Politica

La Lega "spara" su degrado alla Stanga e il progetto del parco Tito Livio

Ghidoni e Lonardi attaccano la giunta: «Fanno solo campagna elettorale, ma non c'è sicurezza e i progetti portati avanti fanno acqua»

Il vicepresidente del consiglio comunale, Ubaldo Lonardi

«L’esasperazione dei cittadini che frequentano il parco Esperanto è alle stelle. Dopo diversi vani tentativi degli stessi nel segnalare al Comune i numerosi problemi presenti nello spazio verde, ho deciso di raccogliere questa problematica per cercarne una risoluzione». Lo sostiene Paola Ghidoni, leghista e sostenitrice della candidatura di Francesco Peghin sindaco. I Giardini Esperanto sono suddivisi in due parti: per circa tre quarti dell’estensione sono libere a tutti mentre la restante recintata è ad uso esclusivo dei bambini. 

L'accusa

«Sono presenti alcune panchine con evidenti problemi strutturali nella parte metallica – prosegue Ghidoni – È poi impossibile non notare due tombini, uno completamente sgretolato, l’altro rialzato di diversi centimetri. Con tutti questi problemi i bambini e gli anziani rischiano di farsi del male e la tutela di queste fasce di cittadinanza deve essere una priorità dell’amministrazione. Inoltre i frequentatori del parco hanno segnalato diverse volte alla polizia locale la presenza di cani liberi nell'area dei bambini ma l'amministrazione non ha preso alcun provvedimento. Ogni spazio verde in Città è un’opportunità per i cittadini e deve essere accessibile senza pericoli. Noi della Lega Padova per Peghin Sindaco ci impegneremo con tutte le nostre forze a rendere vivibili questi piccoli tesori che abbiamo a Padova, perché è quello che davvero meritano i nostri concittadini».

Parco Tito Livio

Anche Ubaldo Lonardi, vicepresidente del consiglio comunale e filoleghista (fa parte della civica Bitonci) dice la sua sul futuro di piazzale Boschetti. Un progetto presentato proprio dalla giunta di Bitonci, e ora ormai quasi arrivato al termine: «Incredibile lo sfruttamento elettorale di questa giunta evidentemente conscia di avere in saccoccia più rendering che opere – ha commentato Lonardi – .Non condivido l’inaugurazione della vela che sfrontatamente l’assessore Micalizzi dichiara essere visibile nella sua importante scenografia.  In realtà, l'unico effetto scenografico è quello delle catapecchie retrostanti. Basta guardare. Che senso ha porre in opera una costosa infrastruttura prima ancora di pensare al restauro delle due palazzine liberty? – prosegue il consigliere - Certamente ora tutto si fermerà per non far vedere ai padovani cosa  accadrà veramente in questo sito. Dopo le elezioni magari crolleranno anche le palazzine e il restauro diverrà molto più semplice e meno costoso».

La proposta

Non solo protesta ma anche proposte: «Interrogherò su questo grave fatto il sindaco, ed i padovani devono sapere che da tempo non è presente in Consiglio Comunale - conclude Lonardi - .In ogni caso se i cittadini ci daranno fiducia eleggendo Francesco Peghin sarà nostro impegno occuparci anche di questi sprechi per ottimizzare al meglio la spesa pubblica».


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