Politica

Italcementi Monselice, Pipitone "Ha prevalso solo logica economica"

Il capogruppo regionale sulla decisione di chiudere, da fine anno, lo stabilimento padovano, con la perdita del posto di lavoro per i 102 dipendenti

«Mentre l'opinione pubblica e le istituzioni discutevano sul tipo di riqualificazione da scegliere, l'azienda ha fatto i conti solo col mercato ed il proprio bilancio». Così il capogruppo regionale di Italia dei Valori Antonino Pipitone, sulla decisione di Italcementi di chiudere, da fine anno, lo stabilimento di Monselice, con la perdita del posto di lavoro per i 102 dipendenti. Un passo che arriva dopo il declassamento, di inizio 2013, da centro di produzione a semplice sito di macinazione.

«Italcementi, con la sua iniziativa drammatica, crea un danno enorme al tessuto sociale della bassa padovana, vanificando – prosegue Pipitone - tutte le nostre proposte per una soluzione di riqualificazione che tutelasse la salute dei cittadini, l'ambiente e che salvasse i posti di lavoro e la qualità della vita». «Alla fine - dice il segretario provinciale IdV di Padova - sono prevalsi gli interessi. Senza farsi tanti problemi l'azienda ha deciso di perseguire soltanto la logica economica. Poco importa ormai che tutti i ragionamenti di IdV su un revamping che doveva far convivere ambiente e posti di lavoro fossero giusti. Ci siamo scontrati con la realtà dei fatti». «Ora la Regione, magari coinvolgendo anche il ministro dello Sviluppo Economico Zanonato, che di certo non resterà insensibile alla vicenda – conclude Pipitone - dovrebbe farsi parte attiva per cercare di tutelare i lavoratori, diretti e dell'indotto, con l'obiettivo di reintegrarli in attività compatibili con l'ambiente ed il territorio».


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