club, anche di categoria superiore, ha sciolto finalmente le sue riserve. Troppo forte il legame con il club che l’ha accolta nelle ultime tre stagioni, portandola a conquistare due titoli provinciali e due podi regionali (Under 16 e Under 18) a livello giovanile, ma soprattutto a misurarsi con le categorie nazionali, giocando da titolare tutto lo scorso campionato di B2 Femminile.

Cuore sulla testa

«Alla fine ha prevalso il cuore sulla testa – spiega Celegato –.  Aduna rappresenta per me una seconda famiglia, in questi anni mi sono sempre sentita a casa, per questo ho deciso di proseguire il mio percorso qui. Senza dubbio fare l’ultimo campionato da titolare in B2 ha contribuito a formare il mio carattere, ad essere consapevole delle mie possibilità e delle mie capacità. Mi sono sempre sentita a mio agio in campo, ma penso che il mio punto debole sia ancora il muro: adesso ho davanti un anno di lavoro con un tecnico preparato come coach De Felip durante il quale potrò sicuramente migliorarmi». A farle da “chioccia”, per di più, Celegato avrà la rientrante Volpin, con cui aveva già condiviso spogliatoio e campo due stagioni fa: «La presenza di Francesca potrà aiutarmi a crescere sia come atleta, a livello tecnico, sia come persona, spronandomi dal punto di vista caratteriale – prosegue Celegato –. Senza dubbio far parte di una squadra con giocatrici più esperte quest’anno mi stimolerà a dare il meglio di me. L'obiettivo primario che ci siamo poste sono i playoff e credo sia qualcosa che condividiamo tutte noi atlete del gruppo. Sono convinta che lavorando insieme e trovando unione tra di noi possiamo farcela».


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