Politica

Bitonci spiega il Def: "Tagliamo tasse e cambiamo la Fornero. Chi agita borsa e spread non ci spaventa"

"Diamo una spallata a precarietà e disoccupazione. Maggiori opportunità di lavoro ai giovani. L'intervento sulla legge Fornero è l’operazione più onerosa"

E’ seduto al tavolo dell’Unione Artigiani di Padova, il sottosegretario all’economia Massimo Bitonci. E’ venuto a rispondere direttamente ai quesiti degli artigiani e a spiegare le novità del Def ( documento di economia e finanza). Massimo Bitonci, da sottosegretario all’economia sta lavorando alacremente alla nota di aggiornamento del Def. E oggi è stato il giorno dello scossone dei mercati. Anche qui, come aveva già detto qualche ora prima a Venezia, torna sul tema del giorno e sullo spread: “Le minacce di chi soffia sul fuoco dei mercati e dello spread non ci spaventano. Grazie alla Lega e a questo governo, l'Italia ha dimostrato ancora una volta coraggio e voglia di fare sul serio rivendicando a testa alta pari dignità in Europa”. 

Def

La materia è la sua e si sente che lo appassiona. Roma lo ha asciugato al contrario di quanto avviene spesso ai parlamentari. E’ decisamente dimagrito l’ex sindaco. Indossa un abito scuro, la camicia bianca e una cravatta grigia. E' un po’ tirato ma si vede che è convinto dell’azione che sta portando avanti il governo. 

Poi comincia a spiegare punto per punto i dettagli della manovra."Con le misure introdotte nel Def diamo una spallata alla precarietà e alla disoccupazione. Maggiori opportunità di lavoro ai giovani e interveniamo decisamente sulla legge Fornero. E’ di sicuro l’operazione più onerosa da sostenere”.

Fornero, si cambia

Per quanto riguarda le aziende poi, spiega: "E' prevista la detassazione Ires al 15% e riduzione Irpef, per le aziende sas e snc sugli utili reinvestiti e sulle nuove assunzioni effettuate. Questo per favorire la crescita economica e dei consumi. Tra le altre misure introdotte nel Def, c’è ad esempio la cedolare secca su affitti commerciali, la pace fiscale, con soglia di adesione a 500milia euro, la Flat tax per i minimi e l'ampliamento della platea del forfettario a 65mila euro, misura che dovrebbe incidere su circa un milione e mezzo di partite Iva".

Poi inevitabile chiedere del reddito di cittadinanza e del rapporto con il Movimento 5 Stelle: “Per quanto riguarda questo aspetto che è di certo più una battaglia di M5S, noi siamo favorevoli se si tratta di uno strumento a sostegno di chi ha perso il lavoro ed è in difficoltà. Noi delle Lega lo vediamo solo come uno strumento per accompagnare la persona nel reinserimento lavorativo non come una soluzione assistenziale che invece rifiutiamo proprio concettualmente”.


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