L'Infinito di Tiziano Scarpa al teatro Verdi
Il Teatro Stabile del Veneto prosegue il suo percorso dedicato alle scuole superiori riproponendo a una nuova generazione di studenti dal 17 al 21 novembre al Teatro Verdi di Padova L’infinito, spettacolo scritto da Tiziano Scarpa e diretto da Arturo Cirillo, commissionato dallo stesso Stabile del Veneto nel 2011 proprio in occasione dell’avvio del Progetto Scuole e accolto con grande favore dai ragazzi degli Istituti veneti. Il Progetto scuole si compone di una serie di produzioni legate a tematiche vicine al pubblico studentesco, cui sono rivolte in prima istanza, anche se non esclusivamente. Infatti, come già nel caso dell’Infinito, proposto con successo anche in cartellone, lo stesso avverrà con Massacritica di Giorgio Sangati, quest’anno in Stagione dopo l’edizione dello scorso anno dedicata agli studenti. Al termine di ogni recita, la compagnia incontrerà il pubblico per parlare del proprio lavoro e dei temi affrontati.
L’infinito arriva sul palco del Verdi dopo essere stato in scena al Goldoni di Venezia. La notte degli orali di maturità, il giovane Andrea si prepara all’esame ripassando le poesie di Leopardi. Che gli si materializza di colpo in casa. Com’è possibile? Giacomo aveva appena fallito la fuga da Recanati: sentendosi prigioniero in casa, aveva cominciato a fantasticare il mondo al di là della siepe. La poesia L’infinito è stata la sua via di fuga, la macchina del tempo che gli ha consentito di scappare di casa. Così il ventunenne Leopardi ha fatto un salto in avanti di due secoli, e adesso si ritrova nella stanza del diciannovenne Andrea che sta studiando proprio L’infinito. Sono praticamente coetanei, ma c’è una distanza siderale fra i due: la loro mentalità, il loro modo di esprimersi sono lontanissimi, eppure a poco a poco familiarizzano, scherzano, fanno amicizia. Andrea lo sbalordisce aggiornandolo sulla storia contemporanea, sul progresso tecnologico, lo fa navigare in rete. E gli fa conoscere la sua fidanzata Cristina, che irrompe in casa come un ciclone. Li ritroveremo tutti e tre alcuni mesi dopo. Le loro vite hanno preso una piega sorprendente…
L’infinito è una commedia drammatica che giudica il mondo di oggi con la forza di una delle opere più intransigenti del nostro passato: le poesie e i pensieri di Giacomo Leopardi, la sua teoria dell’illusione che tanta presa ha ancora sul modo in cui impostiamo la vita. Scriviamo poesie in italiano da un millennio, siamo uniti da centocinquant’anni: l’irruzione della tradizione non smette di incantare e sconvolgere il nostro presente.