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"Tutti i gusti del teatro": gli appuntamenti estivi al teatro Verdi e al castello Carrarese

Dal 23 luglio al 10 settembre la stagione estiva dello Stabile del Veneto anima il palcoscenico del Teatro Verdi per più di 30 serate con 20 titoli in cartellone. Previsti anche tre appuntamenti al Castello Carrarese

Programma nel dettaglio

Tutti i gusti del teatro
Teatro Verdi e Castello Carrarese Padova
23 lug > 10 set 2020

23 lug 2020, ore 21.30

Castello Carrarese

Donna non rieducabile
di Stefano Massini
con Ottavia Piccolo
musiche per arpa composte ed eseguite dal vivo da Florale da Sacchi
regia di Silvano Piccardi
produzione Officine della Cultura
in collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto

Non un testo “su Anna Politkovskaja”, ma un viaggio “negli occhi di Anna Politkovskaja”, è così che Stefano Massini definisce l’adattamento in forma teatrale, da lui stesso curato e diretto da Silvano Piccardi, di brani autobiografici e articoli della giornalista russa trovata morta il 7 ottobre 2006 nell’androne della sua casa moscovita, uccisa da quattro colpi di arma da fuoco. Un piccolo grande caso della scena teatrale italiana, programmato capillarmente sul territorio stagione dopo stagione, in cui Ottavia Piccolo dà voce allo smarrimento, all’orrore, alla dignità e anche all’ironia di questa donna indifesa e tenace, con il rigore e l’intensa partecipazione di una attrice che in quei valori di libertà si identifica fino in fondo. Per il pubblico un’emozione violenta che non manca mai di rinnovarsi.

24 > 25 lug 2020, ore 19

Teatro Verdi

Ri/partire - conferenza-spettacolo
L’Italia dopo il coronavirus
Uscire dalla spirale del sottosviluppo

conferenza di Stefano Allievi

C’è un prima e un dopo il coronavirus. La conferenza-spettacolo Ri/partire vuole essere una operazione-verità sull’Italia e le sue debolezze strutturali: dalla demografia alle migrazioni, dall’istruzione al lavoro. Tali ambiti se correlati mostrano enormi squilibri, aggravatisi a seguito dell’epidemia di Covid-19, che rischiano di portare a una vera e propria spirale discendente, molto più grave delle crisi economiche e sociali del passato.

Partendo da questo spunto analitico, la conferenza-spettacolo propone alcune vie d’uscita da una catastrofe annunciata, basate su proposte di riforma puntuali, e una diversa idea del ri/partire, inteso come ricominciare, iniziare di nuovo, ma anche fare le parti, suddividere, in maniera diversa da come si è fatto fino ad oggi.

27 > 28 lug 2020, ore 19

Teatro Verdi

Oscillazioni - anteprima
di Vitaliano Trevisan
con Matteo Cremon
regia Valentina Brusaferro
sound Design Andrea Santini
scena e luci Stefano Piermatteo
produzione Teatro Stabile del Veneto, La Piccionaia – Centro di Produzione Teatrale
progetto sviluppato grazie alla residenza artistica WeArt3 del Teatro Comunale di Vicenza 2020 e con il supporto dell’Associazione Culturale NIM

Il testo si apre sullo sfondo di un paesaggio sonoro, riconducibile ad una qualsiasi periferia del Nordest italiano. Un uomo sulla quarantina, seduto ad un tavolo, dà voce ai suoi intimi pensieri, tracciando un bilancio degli ultimi sette anni della sua vita: dal giorno in cui ha lasciato la moglie incinta di un figlio da lui non desiderato. Attraverso un'analisi di quello che è stato, l'uomo squarcia i propri pensieri mostrandosi nella sua disarmante integrità. Come un funambolo sospeso a mezz'aria, l'uomo procede lungo la corda che separa la ragione dal suo opposto. Davanti a lui, oggi, la possibilità di incontrare l'ex moglie, di conoscere suo figlio. Attraverso un moto di pensieri contrastanti, in un'oscillazione di significati, il protagonista ci accompagna verso la folle deriva di un progetto omicida, quando sul finale pare arrivare ad un punto di svolta. O ad una tragica conclusione.

29 > 30 lug 2020, ore 19

Teatro Verdi

Intimità
scrittura condivisa Lorenzo Maragoni, Andrea Bellacicco, Eleonora Panizzo, Andrea Tonin, Michele Ruol
ideazione e regia Lorenzo Maragoni
con Andrea Bellacicco, Lorenzo Maragoni, Eleonora Panizzo
disegno luci Elisa Bortolussi
organizzazione Leila Rezzoli
produzione Amor Vacui, Teatro Stabile del Veneto, La Piccionaia – Centro di Produzione Teatrale
in collaborazione con Armunia Centro Residenze Artistiche Castiglioncello – Festival Inequilibrio

La compagnia padovana Amor Vacui si interroga sulla nostra tendenza
a ripetere gli stessi schemi di comportamento nelle relazioni. Tre attori cercano
di parlarne in modo a un tempo pubblico e privato. Perché le mie relazioni non riescono a durare? Perché in una coppia mi sembra di annullare me stesso? Forse il teatro è il luogo giusto per esplorare queste dinamiche.
Gli attori, con il pubblico ogni sera diverso e ogni sera uguale, cercano loro stessi l’accesso a questa dimensione segreta, opposta alle nostre ripetizioni, opposta alla solitudine: l’intimità. Questo spettacolo, attraverso una storia forse d’amore tra attori e pubblico, vuole esplorare la ricerca di un equilibrio tra le reciproche disponibilità a lasciarsi comprendere, sorprendere, ascoltare.


31 lug > 01 ago 2020, ore 19

Teatro Verdi

Franca, come te solo la Valeri – studio
di e con Lucia Schierano
produzione Teatro Stabile del Veneto

Con la sua intelligenza, la profonda cultura mai ostentata, e quel suo straordinario senso dell’umorismo, Franca Valeri ha attraversato la storia dello spettacolo italiano, esplorandone e praticandone tutti i linguaggi: il teatro, la radio, la televisione, il cinema e l’opera lirica. Franca, come te solo la Valeri è uno spettacolo in forma di studio, un dialogo immaginario tra la grande e famosa artista Franca Valeri e Lucia Schierano, attrice padovana per niente famosa che raccoglie le più celebri macchiette dell’impareggiabile artista. Le accomuna la passione per il teatro e quella sensibilità spiccata per l’ironia, capace di illuminare le strettoie del quotidiano. Le accomuna, inoltre e persino, una analoga fisicità nel volto e nel corpo minuto, nell’apertura dello sguardo e del sorriso.

03 > 04 ago 2020, ore 19

Teatro Verdi

Il Mondo e i Pantaloni
di Vitaliano Trevisan
con Vitaliano Trevisan, Giorgio Sangati, Angelica Leo
produzione Teatro Stabile del Veneto

Un grande, e vecchio, attore drammaturgo viene insignito del premio Nobel per la letteratura e si fa confezionare un frac. Pochi giorni prima della cerimonia, il vecchio attore, che sta per chiudere le repliche del suo ultimo lavoro, viene denunciato per molestie da una cameriera d'albergo, e la cerimonia viene annullata. Alla delusione e all'amarezza del protagonista, si aggiunge quella della moglie, che, tra l'altro, lo crede colpevole, e la rabbia del figlio, che sperava, grazie al premio in denaro, di sanare i suoi debiti. Alla fine però, il frac sarà comunque consegnato e i pantaloni, che tanto preoccupavano il sarto, risulteranno perfetti.

05 > 06 ago 2020, ore 19

Teatro Verdi

Cèa Venessia
Odissea nostrana dal NordEst all’Australia
– anteprima
testo e regia Marco Zoppello
con Stefano Rota
musiche originali Enrico Milani, Matteo Mingolfo
scenografia Alberto Nonnato
costumi Lauretta Salvagnin
disegno luci Matteo Pozzobon
produzione StivalaccioTeatro, Teatro Stabile del Veneto, OperaEstate Festival Veneto

Australia, 1882. Un gruppo di coloni provenienti dal Veneto e dal Friuli fondano il primo insediamento collettivo italiano del continente. Il nome con il quale la colonia viene tramandata oralmente è Cèa Venessia (Piccolo Veneto), quello che risulta nei documenti è, invece, New Italy. Cèa Venessia. Odissea nostrana dal NordEst all’Australia racconta in anteprima di questi migranti e del loro viaggio attraverso gli occhi di Giacomo Piccoli, un giovanotto di Orsago. Come lui erano i Tomè, Nardi, Bellotto, Roder, Antoniolli e tanti altri che, spinti dalla fame e dalla miseria, caddero vittime delle promesse di un nobile francese, il Marchese De Rays. Con alle spalle una pianura agricola disperata e arretrata, i Nostri si imbarcarono verso la Nuova Francia pronta ad accoglierli a latte e miele. Inutile dirlo: non trovarono il latte, né tantomeno il miele.

06 ago 2020, ore 21.15

Castello Carrarese

Don Chisciotte
Tragicommedia dell’arte

soggetto originale Marco Zoppello
elaborazione dello scenario Carlo Boso, Marco Zoppello
interpretazione e regia Marco Zoppello, Michele Mori
musica dal vivo Enrico Milani
costumi e fondale Antonia Munaretti
maschere Roberto Maria Macchi
disegno luci Matteo Pozzobon
consulenza artistica Carlo Boso
produzione StivalaccioTeatro, Teatro Stabile del Veneto

Giulio Pasquati, in arte Pantalone, e Girolamo Salimbeni, in arte Piombino, sono due attori della celebre compagnia dei Comici Gelosi, applaudita in tutta Europa tra il 16° e 17° secolo. Vivi per miracolo salgono sul palco per raccontare di come sono sfuggiti dalla forca. A partire dall'ultimo desiderio dei condannati a morte prende il via il racconto delle avventure di Don Chisciotte e Sancho Panza, filtrate dall'estro dei due saltimbanchi che arrancano nel tentativo di procrastinare l'esecuzione tra mulini a vento ed eserciti di pecore. E se non rammentano la storia alla perfezione poco importa, si improvvisa sul tema dell'amore e della fame, del sogno impossibile, della libertà di pensiero e di satira, “unico limite: il cielo” come direbbe Cervantes. Uno spettacolo per il pubblico e con il pubblico, perché è a quest'ultimo che spetta il compito di salvare i due dalla gogna.

07 > 08 ago 2020, ore 19

Teatro Verdi

Binario Vivo
di Ernesto Milanesi
con Loris Contarini, Gianni Bozza
regia Loris Contarini
sonorità Roberto Raccagni
luci Erica Taffara
produzione TOP Teatri Off Padova

Un uomo di 40 anni e la sua impresa straordinaria. Binario Vivo racconta in un’ora un episodio di cronaca dell’estate 2015, quando il sudanese Abdul Rahman Haroun attraversa l’Eurotunnel: dalle barriere di sicurezza di Coquelles in Francia fin quasi all’uscita di Folkestone nel Kent inglese. Quasi 50 chilometri a piedi, un passo dopo l’altro. Un po’ come Filippide dopo la battaglia di Maratona. Nessuno ci era mai riuscito prima. Nessuno era uscito vivo, camminando dentro il tunnel ferroviario sotto la Manica.

Lo spettacolo diretto e interpretato da Loris Contarini con Gianni Bozza porta sul palcoscenico lo scartamento ridotto fra migrazione e alta velocità, umanità e leggi della corona, determinazione senza alternative e presunzioni tecnologiche, trekking della disperazione e libera circolazione di merci o persone. Uno spettacolo dedicato all’eroe che ha aperto la strada della libertà davvero per tutti.

24 > 25 ago 2020, ore 19

Teatro Verdi

Pomo pero, dime ‘l vero
gioco scenico a cura di Giorgio Sangati
liberamente tratto dai testi di Luigi Meneghello
con Laura Cavinato, Valerio Mazzucato
produzione Associazione Culturale Terracrea

In scena solo un baule da soffitta, pieno di quaderni, vestiti, ricordi, una scenografia minima per infiniti giochi di bambini. E come in un gioco i due protagonisti, Luigi e Norma, in scena Valerio Mazzucato e Laura Cavinato, si divertono a rappresentare la commedia dell’infanzia così come l’ha raccontata Luigi Meneghello: in questo gioco scenico curato da Giorgio Sangati e tratto liberamente dai testi dello scrittore vicentino, le parole si mescolano alle filastrocche, ai canti, alla musica. In Pomo pero Meneghello propone un viaggio esilarante e commovente nell'infanzia di un Nord-Est che non c'è più. Un percorso a ritroso nella sua memoria personale che attraversa territori universali: l’epica della nascita, la scoperta del linguaggio, il trauma della scuola, il brivido della sessualità, il potere repressivo della religione e l’onnipotenza della morte.

Girone A > 26 ago 2020, ore 19
Girone B > 02 set 2020, ore 19
​Finale > 09 set 2020, ore 19

Teatro Verdi

Poetry Slam

Girone A > 26 ago 2020, ore 19
Girone B > 02 set 2020, ore 19
Finale > 09 set 2020, ore 19

Maestri di Cerimonia (MC) Lorenzo Maragoni e Diego Scantamburlo

Dopo il grande successo di Zoom Poetry Slam, primo torneo virtuale organizzato dallo Stabile del Veneto durante il lockdown trasformando in arena la nota piattaforma di video call, la poesia performativa degli slam occupa per la prima volta il palcoscenico del Teatro Verdi per una sfida a colpi di versi.

La competizione si articola in due serate dedicate ai gironi e una serata finale che vedrà sfidarsi i vincitori delle serate precedenti. Ogni performer partecipa con propri testi originali, per far sì che la protagonista di ogni serata sia una poesia viva. Chi decreterà i vincitori? Il pubblico. Sarà una giuria popolare estratta in diretta tra gli spettatori a decretare il vincitore o la vincitrice di ogni serata.

27 > 28 ago 2020, ore 19

Teatro Verdi

La fatica di essere uno spettatore – studio

Questo spettacolo vuole mettere in guardia ogni spettatore: chiarendo fin da subito che nessuno è invisibile, o al sicuro, anche quando si sente al riparo, nel buio della platea. La fatica di essere uno spettatore è l’adattamento italiano curato dall’attore Fabio Sartor di L'effort d'être spectateur, testo con cui lo scrittore, drammaturgo, compositore, regista e attore francese Pierre Notte ha vinto il prestigioso premio "Molières" 2020. Sulla scena Sartor mette in prova il pubblico. O lo mette alla prova? Stigmatizzandone il ruolo, cerca di sottolineare che in fondo lo spettatore è quello che paga il suo lavoro sulla scena, ma al tempo stesso, durante lo spettacolo, quasi senza rendersene conto, è lo spettatore stesso che lavora per lui. Attore o oratore da solo sul palco, con pochi oggetti intorno a sé, dipinge un ritratto dello spettatore in tutte le sue forme: quando dorme, tossisce, sbadiglia, sbircia il telefono o se ne va di soppiatto. Sarà un omaggio o un regolamento di conti?

29 ago 2020, ore 19

Teatro Verdi

Eroi
di e con Andrea Pennacchi
musiche Giorgio Gobbo, Sergio Marchesini
regia di Mirko Artuso
fotografie Giovanna Bison
produzione Teatro Boxer

Cosa rimane oggi dell’Iliade? È possibile raccontarla ancora? Eppure basta poco: è sufficiente un episodio che risuoni dell’esperienza personale per entrare in questa fortezza piena di tesori velati dal tempo. Andrea Pennacchi, accompagnato dalle musiche di Giorgio Gobbo e Sergio Marchesini, ha scelto il racconto più vicino possibile a quello originario per permettere allo spettatore di riempire le parole del narrato con le immagini della propria esperienza. Ma a partire dai ricordi di scuola, dalla memoria di una copia dell’Iliade donata dal padre la narrazione mescola Bush e Agamennone, Omero e Kill Bill, maestri di judo ed eroi della mitologia. La città di Troia diventa così uno Stato canaglia e la vicenda della bella Elena il primo caso di disinformazione bellica della storia. Non un tentativo di raccontare l’Iliade intera, ma un episodio solo, che vale per tutti: quello di Ettore e Achille.

31 ago > 01 set 2020, ore 19

Teatro Verdi

Tutta la vita – studio
uno spettacolo ideato da Amor Vacui
scrittura condivisa Lorenzo Maragoni, Andrea Bellacicco, Eleonora Panizzo, Michele Ruol
ideazione e regia Lorenzo Maragoni
con Andrea Bellacicco, Eleonora Panizzo
organizzazione Leila Rezzoli
produzione La Piccionaia - Centro di Produzione Teatrale, Teatro Stabile del Veneto, Fondazione Teatro Metastasio

Una persona può passare la sua vita a fare lo stesso lavoro, stare nella stessa relazione, vivere nella stessa città, senza mai farsi domande. Poi a un certo punto fa come un passo indietro, o di lato, si guarda da fuori e si chiede: perché sono qui?

Tutta la vita è il primo spettacolo di una trilogia di lavori che avrà come tema tre domande impossibili: in questo spettacolo il centro è “come si vive con sé stessi”, nei prossimi due sarà “come si vive con gli altri” e “che senso ha una vita con la morte alla fine”. Sono domande quasi scomparse dal tempo presente. Crediamo che il teatro abbia la possibilità di riportarle al centro: alla rilevanza, e alla conversazione. Abbiamo il diritto e il dovere di negare la percezione di poter vivere tante vite, di dirci che questa ormai è andata così, ma nella prossima faremo tutto in modo diverso. La vita è una, ed è sempre tutta alle nostre spalle: è sempre tutta davanti a noi.

03 set 2020, ore 19

Teatro Verdi

Groppi d’amore nella scuraglia
di Tiziano Scarpa
con Silvio Barbiero
regia Marco Caldiron
sene Paolo Bandiera
costumi Anna Cavaliere
musiche Sergio Marchesini, Debora Petrina
produzione Carichi Sospesi

Il testo di Tiziano Scarpa è un racconto in versi che, attraverso una lingua inventata che richiama i dialetti del Centrosud, descrive un percorso di rinascita e, in qualche modo, di redenzione. Il linguaggio poetico di Scarpa deforma il nostro immaginario e i corpi dei protagonisti divengono archetipi grotteschi di un mondo in sfacelo; immagini che richiamano l'immaginario di Bosch raccontando la storia di Scatorchio e del suo amore per Sirocchia in un paese sommerso dai rifiuti.

Pochi elementi in scena per rappresentare una storia ricca di elementi narrativi che non manca mai di sorprendere per l'originalità delle soluzioni messe in atto. Lo spettatore si trova così immerso in un mondo composto da suoni antichi ma pur sempre riconoscibili, da immagini, musiche che richiamano un mondo naïve tracciato con pennellate severe e marcate.

04 > 05 set 2020, ore 19

Teatro Verdi

L’uomo che ride – studio
di Dario Merlini
con Michele Maccagno
regia Silvio Peroni
produzione Teatro Stabile del Veneto

La letteratura e il cinema sono pieni di clown maligni, pagliacci assassini: da L’uomo che ride di Victor Hugo all'IT di Stephen King. È proprio il personaggio di Hugo a fornire a Bob Kane i tratti dell'istrionico nemico dell'Uomo Pipistrello, il Joker.

Questo spettacolo, interpretato da Michele Maccagno, si interroga su quale sia il fascino esercitato da questa maschera inquietante. Molta della sua fortuna sta certamente nella capacità di assumere negli anni personalità e significati differenti: innocuo villain da cartoon o efferato assassino, una spalla comica o un personaggio tragico, araldo del caos come nel film di Nolan o portavoce di rivendicazioni sociali come in quello di Phillips. D'altra parte, è questa la forza della maschera: il fatto di poter essere indossata da persone differenti, in qualunque epoca e luogo. Cosa succederebbe se venisse indossata in Italia? Chi è l'Uomo sul palco? Un comico, un pazzo, un mitomane, un terrorista o un personaggio di pura fantasia?

04 ago 2020, ore 21.15 ---> nuova data il 6 settembre ore 21

Castello Carrarese

Pane o libertà
Su la testa
- prima regionale

di e con Paolo Rossi
musiche dal vivo Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari, Stefano Bembi
produzione Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Stabile del Veneto

Pane o libertà. Su la testa è il nuovo spettacolo di Paolo Rossi che unisce stand up a commedia dell’arte e commedia greca. Lo spettacolo mescola la figura del primo Arlecchino, quello che possedeva il biglietto di andata e ritorno per l’al di là, a quella che fu poi una delle sue evoluzioni come intrattenitore popolare capace di spaziare dalle stalle al cabaret. Le storie raccontate sono di artisti che Paolo Rossi ha realmente incontrato: i maestri Jannacci, Gaber, De Andrè, Fo e persino il fantasma della Callas, i comici del derby e altri sconosciuti. Con l’aiuto di alcuni amici saltimbanchi – in scena suonano dal vivo i musicisti Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari, Stefano Bembi – Rossi parlerà di queste personalità fantasmagoriche e poetiche, che con le loro narrazioni portano conforto, idee per lottare e speranza.

07 > 08 set 2020, ore 19

Teatro Verdi

‘Ndrangheta – studio
drammaturgia e regia Anna Tringali, Giacomo Rossetto
con Giacomo Rossetto
consulenza drammaturgica Antonio Nicaso
suggestioni Tindaro Granata
voce fuori campo Francesco Colella
elementi di scena Antonio Zonta
luci Stefano Razzolini
foto e video Claudia Sferrazza
distribuzione Giulia Diomaiuta
consulenza drammaturgica Antonio Nicaso
produzione Teatro Bresci

Terza azienda italiana per fatturato, con un giro d’affari annuo di oltre cinquanta miliardi di euro, ramificazioni in tutti i continenti, specializzata un tempo in sequestri di persona e ora maggior provider al mondo di sostanze stupefacenti. Tutto questo e non solo è la ‘Ndrangheta.

Il racconto di questa feroce organizzazione mafiosa, portato sulla scena da Teatro Bresci con Giacomo Rossetto, si interseca con la storia di quattro personaggi che rappresentano la Calabria che alla ‘Ndrangheta non si mischia, ma non ne resta del tutto impermeabile. I quattro, si scoprirà, sono legati tra loro soprattutto da un fatto che ne ha condizionato le vite, specie quella di Augusto, quinto protagonista, vero simbolo di chi non vuole arrendersi e decide di contribuire in prima persona alla rinascita della sua terra aspra e bellissima. ‘Ndrangheta non è solo un viaggio agli inferi, ma è anche un cammino di speranza verso un futuro possibile di riscatto.

10 > 11 set 2020, ore 19

Teatro Verdi

Delirio di primavera - film
di Dario Merlini
con gli allievi dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni
regia Stefano Cordella
riprese e montaggio video Serena Pea
sound design a cura di Giovanni Frison
aiuto regia Michele Tonicello
un ringraziamento speciale a Valentina Naccarato
produzione Teatro Stabile del Veneto

Gli allievi attori della Scuola Teatrale d’Eccellenza superano i confini del palcoscenico con un lungometraggio che riscrive Risveglio di primavera di Wedekind. Il testo affronta la vicenda di un gruppo di ragazzi prossimi agli esami (quelli che oggi sarebbero l’esame di maturità), sviscerando una serie di questioni legate al personale e al sociale, affrontando tematiche come il rapporto con il gruppo, la pubertà, la sessualità, l’omosessualità, l’aborto.

Il progetto, nato come una rilettura contemporanea della tragedia tedesca, era iniziato già a dicembre 2019, quando il regista Stefano Cordella e il drammaturgo Dario Merlini hanno messo le basi per uno spettacolo dal vivo. Le incombenze dell’emergenza sanitaria hanno fatto sì che la messinscena si traducesse in lungometraggio: da drammaturgia a sceneggiatura, con il prezioso contributo di Serena Pea nelle riprese video e nel montaggio e Giovanni Frison come sound designer.

Info e prezzi | Teatro Verdi

Abbonamenti spettacoli
3 ingressi 25 euro

Abbonamenti spettacoli Studio
3 ingressi 10 euro

Vendita abbonamenti
presso la biglietteria e sul nostro sito teatrostabileveneto.it

Gli abbonamenti possono essere acquistati anche con i voucher di rimborso per la Stagione 19/20

Biglietti spettacoli

intero

abbonati

UaT

Posto unico

10 euro

8 euro

3 euro

Biglietti spettacoli Studio

Ri/partire, Franca, come te solo la Valeri, La fatica di essere uno spettatore, Tutta la vita, L’uomo che ride, Ndrangheta

intero

UaT

Posto unico

5 euro

3 euro

Vendita biglietti

presso la biglietteria e sul nostro sito teatrostabileveneto.it 
I biglietti per gli spettacoli in scena al Teatro Verdi possono essere acquistati anche con i voucher di rimborso per la Stagione 19/20

Eventi a ingresso gratuito

Poetry Slam, Delirio di primavera
Ingresso solo su prenotazione tramite Eventbrite

Info e prezzi |Castello Carrarese

Biglietti

Donna non rieducabile, Pane o libertà

intero

abbonati

UaT

Posto unico

20 euro

16 euro

3 euro

Don Chisciotte

intero

abbonati

UaT

Posto unico

15 euro

12 euro

3 euro

Vendita biglietti
presso la biglietteria del Teatro Verdi, il Castello Carrarese e sul nostro sito teatrostabileveneto.it

Orari biglietteria teatro verdi

  • dal lunedì al sabato 10 - 13 / 15 - 19

  • domenica chiuso

chiusura estiva 09 > 23 Ago

Orari biglietteria castello carrarese

  • in tutte le giornate con spettacolo

dalle 20 – inizio spettacolo

Altre informazioni

Ti ricordiamo che le sale del Teatro Stabile del Veneto seguono le linee guida approvate dal Dpcm che disciplina la Fase 3 per quanto riguarda il contingentamento degli accessi e le norme di sicurezza da seguire in Teatro:

  • fornire nominativo e contatto telefonico/mail per la tracciabilità
  • rispettare la distanza di sicurezza
  • evitare assembramenti
  • obbligo di utilizzo della mascherina
  • igienizzarsi le mani

Info web

https://www.teatrostabileveneto.it/events/category/stagione-estiva-2020-padova-tutti-i-gusti-del-teatro/


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