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Serata informativa a Camposampiero sul referendum costituzionale

In vista del referendum di riforma costituzionale con cui la cittadinanza sarà chiamata ad esprimersi il prossimo autunno, il Partito Democratico del Alta Padovana ha organizzato un incontro con la professoressa Arianna Fusaro dell'Università di Padova, in programma mercoledì 8 giugno alle ore 20.45 nella sede del PD in Contrà San Giacomo a Camposampiero.

Sul referendum c'è grandissima confusione. Cosa ancor più grave, alla confusione si aggiungono prese di posizione e attacchi incrociati di pessimo gusto che avvelenano il confronto. Ciò non aiuta nessuno: né i cittadini chiamati ad esprimersi, né chi vuole riformare la Costituzione, né chi la vuole difendere.
Sarebbe invece opportuno che le forze sociali e politiche invitassero ogni italiano a partecipare ad un dibattito che -qualunque sia il risultato- avrà un impatto enorme sul futuro del nostro paese e di tutti noi: un momento che, con le debite proporzioni, potremmo definire "fondativo".

È noto come questa riforma incida su diversi aspetti chiave della struttura istituzionale del Paese, quali il superamento del "bicameralismo perfetto" con la trasformazione del Senato in un organo rappresentativo degli enti locali (regioni e comuni) e, di conseguenza, con il procedimento di approvazione delle leggi demandato quasi esclusivamente alla Camera dei Deputati. È altresì risaputo che la riforma non incide sui "principi fondamentali" della Repubblica.
Meno noto è, invece, il fatto che la stessa preveda la possibilità di richiedere un "controllo preventivo" della Corte Costituzionale sulle leggi elettorali; un nuovo numero minimo di firme per presentare una proposta di legge popolare e tempi certi per il suo esame; l'abbassamento del quorum per i referendum abrogativi qualora siano richiesti da almeno 800mila elettori e la possibilità di indire referendum "d'indirizzo". Inoltre, si prevede una nuova ripartizione delle competenze fra Stato e regioni, eliminando le cosiddette materie "a legislazione concorrente".

I temi sono tanti e variegati e ognuno di essi ha significative implicazioni la cui portata va aldilà dei titoli: si pensi solo all'elezione del Presidente della Repubblica e dei giudici della Corte Costituzionale, o alla stessa attuazione dei principi fondamentali.
È  dunque comprensibile il timore di tanti cittadini dinnanzi a questa riforma e al rischio che essa comporti derive autoritarie.
Proprio al fine di valutare con attenzione gli eventuali rischi e benefici della riforma, non ci si può fermare agli slogan e al tifo contrapposto fra "speranza" e "paura", ma occorre informarsi, ascoltare più voci, approfondire.


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