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“Giambattista Tiepolo e i protagonisti dell’incisione veneta del Settecento” al Museo Nazionale Atestino

“Tiepolo e i protagonisti dell’incisione veneta del ‘700”: è la mostra in omaggio del Tiepolo e della pala “Santa Tecla intercede per la liberazione della Città dalla peste” tornata a Este dopo quasi sette anni.

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Dal 10 marzo al 9 giugno 2019 al Museo Nazionale Atestino.

Inaugurazione: domenica 10 alle ore 16.

Dettagli

L’arte e la tecnica dell’incisione saranno protagoniste della mostra ‘‘Tiepolo e i protagonisti dell’incisione veneta del ‘700’’, allestita nelle sale del Museo Nazionale Atestino da domenica 10 marzo a domenica 9 giugno.

Per la prima volta Este dedica una mostra al Settecento veneto, un evento unico che permetterà ai visitatori di conoscere da vicino i più importanti protagonisti dell’arte incisoria e della scena artistica dell’ultimo secolo di vita della Serenissima: secolo dominato dall’astro di Giambattista Tiepolo.

L’esposizione comprende anche il capolavoro del Tiepolo Santa Tecla intercede per la liberazione della Città dalla peste, rientrato in Città per le ultime fasi di restauro sul retro della tela. I visitatori potranno vedere in prima personaqualche fase di lavorazione sul retro del telero. Una esperienza unica pensata come ‘‘cantiere aperto’’ proprio durante la mostra.

«La mostra è una prima assoluta per la nostra Città, significativa dal punto di vista scientifico, perché presenta un confronto diretto tra il Tiepolo e i suoi contemporanei, in un percorso che consentirà di rivalutare il Settecento a Este quale grande stagione culturale, i cui protagonisti indiscussi sono stati senza dubbio Antonio Zanchi e Giambattista Tiepolo - afferma il Sindaco Roberta Gallana.

Gli spunti offerti da questa mostra sono molti – continua il Sindao -. Basti pensare che il secolo in cui ha vissuto e operato il Tiepolo è stato anche l’era della nascita dell’archeologia moderna, segnata dalle scoperte di Pompei ed Ercolano ma anche dei ritrovamenti atestini. E così la mostra offre un ‘percorso nel percorso’ nelle sale del museo, alla ricerca dei reperti tradotti attraverso l’incisione nel volume di Isidoro Alessi nella seconda metà del ‘700: è l’uso prefotografico dell’incisione a scopo illustrativo. Un di più per questa mostra che valorizza il nostro Museo. Un viaggio multidisciplinare, quindi, tra pittura, incisione e archeologia».

Nella mostra - curata da F. Gonzato, F. Malachin, F.P. Petronelli - saranno esposte opere di Longhi, Piazzetta, Bellotto, Ricci, Carlevarijs, Canaletto, solo per citarne alcuni. Non mancano le rarità, come la stampa di Santa Tecla di Lorenzo Tiepolo e la matrice originale con la pianta della Città di Este realizzata dal Franchini e che si riteneva dispersa, e infine, anche a scopo didattico, matrici vicino alle relative traduzioni a stampa.

«Il Museo Nazionale Atestino plaude con soddisfazione all’inaugurazione della mostra – aggiunge la Direttrice Federica Gonzato - un’occasione per presentare al pubblico parte della storia del Museo e della sua collezione (molti dei nostri reperti, infatti, sono stati riprodotti nelle incisioni di Girolamo Franchini) mentre il “cantiere aperto” offre l’opportunità di raccontare al pubblico il delicato “mestiere” di tutela dei Beni Culturali».

«L’opera del Tiepolo è un capolavoro per la storia dell’arte – dichiara il parroco del Duomo di Santa Tecla Don Franco Rimano - ma anche un simbolo per la Comunità cristiana di Este. L’invito è a visitare la mostra e il cantiere ma a tornare ad ammirarlo entro l’anno nella sua originale collocazione nel coro del Duomo. Sarà l’occasione anche per riscoprire il tempio restaurato e restituito al pieno godimento della sua illusionistica architettura».

La mostra verrà inaugurata domenica 10 marzo, alle ore 16, presso il Museo Atestino, a conclusione della Settimana dei Musei, con siti archeologici e musei gratuiti per promuovere e ampliare la conoscenza dell’arte.

Orari

L’esposizione sarà poi aperta tutti i giorni, dalle 8.30 alle 19.30. L’accesso al cantiere della Pala di Santa Tecla sarà riservato invece al mercoledì dalle 9 alle 12 e al giovedì dalle 14.30 alle 17.30. Aperture straordinarie del cantiere saranno invece sabato 23 marzo, sabato 27 aprile e sabato 8 giugno, dalle 9 alle 12. Di domenica, l’accesso ai lavori di restauro sul retro della pala d’altare sarà garantito il 10 marzo, il 7 aprile, il 12 maggio, il 2 e il 9 giugno dalle 15 alle 18.

Si potrà accedere alla mostra e al cantiere aperto con il regolare biglietto del Museo.


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