Politica

Peghin: «Accanto al nuovo ospedale progetterò un polo del futuro cin scuole e parchi inclusivi»

Il candidato sindaco del centrodestra inizia ad entrare nel merito delle proposte: «Sarà fondamentale la ridefinizione urbanistica della Zip. Penso a una riqualificazione green con la realizzazione di una nuova stazione e di un parcheggio scambiatore con un grande sistema di pannelli fotovoltaici»

Francesco Peghin

«Voglio progettare attorno al nuovo ospedale policlinico un vero e proprio Polo del Futuro con scuole, laboratori, centri ricettivi e parchi inclusivi. Il Polo del Futuro sarà collegato con un corridoio 'blu', che chiameremo corridoio dell’innovazione, alle nostre strutture fieristiche in centro città». Dopo l'incontro di venerdì sera alla Fornace Carotta, durante il quale la Lega si è presa tutti i meriti della scelta per il nuvo ospedale a Padova Est, rivendicandone la paternità, il candidato sindaco del centrodestra aggiunge il suo apporto al progetto sottoscritto l'anno scorso dal sindaco Giordani e dal presidente della Regione, Luca Zaia: «Il nuovo ospedale policlinico sarà una struttura da 200mila metri quadri con più di 960 posti letto. Sarà un' opera straordinaria che la nostra città meritava da tanto tempo e che finalmente trova realizzazione - premette Peghin - .Una struttura fondata sull’eccellenza della salute pubblica e sulla ricerca del benessere per tutte le persone. Per dare vita al corridoio del futuro sarà fondamentale la ridefinizione urbanistica della Zip. Penso a una riqualificazione green con la realizzazione di una nuova stazione e di un parcheggio scambiatore con un grande sistema di pannelli fotovoltaici. La più grande area industriale italiana potrà così essere volano di attrazione di investimenti e di sviluppo per la  ricerca e i servizi innovativi. Padova, gemellata con Boston, diventerà la Boston del Nord Italia sostenendo l’insediamento di aziende hi-tech e supportando professionalità ed eccellenze in collaborazione con la nostra prestigiosa Università.  Dopo tanti anni trascorsi senza una visione d' insieme e una vera spinta propulsiva, diamo a Padova il ruolo internazionale che le compete».


 


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