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32esima edizione de "Le muse in ghetto"

Ritorna, domenica 22 settembre, l’appuntamento con “Le muse in Ghetto”. Giunta alla sua 32a edizione, quest’anno si inserisce nel percorso dei festeggiamenti dei 40 anni di vita dell’Associazione Culturale Vecia Padova. Dopo pochi anni, mentre muoveva i primi passi, si è insediato, come Presidente, il Prof. Antonio Toninello che rivoluzionerà le sorti di quello che era nato come Club sportivo. Ed è proprio in quel periodo che prende vita anche quella che può essere definita la manifestazione che maggiormente caratterizza e che racchiude in sé l’anima della Vecia Padova: “Le Muse in Ghetto”, appunto.

Come è nato questo nome, da cosa è stato ispirato e, soprattutto, che cos’è “Le Muse in Ghetto”?

Considerando il nuovo corso intrapreso dall’Associazione, molti artisti, di tutte le discipline, entrarono nelle fila della Vecia Padova. Da qui il nome ‘Muse’ che sono le Dee che ispirano gli artisti stessi. Gettando, poi, un occhio al passato, là dove tutto era cominciato, dove, per la prima volta si erano riuniti quelli del Club Sportivo Vecia Padova, si pensò che non potesse esserci migliore ambientazione del quartiere del Ghetto per la manifestazione. Con le Muse in Ghetto, d’altronde, il quartiere cominciò a rinascere. Ed è così che da ben 32 anni, il teatro, la musica e le arti tutte, invadono le vie dell’antico Ghetto Ebraico per una intera giornata, dando vita ad una giostra di colori e di calore. Opere di pittura, scultura, grafica, ceramica, fotografia, vengono esposte dai relativi artisti lungo tutto il percorso.  Nella piazza del Ghetto, poi, sul palco montato per l’occasione, si esibiscono poeti, cantanti lirici e pop, e musicisti di vario genere, nostri soci.  Questa volta toccherà al Coro “I Rosso di Sera – Group”.

Da qualche anno, poi, per diversificare e creare “un angolo diverso”, è stata inserita anche l’area dedicata all’artigianato. Non si identifica con il cuore e l’anima della manifestazione, che rimangono i pittori, gli scultori e gli artisti veri e propri, ma, in una sezione separata, consente a chi ha, comunque, delle doti creative, di esprimerle ed esporre i propri artefatti.

Il “Nibié de la Betìa”

Come ogni anno, durante la prima di queste iniziative (ricordiamo, la seconda è sempre a novembre), verrà offerto, a tutti coloro che vorranno venire a trovarci, il “Nibié de la Betìa”. La ricetta di questo dolce fu scoperta da Quinto Rolma, attore, socio e amico del Prof. Toninello e dei consiglieri di allora, nell’opera del Ruzante e, ancora oggi, la Vecia Padova la fa preparare seguendola dettagliatamente.

Parlando del Ruzante, però, non si può non ricordare Gilmo Bertolini. L’Associazione ha deciso di dedicargli un momento durante la manifestazione. Non una nota triste, ma un inno alla sua genialità. Tante parole sono già state dette e scritte, l’Associazione si è anche occupata di mantenerne viva la memoria interessando la stampa al suo “nido/santuario” di Via Rudena. Si pensa, per il prossimo anno, ad una mostra dedicata.

Quanti motivi avete per venirci a trovare!!! Vi abbiamo incuriositi?

E, allora, vi aspettiamo numerosi domenica 22 settembre dalle 9 alle 20 lungo le strade del Ghetto.

Info web

https://www.facebook.com/events/2323200987749452/


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