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Petizione #stopcibofalso, raccolta firme al mercato di Este

Le primizie di stagione e i prodotti tipici del territorio protagonisti con le aziende di Campagna Amica alla Festa dell’Agricoltura di Este. Martedì 1 maggio gli agricoltori padovani di Coldiretti presentano il meglio del settore primario padovano  con i prodotti freschi e di stagione delle nostre campagne come frutta e ortaggi, ma anche insaccati e latticini, uova, carne, miele, confetture, vini Doc, farine e fiori.   

Ai numerosi visitatori della Festa dell’Agricoltura di Este Coldiretti Padova propone anche l’adesione con una semplice firma alla petizione #stopcibofalso per chiedere al Parlamento Europeo che i consumatori abbiano la possibilità di conoscere da dove arriva il cibo che portano in tavola. In queste settimane Coldiretti sta raccogliendo le firme in tutti i mercati a “km 0” di Campagna Amica a Padova e provincia, negli agriturismi di Terranostra e anche direttamente on line sul sito www.stopcibofalso.coldiretti.it, nel quale sono riportati anche i dettagli della petizione con tutte le informazioni in merito.

“Le nostre battaglie per l’etichettatura – afferma Federico Miotto, presidente di Coldiretti Padova  - hanno portato importanti risultati concreti per molti prodotti alimentari come latte, formaggi, carne, frutta fresca, olio extravergine  d’oliva, miele, uova, e ora anche per pasta e riso. Ma resta ancora molto da fare. Con un prodotto alimentare su quattro che non riporta obbligatoriamente l’origine in etichetta, dai salumi alle marmellate, dai ragù ai sottoli, dal succo di frutta al pane fino al latte in polvere per bambini nostra la mobilitazione popolare si rivolge all’Unione Europea per fermare il cibo falso e proteggere la salute, tutelare l’economia, bloccare le speculazioni e difendere l’agricoltura italiana. Questo continuo attacco ha un costo elevato in termini di concorrenza sleale, stimiamo un danno di qualche centinaio di milioni di euro solo per l’agricoltura padovana, il cui fatturato complessivo oggi è di circa un miliardo di euro. Adesso occorre vigilare affinché la normativa comunitaria risponda realmente agli interessi dei consumatori e non alle pressioni esercitate dalle lobbies del falso Made in Italy che non si arrendono e vogliono continuare ad ingannare i cittadini cercando di frenare nel nostro Paese l’entrata in vigore di norme di trasparenza e di grande civiltà”.


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