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Ai Notturni d’Arte Albertino Mussato, il primo poeta laureato

Giovedì 21 agosto alle 20.30 i Notturni d’Arte propongono una visita a una delle più belle dimore gentilizie della città, Palazzo Mussato, in via Concariola 9, oggi sede della scuola media Petrarca, il cui nome è indissolubilmente connesso ad Albertino Mussato (Padova 1261 - Chioggia 1329), celebre notaio, letterato e storiografo, il più eminente tra gli intellettuali conosciuti con il titolo di "preumanisti". La manifestazione organizzata dall’Assessorato Cultura e Turismo continua così la carrellata di nomi celebri legati a Padova, al centro di questa XXVIII edizione della rassegna, realizzata con il contributo di Cassa di Risparmio del Veneto.

La famiglia Mussato fu una delle più illustri famiglie padovane fin dall’epoca comunale. Il primo Mussato di cui si ha notizia da documenti del 1227 è Viviano dal Musso, grande signore e proprietario terriero a Busiago, frazione di Campo S. Martino. Dei diversi componenti della famiglia il più illustre fu Albertino Mussato: politico, letterato, drammaturgo, appartenne alla cerchia culturale di Lovato Lovati; recuperò testi di grandi autori latini lavorando come copista durante gli studi all’Università patavina, dove si preparava alla carriera di notaio. Nel 1296, ultimati gli studi, entrò nel Consiglio di Padova, dove fu uno strenuo difensore della libertà del Comune, partecipando eroicamente alla guerra contro Cangrande della Scala; per questo subì l’esilio dopo la resa di Padova al Signore di Verona. Nel 1315 gli venne riconosciuta la laurea poetica in continuità con un’antica tradizione, diventando così il primo a fregiarsi del titolo, di cui verrà insignito anche Petrarca. Morì a Chioggia nel 1329 e venne sepolto nella basilica di S. Giustina dove era abate il fratello Gualpertino, ma la sua tomba andò dispersa.

Il palazzo di via Concariola fu fatto costruire nella prima metà del XVIII secolo da Vitaliano Mussato e da suo figlio Galeazzo (uno dei fondatori del Teatro Verdi di Padova nel 1748). L’architetto incaricato fu il Frigimelica, già noto a Padova per la costruzione della chiesa del Torresino e di S. Lucia. L’ultimo membro della famiglia ad abitare nel palazzo fu Alvise Mussato, poi l’edificio fu messo in vendita e acquistato dal Comune di Padova nel 1853. Dal 1940 è sede della scuola media "Francesco Petrarca". Chi entra nell’edificio si trova in un imponente androne, ritmato da colonne di ordine dorico gigante; si accede quindi al piano nobile dove si ammira il grande Salone da ballo che presenta sul soffitto una tela attribuita a Fabio Canal, eseguita verso il 1760 circa, rappresentante la Fama, Nobiltà, Giustizia, Pace e Valore, attributi che esaltano le virtù dei membri della famiglia Mussato, come da prassi nelle immagini celebrative delle famiglie nobili dell’epoca. Degne di nota anche la Sala del Giudizio di Paride, oggi Presidenza, con un bel fregio che corre sotto il soffitto rappresentante Paride, Giunone, Minerva e Venere. Adiacente vi era la Sala dell’Alcova, con alle pareti tele rappresentanti paesaggi, opera dello Zais e oggi conservate al Musei Civici. Seguono le sale (oggi aule scolastiche) della Magnanimità, della Prudenza e della Virtù e quella di Diana, tutte e tre con soffitti decorati ad affresco dal veneziano Francesco Zugno, allievo del Tiepolo.


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