Eventi

“In the same boat”, proiezione al cinema Esperia

Mercoledì 27 marzo alle ore 21 il cinema Esperia, via Chiesanuova 90, continua le sue proposte del mercoledì con: “In the same boat”
I maggiori pensatori ed economisti dei nostri tempi si interrogano sul futuro dell’umanità.

Regia: Rudy Gnutti.Sceneggiatura: Rudy Gnutti, Francisco Mir, Bernat Udina.
Cast: Zygmunt Bauman, Alex Brendemühl, Nick Hanauer, Serge Latouche, Anthony B. Atkinson,
Mauro Gallegati, Erik Brynjolfsson, Daniel Raventós, Mariana Mazzucato, Ruther Bregman, Pepe Mujica.
Produzione: Pere Portabella, Ancora Música, Films 59, Nao Cinematogràfica. Nazionalità: Spagna.Lungometraggio. Documentario.
Anno di produzione 2016. distribuzione: Mescalito Film. Uscita in Italia: 21 febbraio 2019

Biglietti

Biglietto intero: 6 euro - biglietto ridotto: 5 euro

Il Cinema Esperia ricorda che, per contribuire ad una mobilità sostenibile,  da alcune stagioni applica il biglietto ridotto  a chi arriva al cinema in bicicletta.

Il film

In the same boat è un film documentario in cui alcuni tra i più autorevoli studiosi internazionali (Zygmunt Bauman, Tony Atkinson, Serge Latouche, Erik Brynjolfsson, Mariana Mazzucato, Pepe Mujica e altri) si interrogano sulle grandi trasformazioni (globalizzazione, progresso tecnico, avvento della robotica, immigrazione) in atto nelle economie avanzate e sull’impatto che tali trasformazioni potranno avere sul mercato del lavoro, sulla distribuzione del reddito e sui sistemi di sicurezza sociale.

Domande e risposte

In the Same Boat racconta di come l’umanità – che viaggia su una stessa barca, per l’appunto – stia attraversando una fase critica e le risposte che darà ad alcune domande fondamentali la porteranno ad un cambiamento radicale. Le nuove tecnologie potrebbero essere la chiave per vivere in un mondo migliore e più giusto ma se non ridirigiamo il timone di questo vascello, il futuro potrebbe essere minaccioso.

E poi c’è un’altra questione fondamentale, come sostiene Bauman, da tenere a conto: se anche a livello mondiale riuscissimo a riorganizzarci e a far sì che le nostre vite non ruotino tutte attorno alla produzione, se riuscissimo insomma a rallentare il motore della nostra barca, poi… che cosa faremo? Saremo in grado di stare senza fare niente?

Le risposte e i punti di vista qui si dividono. Da un lato c’è chi pensa che stabilire un salario universale minimo garantito e avere più tempo libero, rallenterebbe l’economia, salverebbe il pianeta dall’autodistruzione e ci consentirebbe di esprimerci al meglio come essere umani e dall’altra chi invece crede – come Mujica – che senza prima un cambiamento culturale, educativo e personale trovare una nuova rotta sarà veramente complicato.

Il nostro è un mondo che vive di enormi paradossi. Siamo capaci di costruire ed ammassare enormi ricchezze, ma non sappiamo ridistribuirle al maggior numero di persone possibile. Alcuni buttano e gettano schifati, altri muoiono senza nemmeno i rifiuti da mangiare. Eppure siamo all’alba di un nuovo mondo, un mondo dove mancherà il lavoro, un mondo che, se non saremo stati noi a rendere meno disuguale, segnerà sempre più profondi confini tra chi ha e chi non ha. Siamo di fronte ad una opportunità unica. Possiamo cambiare rotta. Sarebbe un bene per tutti. In fondo siamo sulla stessa barca, e l’unica rotta tracciata è quella di un reddito universale.

More info

Cinema Esperia


www.cinemaesperia.com
Facebok: Esperia Padova


Si parla di