Politica

Bitonci: «Inflazione alta, serviva usare il tesoretto Hera per aiutare i padovani»

Secondo il parlamentare ed ex sindaco l'amministrazione Giordani non avrebbe agito nel modo migliore: «Con Peghin le cose cambieranno perché è una persona umile, onesta e pensa ai veri interessi dei cittadini»

Massimo Bitonci

Da un paio di giorni il Settore Programmazione Controllo e Statistica – Ufficio Prezzi del Comune di Padova ha pubblicato i vari indici dei prezzi al consumo riferiti alla Città per il mese di aprile 2022. «Ancora una volta Padova porta a casa un record negativo – ha commentato l’ex sindaco di Padova Massimo Bitonci – In Italia gli aumenti dovuti all’inflazione registrano un + 6% mentre a Padova siamo assistendo ad un + 6,7%. Come sempre spicchiamo per i record negativi. I padovani non ne possono più». Balzano subito all’occhio gli aumenti, a volte anche esagerati, di molti settori: «Energia e acqua al + 25,4%, generi alimentari superano il + 7%, gli arredi casa sfiorano la barriera dell’8% di aumento e l’abbigliamento è al + 2,9% – prosegue Bitonci – Questi sono dati molto significativi, a soffrirne sono i cittadini, non di certo chi aspira a confermarsi il posto fisso in Comune». Un aiuto concreto ai cittadini sarebbe stata la soluzione più adatta secondo Bitonci: «Con un aumento dell’inflazione a Padova superiore del dato nazionale, perché il Comune non utilizza il tesoretto di bilancio e gli utili del gruppo Hera Spa (5,3 milioni n.d.r.) per aiutare le famiglie padovane in difficoltà ed abbassare le bollette? – conclude Bitonci -Basta regalie elettorali e basta inaugurazioni di opere inutili e costosissime per i padovani. Con Peghin le cose cambieranno perché è una persona umile, onesta e pensa ai veri interessi dei cittadini».


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