Politica

Lottizzazione a Monteortone, il sindaco: «Chi protesta non sa di che parla»

Il primo cittadino di Teolo, Turetta: «La mia unica preoccupazione è quella di tutelare l'ente, dopo chi risponde è il sottoscritto». Il neo presidente del Parco Colli, l'assessore di Teolo, Frizzarin: «La popolazione ha sempre vissuto il parco come un vincolo». Intanto continua la raccolta firme del Comitato che si oppone alla cementificazione

A Monteortone il Comitato contro la lottizzazione dell'area ex Cima raccoglie firme per bloccare il progetto

«Ci siamo sentiti con la proprietà visto che è un’area privata di una società altoatesina, e almeno per quanto riguarda l’area esterna ci hanno garantito un po’ di pulizia, un po’ di decoro. Due settimane fa sono entrato con le forze dell’ordine e abbiamo anche trovato una persona che bivaccava. Poi l’altro giorno sono anche usciti i vigili del fuoco intervenuti per spegnere un principio d’incendio». Siamo al telefono con il sindaco di Teolo, Valentino Turetta. Dopo il caos mediatico che si sta creando attorno al caso della lottizzazione a Monteortone in un'area incantevole dove stona la presenza in completo abbandono dell'Hotel Michelangelo, lo abbiamo contattato. Il sindaco assicura che, dopo Ferragosto per lo meno l'esterno sarà sistemato. La vicenda del degrado attorno all'ex Hotel si lega indissolubilmente con il progetto di costruire su un'area di 70mila metri quadrati completamente verde. Un vecchio accordo, che ha circa una cinquantina d'anni poi rivisto vent'anni dopo fino a ritrovarcelo oggi come qualcosa che è più di una possibilità, sta agitando non poco gli abitanti della frazione di Teolo e dei tanti che hanno a cuore il Parco dei Colli Euganei. 

Lo facciamo immediatametne notare al sindaco: «La proprietà ha acquisito l'area a un'asta. C'è un accordo che sta andando avanti. Capisco le esigenze del comitato ma non è che posso esporre il comune a risarcimenti milionari perché loro si sono svegliati oggi. Adesso si sono accorti di quello che potrebbe accadere? Forse perché la proprietà vuole far fruttare i propri diritti. Io non prendo le parti di nessuno, io cerco di tutelare gli interessi dell’ente. Questo è il mio ruolo». Facciamo notare che è vero che nel breve tempo si corre il rischio di dover pagare penali e quant'altro, ma è ancor più vero che nel medio - lungo termine potrebbero emergere problemi più gravi. Un'estate a parlare di tutela del territorio, discussioni su politiche da mettere in atto per far fronte ai problemi ambientali, ad azzerare il consumo di suolo, non è che poi ci si ritrova tra qualche anno a pagare un prezzo più alto, magari di altro tipo? Quella è un'area che va sott'acqua, nel cuore del parco Colli, con una viabilità molto limitata... «Forse non ha capito di cosa stiamo parlando -  si spazientisce non poco il sindaco Turetta - ecco perché fa queste domande. Noi dobbiamo gestire un territorio, nella fattispecie seguire le indicazioni degli enti preposti che devono rilasciare le autorizzazioni. La mia unica preoccupazione è quella di tutelare l'ente, dopo chi risponde è il sottoscritto. Lo capisce?».

La politica dovrebbe anche sapere vedere a lungo termine, assumersi delle responsabilità, dimostrare coraggio, spieghiamo al primo cittadino di Teolo: «Sono piani regolatori approvati. Io mi limito ai fatti e non voglio prendere le parti di nessuno. Ognuno si assume le sue responsabilità. Certo, se lei mi chiede se l'intervento è impattante oppure no, io sono il primo a dirle che lo è. Una cosa è il mio pensiero, un'altra è la realtà dei fatti. Parliamo di un piano confermato per decenni. Lì c’è un comparto edificatorio che nei decenni è sempre stato confermato. Nei decenni. Adesso c’è una proprietà che ritiene di poter avanzare dei progetti, questi sono arrivati in Comune. Si sta facendo l’iter, si controlla non ci siano problemi. Se ci sono tutte le autorizzazioni c’è poco da fare». Quindi, visto che anche lei pensa che sia impattante, non è vero che va ad arrichire il territorio: «Che non vada ad arricchire il territorio, onestamente, dipende dai punti di vista. Se le cose sono fatte bene e con criterio può essere una opportunità. Certo il cemento è chiaro che è impattante ma pensiamo anche alle nuove abitazioni, alle nuove attività che dovrebbero nascere, può invece avere un impatto positivo». Quindi non c'è via d'uscita perché 50anni fa qualcuno ha deciso una cosa che oggi non ha senso? «Se mi trova chi mi garantisce che se blocchiamo questo comparto non incorriamo in risarcimenti milionari, sono il primo a farlo. Devo esporre la mia amministrazione, i miei consiglieri o i miei cittadini a un danno erariale perché i colli devono rimanere verdi?». Infine, con tono fermo è lui a porre una questione: «Mai nessuno in 50 anni ha tolto questa cubatura. Come mai? Forse è questa la domanda che bisognerebbe farsi». 

Domanda che di certo non si è posto neppure il neo presidente del Parco Colli, Alessandro Frizzarin, in giunta comunale a Teolo in qualità di assessore del Comune di Teolo a Sport, Bilancio e Tributi, Commercio, Agricoltura e Attività Produttive. «La popolazione ha sempre vissuto il parco come un vincolo», ci dice subito una volta raggiunto al telefono. Gli facciamo notare che tanti cittadini, invece, vedono il Parco Colli come un patrimonio da salvaguardare, infatti ci sono tanti cittadini che sono contrari, ad esempio, a quanto potrebbe sorgere nell'area ex Cima: «Ho bisogno di approfondire questo argomento, sono stato appena nominato». Gli facciamo notare che l'ha votata in consiglio, la questione ex Cima: «Tutti noi vogliamo preservare ambiente e territorio, ma questo non è incompatibile con gli strumenti urbanistici e lo sviluppo del territorio. Siamo i primi a voler salvaguardare l'ambiente, ma ci sono anche aree da riqualificare come ad esempio quella del Michelangelo. che attrae malavita». Quindi l'idea di riqualificare un hotel abbandonato è quella di crearci un mondo nuovo attorno? «Si è parlato solo di cubature fino a ora, stiamo parlando del nulla fino a questo momento. E' stata molto strumentalizzata questa vicenda. Ci sono dei percorsi da fare, degli enti preposti. Saranno coinvolti anche i cittadini quando sarà il momento». Lei ha votato in consiglio comunale dando un parere favorevole al progetto: «Credo sia prematuro fare ragionamenti su qualcosa che è ancora in itinere. L'unica indicazione che le posso dare che ci teniamo tutti alla qualità della vita che può andare tranquillamente di pari passo con lo sviluppo della zona». Che vuol anche dire edificare. Intanto il Comitato che si batte contro questo progetto continua a raccogliere firme ed adesioni da parte di chi è estremamente contrario alla cementificazione dell'area ex Cima. 


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