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Concerto per la Santa Pasqua con "I Solisti Veneti" a Trebaseleghe

La chiesa della Natività della Beata Vergine Maria di Trebaseleghe ospiterà, sabato 19 marzo alle 21, il concerto, realizzato con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, con cui i Solisti Veneti di Claudio Scimone celebreranno l’imminente festività della Santa Pasqua.

La prima parte del concerto sarà interamente dedicata alla valorizzazione dell’organo Tamburini costruito nel 1915 per la cattedrale di Treviso e collocato nel 2004, in seguito a un restauro, nella Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria. La Toccata in do maggiore è un chiaro esempio dello stile di Charles-Marie Widor, eclettico organista, compositore, giornalista e didatta francese. L’occasione sarà propizia per ascoltare, in prima esecuzione nella nostra regione, ilConcerto in do maggiore per organo e orchestra del legnaghese Antonio Salieri, divenuto celebre come autore e maestro di cappella al servizio della corte imperiale asburgica di Vienna. All’organo sarà Silvio Celeghin, strumentista con una fulgida carriera, numerose registrazioni discografiche all’attivo e un’intensa attività concertistica.

La seconda parte del concerto vanterà la presenza del violinista Uto Ughi, solista di fama internazionale, considerato uno dei massimi esponenti della scuola strumentale italiana, erede della tradizione italiana delle grandi scuole violinistiche. Ha mostrato uno straordinario talento fin dalla prima infanzia esibendosi per la prima volta in pubblico all'età di sette eseguendo la Ciaccona dalla Partita n° 2 di Bach ed alcuni Capricci di Paganini. Ha iniziato le sue grandi tournèes europee esibendosi nelle più importanti capitali: da allora la sua carriera non ha conosciuto soste, ha suonato infatti in tutto il mondo, nei principali Festivals e con le più rinomate orchestre sinfoniche.

Insieme al celebre violinista, i Solisti Veneti e Claudio Scimone condurranno, il pubblico in un viaggio musicale che partirà dall’epoca barocca, attraverso il classicismo, per arrivare infine al tardo Ottocento. Di Johann Sebastian Bach verrà presentato il Concerto in mi maggiore per violino e archi del 1720, periodo in cui il musicista lavorava presso la corte del principe Leopoldo di Anhalt-Coethen. La partitura, ispirata all’esempio italiano, con particolare riferimento alla scuola vivaldiana, ha una struttura levigata, con interventi solistici cantabili e solenni. A seguire sarà la volta di Franz Joseph Haydn con il Concerto in do maggiore per violino e archi che, per la sua impostazione formale, funge da collante tra il gusto passato e lo stile che si sarebbe imposto successivamente. La pirotecnica conclusione verrà affidata all’effervescente Fantasia su “Carmen” per violino e archi, con citazioni dei temi della famosissima opera di Georges Bizet: il brano porta la firma dello spagnolo Pablo de Sarasate, che fu stimatissimo dai contemporanei per il suo virtuosismo violinistico dalla felice vena melodica.

I Solisti Veneti:

diretti da Claudio Scimone ;

con la partecipazione di Uto Ughi, violino ;

Silvio Celeghin, organo solista.

Musiche di Vidor, Salieri, Bach, Haydn, Sarasate.

L’ingresso è libero e gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Per informazioni

049.666128

www.solistiveneti.it


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