Segnalazioni

Centro Padova: guerra alla mobilità

Che le amministrazioni comunali di Padova le stessero studiando tutte per ridurre gli accessi al centro e aree limitrofe della città, questo è un dato di fatto conosciuto oramai da anni: ZTL in continua espansione, parcheggi bianchi oramai estinti, aree di sosta a pagamento vedono i prezzi incrementare, nonostante non sia offerto nessun specifico servizio, se non quello dell'ausiliario che prontamente controlla la durata del ticket.

Su tutto si riducono pure gli spazi per sostare con motocicli e un parcheggio fuori dalle linee bianche costa caro; ne sanno qualche cosa gli studenti di giurisprudenza che sostano in via Cesare Battisti, ove vista la limitata segnaletica orizzontale, si trovano a parcheggiare i motocicli fuori da aree delimitate e sempre più frequenti sono i blitz dei vigili che a man bassa trovano una fonte di guadagno sicuro, in media dai 10 ai 20 veicoli in esubero rispetto agli spazi segnati.

Ma la guerra alla mobilità tocca nuove frontiere, sempre meno rare sono le multe ai ciclisti per le più disparate infrazioni, che vanno dall'eccessiva velocità di transito (misurata non si sa bene con quale telelaser), parcheggio non autorizzato, pericolo presunto ai pedoni e via dicendo.

Da ultimo come qualcuno avrà notato, in via Roma e davanti al comune (Palazzo Moroni) è stato posto una sorta di nonno vigile o ausiliario, che dovrebbe vigilare al fine di evitare accessi di motorini e moto nella zona pedonale. Le sue mansioni si sono poi estese in un controllo e disciplina dei ciclisti, invitandoli a portare a mano il loro veicolo mentre transitano sul Liston; evidentemente i richiami e la vigilanza di questi simpatici controllori non bastavano, il comune si è orientato per il pugno di ferro contro gli indisciplinati ciclisti, facendo fioccare multe da 23,00 o 27,00 euro a chi per sbaglio si avventuri in sella davanti al comune, con vere e proprie piazzate ed imboscate sotto i portici di palazzo Bò, al motto di Dura Lex sed Lex. Subito si è gridato allo scandalo e i più si chiedono se non sia il caso di impiegare queste forze in un presidio diverso del territorio.


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