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I Notturni d’Arte al Tempio della Pace

Giovedì 20 agosto i Notturni d’Arte, manifestazione organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova con il contributo di Cassa di Risparmio del Veneto e dedicata quest’anno alla Grande Guerra in occasione del suo centenario, fanno tappa al Tempio della Pace (ore 21, via Tommaseo 47); la serata vede l'esordio dell'Ensemble Rinascimento del Conservatorio statale di Musica Cesare Pollini composto da Diego Cal, Luca Del Ben, Elisa Cimbaro (trombe), Alessandro Perin (cembalo), Arrigo Axia (timpani).

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La prima idea di costruire una chiesa intitolata al Santissimo Nome di Gesù, meglio conosciuta come Tempio della Pace, nacque durante la Grande Guerra. Monsignor Guido Bellincini, allora direttore del periodico "Il Santo dei Miracoli", pensò di far innalzare un tempio votivo a Sant’Antonio perché la sua intercessione aiutasse a sopportare il conflitto e affrettasse l’avvento della pace, risparmiando a Padova l’invasione nemica. Le vicende della guerra ritardarono l’iniziativa, che fu ripresa solo nel 1920 quando venne indetto un concorso nazionale, vinto dal padovano Antonio Zanivan con un progetto molto più grandioso di quello che, alla fine, fu realizzato. L’idea originaria, infatti, prevedeva un ingresso sovrastato da un campanile di ottanta metri con, alla sommità, l’angelo della pace e una cupola centrale simile a quelle della Basilica del Santo.

La posa della prima pietra avvenne il 9 maggio 1920, ma due anni dopo i lavori furono sospesi per mancanza di fondi. Nel 1928 l’autorità ecclesiastica chiese un contributo allo Stato per completare la costruzione dell’edificio: la richiesta venne accolta a condizione che il tempio diventasse Ossario dei Caduti per cause di guerra. A partire dal 1930 furono quindi riesumate le salme dei militari morti negli ospedali da campo di Padova e provincia e sepolti nei cimiteri locali. Le loro spoglie vennero solennemente trasportate nel Tempio della Pace il 21 giugno 1934: si tratta dei resti di cinquemilaquattrocentouno soldati dei quali è annotato, in ordine alfabetico, cognome, nome, grado, corpo o reparto di appartenenza, eventuale onorificenza militare, data e luogo del decesso. La chiesa fu aperta ai fedeli e inaugurata il 29 aprile 1934, mentre la consacrazione avvenne il 5 novembre 1938.

Il 30 dicembre 1943, durante il secondo bombardamento alleato su Padova, il tempio fu colpito da un ordigno di grosso calibro: la parete sinistra venne sfondata, danneggiando gravemente, tra le altre cose, il soffitto, l’altare maggiore e quelli laterali, l’ossario. La chiesa fu ricostruita e riaperta nel 1949.Tra le opere d’arte presenti si ricordano: una Pietà di Nerino Negri (Padova 1924-2012), bassorilievo bronzeo dedicato ai caduti civili ivi tumulati; il fonte battesimale decorato con una scultura raffigurante San Giovanni Battista scolpita da Luigi Strazzabosco (Padova 1895-1985). Dello stesso autore sono anche il Cristo crocifisso tra Maria e San Giovanni Evangelista sull’altare maggiore, la Madonna e il paliotto con l’Assunzione della Vergine nella cappella di sinistra, nonché il Sant’Antonio e il paliotto raffigurante alcuni suoi miracoli in quella di destra.

Per informazioni: Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche in via Porciglia 35 (Padova) tel 049/8204533 notturnidarte padovacultura.it


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