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Iubilate Deo, musica per l’Avvento nella liturgia all’abbazia di Praglia

Domenica 13 dicembre, all’Abbazia di Praglia di Teolo, a partire dalle 16.30, si terrà il terzo appuntamento con “IUBILATE DEO, Musica per le domeniche dell’Avvento nella Liturgia”. La Stagione Armonica diretta dal Maestro Balestracci proporrà esecuzioni di musica non più in forma di concerto, come ormai siamo abituati ad ascoltarla, ma all’interno della liturgia stessa. Al fine di suscitare e di promuovere un più intenso coinvolgimento spirituale e un’autentica esperienza di contemplazione orante nella partecipazione alla Santa Messa pomeridiana e al Canto dei Vespri. L’evento è organizzato grazie alla disponibilità dei monaci e dell’Abate di Praglia e al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.

Per la terza domenica di Avvento, il 13 dicembre 2015, verrà proposta, in apertura della celebrazione liturgica, la Toccata IV per organo strumento del quale l’italiano Giovanni Maria Trabaci (1575-1647) fu grande maestro. Le sue toccate, per le caratteristiche armoniche e ritmiche, sono tra i primi lavori per tastiera definibili “Barocchi”. Subito dopo avrà inizio l’esecuzione della nota Missa Papae Marcelli composta da Giovanni Pierluigi Da Palestrina (1526-1594) durante gli anni cinquanta del XVI secolo. Tra il Kyrie, ilSanctus e l’Agnus Dei verrà inserito il Salve radix (Offertorium) del senese Giovanni Battista Baccinetti (?-1627) del quale, a seguire, si ascolterà il Custodi nos Domine (Communio) durante l’eucaristia. In coda alla messa sarà inserito Verbum caro a 2 soprani e alto di un altro autore senese Francesco Bianciardi (1570-1607). L’attesa dei vespri verrà allietata da Venite sitientes ad aquas, mottetto per due soprani ultimato nel 1624 da uno dei compositori più celebri del rinascimento italiano, il cremonese Claudio Monteverdi(1567-1643). Altro autore importantissimo di quel periodo è Alessandro Grandi (1586-1630) che ci ha lasciato innumerevoli mottetti: tra questi ascoltiamo Lilia convallium, per due soprani e due tenori, del 1625. La chiusura spetta ad una stella del firmamento musicale Seicentesco, il tedesco Heinrich Schütz (1585-1672) con il Cantate Domino a 4 voci appartenente alleCantiones sacrae del 1625.

L’ingresso è libero e gratuito


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