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Notturni d'arte 2017, gli appuntamenti della settimana

Appuntamenti della terza settimana dei “Notturni d’Arte 2017”.
Manifestazione realizzata con il contributo di CASSA DI RISPARMIO DEL VENETO.

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Programma

MARTEDÌ 8 AGOSTO
ore 18
Reggia Carrarese-Via Accademia 7
Casa della Rampa-Via Arcovallaresso 32
Un “traghetto” per la sicurezza dei Carraresi dalla Reggia al Castello

Il 28 maggio 1376 un fastoso corteo nuziale raggiunge il Castello di Padova per la “via della corte verso il castello”, come ci riferisce il cronista Galeazzo Gatari, o “via del traghetto”, secondo la versione del figlio Andrea.
Gli sposi sono Francesco Novello da Carrara, figlio di Francesco I il Vecchio, signore di Padova, e Taddea d’Este; il Castello è quello, ancora in fase di completamento, voluto da Francesco il Vecchio come sua nuova, più sicura e ancor più sontuosa, seconda “Reggia”. La “corte” è quel complesso di palazzi residenziali, sedi istituzionali ed edifici di servizio, che occupava il vasto isolato a nord del duomo, intorno a una corte maggiore, che è oggi piazza Capitaniato.
Il “traghetto”, infine, era la via di collegamento fra le due grandi residenze carraresi, un percorso di sicurezza, un viadotto di ventotto archi, che permetteva di raggiungere dai palazzi carraresi le mura comunali e, proseguendo sul percorso di ronda, arrivare al Castello.
Quasi completamente demolito a fine Settecento, costituiva una delle particolarità di quella che viene impropriamente definita “Reggia carrarese”. Ne rimangono poche vestigia, concentrate in massima parte all’interno di quella che, proprio per la presenza della rampa di accesso al viadotto, è oggi nota come “Casa della Rampa”.
Francesco Novello e la sua Taddea, assieme a qualche centinaio di persone del corteo nuziale, si immagina, sono stati i primi utilizzatori storicamente documentati del “traghetto”, che proprio nell’occasione viene citato per la prima volta nelle cronache.

ore 21
Villa Giusti-Via Armistizio 277
Le trattative per l’armistizio del 3 novembre 1918 a Villa Giusti: un piccolo giallo

Visite guidate a Villa Giusti alla Mandria
Nel pomeriggio del 31 ottobre 1918 alcune automobili trasportarono un gruppo di alti ufficiali dell’Impero austro-ungarico, che formavano la Commissione d’armistizio designata dal Comando Supremo Imperiale, a Villa Giusti. Giunsero alla villa nel tardo pomeriggio dopo un viaggio avventuroso dalla linea del fronte, che si snodava attorno ad Avio, poco a sud di Rovereto, funestato anche da una foratura a uno pneumatico a cui si pose rimedio con notevole difficoltà.
L’ospitalità offerta ai plenipotenziari nella villa avrebbe dovuto essere coperta da totale riservatezza se non da segreto militare, per evitare che notizie di qualche genere sullo svolgimento delle trattative potessero influenzare in un modo o nell’altro l’opinione pubblica a Padova e in Italia, suscitando facili entusiasmi o cocenti delusioni, entrambi molto nocivi in una fase così delicata.
Tuttavia, qualcosa non andò per il verso giusto.
La riservatezza non funzionò nemmeno nella fase finale delle trattative. Al momento della firma dell’armistizio nella sala al primo piano, forse per un qualche affrettato movimento di militari di servizio, di ufficiali al seguito delle commissioni o del fittizio “personale privato di servizio”, un alpino di guardia in giardino, avendo compreso che la fine delle ostilità era ormai arrivata, nell’entusiasmo si arrampicò su un albero e issò una grande bandiera italiana (ancora conservata in una teca nella “sala dell’Armistizio”). Questo insolito sventolio fu notato dal parroco della chiesa di Santa Maria di Mandria, a poco più di trecento metri dalla villa, che immediatamente iniziò a suonare le campane a distesa. In pochi minuti, tutti i campanili della città suonavano anch’essi e già alla sera una enorme folla si riversava nelle strade e in Prato della Valle per festeggiare la fine della terribile guerra.

MERCOLEDÌ 9 AGOSTO
ore 18
Palazzo Moroni-Via VIII febbraio
Un prezioso scrigno d’arte: la Cappella dei Nodari

Visite guidate alla Cappella dei Nodari a Palazzo Moroni
Nel palazzo municipale vi è una saletta chiamata cappella dei Nodari, un tempo utilizzata dal podestà e dalla corporazione dei notai che qui si riuniva in capitolo e assisteva alle celebrazioni liturgiche.
Sulla parete di fondo è collocato il dipinto su tela di Domenico Campagnola raffigurante la “Vergine con il Bambino e i santi Luca, Andrea e Antonio da Padova”. Esso poggia su un basamento in muratura decorato e leggermente sporgente per creare l’effetto illusorio di un altare; è inserito entro una volta a botte affrescata e sostenuta da colonne dipinte in scorcio; ed è coronato da una lunetta con due putti che reggono lo stemma del Comune di Padova
Catinia
Reading a cura dell’attore Silvio Barbiero
Estratti e rivisitazioni del testo di Sicco Rizzi Polenton
Sicco Rizzi “Polenton” è un notaio e scrittore vissuto a cavallo fra il ‘300 ed il ‘400, poco conosciuto ma certamente meritevole di attenzione sia per la sua produzione letteraria sia per il ruolo pubblico rivestito in occasione del cruciale passaggio tra la Signoria carrarese e la sottomissione di Padova a Venezia.

ore 20.30
P.zza delle Erbe, ingresso al Palazzo della Ragione
Il cavallo ligneo nel Palazzo della Ragione

Visite guidate al Palazzo della Ragione
Non sappiamo se lo storico dell’arte e pittore Giorgio Vasari avesse visto di persona il cavallo, ma certamente l’eccezionale manufatto doveva aver acceso un grande interesse e apprezzamento, pur non essendo in realtà opera di Donatello.
Costruito su commissione di Annibale Capodilista, nel 1466 Il cavallo ligneo nel Palazzo della Ragione fu utilizzato per una maestosa festa, che coinvolse tutta la città e nella quale sfilarono grandi macchine sceniche incentrate sul tema mitologico.
Anche Giannantonio Moschini lo menzionò nella sua guida del 1817. Vent’anni dopo, la famiglia donò il singolare manufatto alla città di Padova, a condizione che il Comune si assumesse l’onere di restaurarlo e custodirlo.
Barococo classique
Spettacolo di teatro danza acrobatica
A cura della compagnia Sinakt
con Edoardo Danieli e Elisa Waldner

GIOVEDÌ 10 AGOSTO, ore 20.45
Chiostro Albini dei Musei Civici agli Eremitani-P.zza Eremitani 8
La Padova di Tito Livio: itinerario nelle sale del Museo Archeologico alla scoperta di Patavium
Introduzione di Francesca Veronese, Musei Civici di Padova-Museo Archeologico
Visite guidate al Museo Archeologico dei Musei Civici agli Eremitani
com’era Padova all’epoca di Tito Livio? Le fonti letterarie la descrivono come una città ricchissima, che annoverava ben 500 uomini di rango equestre e la definiscono “la migliore fra tutte le città di questa regione”.
Da circa un secolo era divenuta, per il mondo romano, un punto fondamentale nel nord-est: situata nel cuore della pianura, proiettata sia verso la laguna sia verso le vallate alpine, inserita in un’articolata rete di strade e attraversata dall’imponente fiume Meduacus, godeva di una posizione particolarmente strategica e di fatto, dopo essere stata una città dei Veneti antichi, si era trasformata in una vera e propria città romana. A quest’importanza economica faceva da contraltare una rara vivacità culturale.
Una tappa fondamentale, nel percorso di conoscenza della città antica, è il Museo Archeologico. Qui sono infatti presenti migliaia di oggetti che raccontano in vario modo la vita passata: oggetti che, per vicissitudini diverse, si sono salvati dal grande naufragio dell’antichità e sono confluiti nel patrimonio civico.

Tito Livio e il suo tempo
Reading a cura di Teatri OFF Padova
Brani di Tito Livio e di altri autori contemporanei letti dagli attori Gianni Bozza ed Erica Taffara
Con l’accompagnamento musicale di Guido Rigatti

VENERDÌ 11 AGOSTO, ore 20.30
Villa Selvatico-V.le Sant’Elena, Battaglia Terme
La villa di Colle Sant’Elena a Battaglia: Benedetto Selvatico e Luca Ferrari
Visite guidate alla Villa selvatico e al giardino jappelliano a Battaglia Terme
Verso la metà del Seicento Benedetto Selvatico (15741658) fece ristrutturare e ampliare la villa di famiglia che si erge sul colle di Sant’Elena a Battaglia, chiamato anche “della stufa (o stupa)” per i suoi bagni a vapore.
Benedetto era figlio di Bartolomeo, celebre giurista e consultore della Repubblica di Venezia, e conseguì la laurea nel 1597. Fu medico apprezzato in Italia e all’estero e professore all’Università di Padova.
ATTENZIONE - biglietto intero euro 9, ridotto euro 6 (bambini fino a 6 anni e studenti fino a 18 anni) da acquistare la sera stessa sul posto.
Prenotazione obbligatoria con ritiro pass presso l’Assessorato alla Cultura-Direzione

SABATO 12 AGOSTO, ore 19.30 e ore 21
Planetario-Via Cornaro 1
Il cielo di Galileo
Spettacolo al Planetario e a seguire osservazioni guidate del cielo stellato
ATTENZIONE - prenotazione e acquisto biglietto euro 8 presso il Planetario (Tel. 049 773677, da lunedì a sabato, ore 9-12 e 16.30-19.30)
Uno degli eventi più significativi di quel fenomeno culturale noto come “Rivoluzione scientifica” fu sicuramente il passaggio concettuale dal sistema cosmologico geocentrico e geostatico, maturato da Aristotele (384-322 a.C.) ed elaborato da Claudio Tolomeo (ca. 100-178 d.C.), a quello eliocentrico (o con maggior tecnicismo geocinetico) introdotto da Nicolò Copernico (1473-1543) partendo da alcune intuizioni di pensatori dell’antica Grecia.
Le tappe che portarono all’affermazione di quest’ultimo modello di Cosmo, con il Sole al centro, furono molteplici e difficili e videro contrapporsi diversi intellettuali, scienziati, filosofi e pensatori. Nell’ambito di questo fenomeno rivoluzionario furono determinanti le prime osservazioni dei corpi celesti condotte da Galileo tramite l’utilizzo del cannocchiale.
La concezione cosmologica eliocentrica ipotizzata da Copernico e avvalorata dalle “risposte pratiche” di Galilei scardinò una visione del mondo inveterata ed accettata da 1500 anni: Copernico e Galilei tolsero alla Terra, ed in senso lato anche all’uomo, il primato di centralità e unicità nell’universo.

INFORMAZIONI
Acquisto del biglietto “Notturni d’Arte”, fino a esaurimento della disponibilità, presso il Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche in via Porciglia 35: orario dal lunedì al giovedì 8.30-12.30/15-18.30; venerdì 8.30-13.30/14.30-16; sabato 8.30-13 (chiuso domenica e martedì 15 agosto), con possibilità di acquisto la sera stessa della visita nel caso in cui i biglietti fossero ancora disponibili.
I biglietti saranno messi in vendita a partire dal pomeriggio di martedì 25 luglio .

Costo biglietti “Notturni d’Arte”
Biglietto unico euro 3 a persona per l’accesso ad una singola serata (per la singola serata, solo se ancora disponibile, si potrà acquistare anche durante la sera stessa), tranne per le serate in cui è previsto un costo diverso.

Abbonamenti
Biglietto euro 6 a persona per l’accesso a 3 serate
Biglietto euro 10 a persona per l’accesso a 4 serate più la guida stampata
Ingresso gratuito per bambini fino ai 12 anni
Costo della guida stampata: euro 4

Il biglietto dovrà essere esibito all’inizio della serata per comprovare l’avvenuto pagamento. Non è previsto alcun rimborso in caso di mancata partecipazione o di mancato svolgimento della serata per motivi indipendenti dall’organizzazione.

Si richiede la puntualità. Perde il diritto all’entrata chi, già in possesso del biglietto, non rispetterà l’orario di inizio del programma indicato nel biglietto.

Assessorato alla Cultura - Via Porciglia 35, Padova
Tel. 049/8204533


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