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Presentazione del libro “L’Amore che resta” al Caffè Pedrocchi

“L’Amore che resta” è, prima di qualunque altra cosa, un libro sincero. L’autrice, Gianpaola Tedeschi, non era una scrittrice e non aveva nessuna velleità letteraria, prima che un evento imprevisto scuotesse la sua vita.

Stava tornando a casa dal lavoro in una sera di pioggia, quando la sua auto è scivolata sull’asfalto e si è distrutta in un frontale contro un autobus. Lei viene portata in ospedale in prognosi riservata. E’ in coma. I medici non sanno se ce la farà.

“Chi può dire se sia fortuna o sfortuna?” avrebbe detto il filosofo orientale Huai Nan Zi.

E infatti in quei giorni drammatici in cui il suo corpo galleggiava tra la vita e la morte, è successo qualcosa di incredibile.

Gianpaola non è una fervente praticante, non ha mai fatto atti di fede assoluti verso l’Aldilà. Eppure, in quel letto di ospedale, fa un incontro meraviglioso: quello con suo padre, esattamente 10 anni dopo la sua tragica morte. 

Padre e figlia si parlano, si raccontano il perché delle proprie scelte, e Gianpaola, grazie all’incoraggiamento del padre, ritrova la forza di tornare a vivere, e di farlo guardando al futuro con uno sguardo diverso - più positivo, più forte, più consapevole.

Quel confronto tra padre e figlia è un piccolo trattato di filosofia, un concentrato di saggezza, e soprattutto un inno all’Amore. Sì, l’Amore con la A maiuscola. Perché, come dice l’autrice raccontando di quell’incontro, l’Amore degli altri non basta a salvare se stessi, ma è l’unica cosa che resta.

Nessuno potrà mai sapere se quello che è successo è successo veramente, in un Oltre che non conosciamo. E scrivendo questo libro, l’autrice non intende convincere nessuno né farne una questione religiosa. Gianpaola ha vissuto una vicenda travolgente, e non ha potuto fare a meno di scriverla, di getto, una pagina dopo l’altra, per sé e per i suoi parenti, per gli amici, per chi vorrà leggerla o anche per nessuno. Ed è per questo, anche per questo, che “L’Amore che resta” è principalmente un libro sincero. Perché non ha nessun fine se non quello della condivisione di un’esperienza incredibile.

L’autrice

Gianpaola Tedeschi è nata nel 1976 a Camposampiero (PD). Cresciuta e vissuta a Padova, si è laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche nel 2003. Ha lavorato prima presso ARPAV, poi presso l'Ulss 12 a Mestre al Laboratorio di Igiene Ambientale e Tossicologia Forense, dove svolge tuttora il suo servizio. L'Amore che resta è la sua prima opera.


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