Politica

Neuropsichiatria infantile, Pipitone (IdV): "Cure a rischio per carenza organico"

Il consigliere regionale di Italia dei Valori ha presentato un'interrogazione sulla struttura patavina perchè venga garantita continuità di cura ai pazienti

«Da oltre due anni Neuropsichiatria infantile dell’Ulss 16 di Padova è con l'acqua alla gola. Mancano figure professionali essenziali, e molte di quelle che restano sono in bilico. Le attività prestate, tra cui lo S.T.O.N., Servizio di Terapia occupazionale, sono a rischio». Così Antonino Pipitone, consigliere regionale di Italia dei Valori che sulla struttura patavina (un bacino di utenza di circa 75.000 minori) ha presentato un'interrogazione regionale dal titolo: “Ulss 16, garantire continuità di cura ai pazienti dei servizi di Neuropsichiatria infantile e Terapia occupazionale”.

«All'Unità complessa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza – spiega Pipitone - non sono stati rinnovati i contratti a tre psicologi, un neuropsichiatra infantile ed un logopedista. Inoltre due neuropsicomotriciste in maternità non sono ancora state sostituite, e il concorso per due educatori, richiesto da tempo, è ancora in naftalina».

«Il carico di lavoro del personale in servizio – prosegue il dipietrista - è estremamente gravoso, come dimostra il caso della fisiatra, unico riferimento per la diagnosi e la terapia di oltre 150 soggetti del Servizio di Neuroriabilitazione dell’Età Evolutiva, per fortuna confermata dopo vari solleciti. I numeri sono eloquenti. Oltre ai 150 assistiti di Neuroriabilitazione, con il deficit di organico è a rischio la continuità assistenziale per i 62 pazienti autistici ed i circa 60 di Psicopatologia, Disturbi dello Sviluppo e Terapia occupazionale (S.T.O.N.), questi ultimi prevalentemente adulti».

«Non è possibile – afferma il politico padovano, medico di professione - tagliare a poco a poco, con il mancato rinnovo dei contratti annuali e le maternità non sostituite, servizi sanitari indispensabili per minori ed adulti portatori di gravi handicap psico-fisici. Si stanno lasciando morire esperienze di eccellenza, con una pesante e crescente carenza di risposte ai bisogni degli assistiti e delle loro famiglie».

«Per questo – dice Pipitone – ho portato il caso all'attenzione della Giunta regionale, chiedendo a Zaia e Coletto come vogliono intervenire per dare a bambini ed adulti seguiti dal Neuropsichiatria infantile e dallo S.T.O.N. la continuità di cure cui hanno diritto».
 


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