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Stagione Lirica in digitale, “Rigoletto” al Circo Massimo di Roma

Allestito lo scorso luglio sul palcoscenico appositamente ideato per il vasto spazio del Circo Massimo, il Rigoletto di Verdi diretto da Daniele Gatti con la regia di Damiano Michieletto viene proposto domani giovedì 27 maggio alle ore 17 al Piccolo Teatro di via Asolo (zona Paltana) come terzo titolo di recupero della stagione lirica sospesa per la chiusura dei teatri e cinema causa Covid. 

Messo in scena dal Teatro dell’Opera di Roma, tornato a produrre spettacoli dopo la chiusura per l’emergenza sanitaria, lo spettacolo ha per protagonisti principali Roberto Frontali, Iván Ayón Rivas, Rosa Feola, Riccardo Zanellato e Martina Belli. Le scene sono firmate da Paolo Fantin, i costumi da Carla Teti, i movimenti coreografici sono di Chiara Vecchi e le luci di Alessandro Carletti. Maestro del coro Roberto Gabbiani. 

La regia cinematografica  è curata da Francesca Nesler. 

Ingresso

Biglietteria aperta dalle ore 16.15.

Interi euro 10 Ridotti euro 8

Info web

https://www.piccolo-padova.it/rigoletto-2/

Dettagli

Il Rigoletto al Circo Massimo è stata la prima rappresentazione operistica in grande stile - veramente grande - in Italia e probabilmente in tutti i paesi colpiti così duramente dal covid19 ed è stata anche un importante simbolo della rinascita del paese dopo il superamento – speriamo – della fase più difficile dell’epidemia, solennizzato dalla presenza del  Presidente della Repubblica e dei Presidenti dei due rami del Parlamento, di ministri e ambasciatori. 

Ma è stata soprattutto un’eccellente edizione del capolavoro verdiano, di cui si è parlato soprattutto per la regia di Damiano Michieletto, come sempre esuberante di idee molto personali, alcune geniali e altre meno, e come sempre capace di attirare su di sé tutta l’attenzione, fin da settimane prima che lo spettacolo andasse in scena. 

Infatti lo spettacolo è stato ideato quando le disposizioni anti contagio erano estremamente restrittive, perciò si era costruito nel Circo Massimo un vastissimo palcoscenico di 1.500 metri quadrati - il triplo di quello del Teatro dell’Opera – su cui sistemare sei automobili d’epoca (circa il 1980) e ai margini opposti la giostra gestita da Rigoletto a destra e la roulotte in cui abita a sinistra. Nelle auto avrebbero dovuto prendere posto i solisti, garantendo così il necessario distanziamento, ma, per ovviare in qualche modo a questa situazione così particolare, per non dire assurda, le immaginidei personaggi riprese dal vivo sarebbero state proiettate su un grande schermo collocato in fondo al palcoscenico. Poi le regole sul distanziamento sono diventate meno severe e Michieletto ha dimostrato il suo talento e la sua impressionante padronanza del palcoscenico,adattandosi senza battere ciglio alla mutata situazione. 

Non era però più possibile cambiare l’impianto scenografico, cosicché l’azione si svolgeva regolarmente sul palcoscenico, ma l’elemento dominante dello spettacolo rimaneva lo schermo, usato per portare in primo piano alcuni dettagli della recitazione o per farci vedere momenti dell’azione che sarebbero rimasti nascosti


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