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"Lettere alla madre", incontro con l'autore alla libreria La forma del libro di Padova

La presentazione dell’antologia curata da Anna di Cagno, “Lettere alla madre”, con prefazione di Annalisa Monfreda, che si terrà domenica 9 dicembre alle ore 18 presso la libreria La forma del libro di Padova (via XX Settembre, 63). Insieme alla curatrice partecipano all’incontro due delle autrici, le padovane Daniela Rossi e Michaela K. Bellisario moderate dalla giornalista Francesca Visentin.

Il libro raccoglie i testi di venti importanti autori della narrativa italiana che si confrontano con il delicato tema del rapporto materno: Silvia Andreoli, Erica Arosio, Michaela K. Bellisario, Fioly Bocca, Annarita Briganti, Fernando Coratelli, Stefano Corbetta, Andrea Di Fabio, Isa Grassano, Gabriella Kuruvilla, Massimo Laganà, Giorgio Maimone, Paolo Mancini, Elena Mearini, Marco Montemarano, Gianluca Morozzi, Andrea G. Pinketts, Daniela Rossi e Pino Roveredo (oltre alla stessa di Cagno).

Attraverso questi racconti, venti brani di ricordi, aneddoti, rimpianti, odori, sapori e rimorsi, si entra in punta di piedi nell’intimità di famiglie sparse in ogni parte dell’Italia, a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, o anche più indietro, nel primo dopoguerra. Nelle parole dei figli, a tratti ironiche e indisciplinate, a tratti nostalgiche e tremanti, le madri si muovono con delicatezza, a volte arroganza, con garbo o con una battagliera voglia di andare avanti nonostante tutte le difficoltà. Ne viene fuori un caleidoscopio di donne diverse tra loro, sole per scelta o per destino, a volte spaventate altre invece irriducibili, spavalde, tremendamente affascinanti. Tutte rappresentano la loro generazione e aiutano a capire l’attuale generazione dei figli, quelli che a loro volta sono oggi padri e madri e quelli che non lo sono. 

Quest’antologia ha un respiro ampio, che non si ferma all’autobiografia di chi scrive, ma tocca temi importanti come il senso stesso della maternità, il dolore dell’aborto, l’ingiustizia della morte di un genitore troppo giovane come di un figlio, la dipendenza, affettiva o da sostanze, il bisogno/rifiuto di amore/cibo, la difficoltà di crescere. L’attualità, oggi più che mai, di una lettera, e cioè di una forma di comunicazione intima, profonda e silenziosa, che non trilla come una notifica di WhatsApp. Che non si può cancellare perché è la nostra origine.

Info

www.morellinieditore.it

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catalogo narrativa 2018

catalogo turistica 2018

www.fabbricadellestorie.it/


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