Puntare sui nuovi fattori di competitività, che non sono solo di mercato, prodotto e marketing, ma anche di innovazione della struttura, dei processi manageriali, del controllo interno e della propria governante, anche con un sguardo all’etica aziendale. Mi riferisco in particolare alla finanza, all’ambiente, ai rapporti con il fisco e con l’amministrazione finanziaria in generale. Partire dall’analisi della posizione dell’azienda, valutando attentamente i fattori di successo già presenti e le criticità dell’azienda, quindi definire i possibili miglioramenti, gli errori e i rischi da eliminare. Tenere molto a far capire all’imprenditore che prendere coscienza della crisi, del cambiamento in corso e delle scelte necessarie per risollevarsi, è fondamentale. Questo vuol dire, in alcuni casi, decidere per un’innovazione anche nel processo di decisione e quindi nella direzione aziendale. Fotografare” l’azienda, un ottimo modo per concretizzare un riordino aziendale per la creazione, predisposizione, realizzazione e attuazione pratica del Modello 231. Gestire e controllare l’azienda per gestire i rischi presenti al suo interno. Pensare e creare su misura. Con lo scopo di limitare la responsabilità amministrativa delle società e degli enti sotto tanti punti di vista: ambientale, di sicurezza sul lavoro, finanziario, amministrativo, fiscale e antiriciclaggio. Un lavoro complesso. L’azienda deve gestire i rischi insiti nello svolgimento della propria attività. E così si può rafforzare strutturalmente e riaffermare la solidità della sua presenza sul mercato. Il tutto si riflette in una maggiore capacità di produrre reddito e quindi in una rinnovata stabilità economico-finanziaria. Ritrovare questa sicurezza è un investimento sul futuro e sulla continuità aziendale. A Cura del prof.Giuseppe Catapano