Politica

Recupero Palazzo Onda? M5S: «Passaggio obbligato per riqualificare Zip». Lega: «Attenti agli speculatori»

Giacomo Cusumano: «L’amministrazione deve restare molto vigile». Alain Luciani: «Non scordiamoci la storia di quel grattacielo: le infiltrazioni mafiose e l'inchiesta dell'antimafia...»

Il Palazzo Onda torna a far parlare di sé. L'idea di un recupero paventata dall'amministrazione, di quei settanta metri di edificio, nessuno la contesta, anche se dall'opposizione fanno sapere che ci vuole attenzione e prudenza, visti i precedenti che la vicenda di quell'enorme stabile richiama.

Procura

La procura distruttuale antimafia di Venezia, infatti si è occupata del grattacielo abbandonato in piena Zip, viste le speculazioni che società in odore di malavita hanno perpetrato. La proprietà era legata a un noto clan della camorra, sospettato di riciclaggio di grosse somme di denaro e a quel punto, le indagini portarono al sequestro di beni e conti. Tra le proprietà sequestrate, c'era anche il famoso grattacielo. Era il 2015. 

Lega

Il consigliere della Lega, Alain Luciani, ricorda quando l'onorevole Naccarato fece una interrogazione sulla questione: «Questa operazione va gestita molto bene, Naccarato parlava addirittura di presenza della camorra, di infiltrazioni di questo tipo in quell'affare. Se quell’interrogazione aveva qualche riscontro o no, che ci venga detto chiaramente. Se la procura o la Dia sanno qualcosa, che lo dichiarino. Su questa faccenda ci vuole chiarezza totale. Non vale solo fare il cambio di destinazione senza che ci siano dei passaggi propedeutici. Ci devono assicurare che è tutto a posto, che non si corre il rischio di nuove speculazioni se non peggio. Spero che anche nella maggioranza si facciano questi tipo di ragionamenti». 

M5S

Anche dal Movimento 5 Stelle fanno sapere qual'è la loro visione sulla vicenda: «La ristrutturazione di palazzo Onda - fa sapere Giacomo Cusumano, neo Consigliere Comunale Movimento 5 Stelle -  è un passaggio obbligato per la riqualificazione della zona industriale, che vede sussistere un edificio spoglio di scopo e scevro di iniziative. Una struttura di tali dimensioni merita la gestione da parte di società che siano cristalline e pronte a migliorare la ZIP rendendo, un grattacielo così imponente, punto di scambio e commercio di altissima rilevanza e qualità. Quindi ritengo che l’amministrazione debba restare molto vigile su chi gestirà questa spinosa situazione, che si protrae ormai da troppi anni, individuando società e amministratori competenti che possano ridare lustro ad una struttura che sempre più assomiglia ad un ecomostro lasciato al suo destino. Se tale decisione fosse già stata presa, senza ottemperare alle dovute verifiche su chi gestirà il palazzo Onda, rischiamo che la gestione sia inefficace e penalizzante».


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