Eventi

Fronte del Porto Filmclub “Family life”

Anche per il 2016, il programma del Fronte del Porto Filmclub presenta un articolato e inedito percorso culturale di grande interesse per l'approfondita ricerca filmografia effettuata e la puntuale selezione di film. In oltre dieci anni di attività la sala è diventata uno dei punti di riferimento di maggior rilevanza a livello regionale e nazionale.
La Rassegna è curata da Veneto Padova Spettacoli in collaborazione con il Comune di Padova, Independent Cinema e Scuola Permanente di Cinematografia di Padova-Promovies.

Programma

GENNAIO

Giovedì 14 gennaio - ore 21
FAMILY LIFE (1971) di Ken Loach
con Sandy Ratcliff, Bill Dean, Grace Cave
Uno dei capolavori del Free Cinema inglese firmato dal maestro Ken Loach. Il dramma di Janice, una giovane donna che rimane incinta e viene costretta ad abortire dalla madre. La ragazza scivola progressivamente nella schizofrenia e viene rinchiusa in un istituto psichiatrico dove viene curata da un medico non conformista che cerca di capire l’origine del suo disagio psichico. Quando però lui è licenziato, Janice viene sottoposta ad una serie di elettroshock che la annientano. Un racconto-inchiesta dalla scrittura sciolta e rigorosa che alterna momenti descrittivi a squarci drammatici. L’opera si ispira alle teorie dello psichiatra scozzese Ronald Laing, che fu tra i principali ispiratori del movimento detto antipsichiatria, una corrente scientifica di cui tuttavia non arrivò a condividere le conclusioni più estreme. In particolare, volle continuare a definirsi uno psichiatra, sostenendo l’esistenza della malattia mentale, intesa come sofferenza psichica, di cui è necessario ricercare la cura attraverso l’intervento esterno del medico.

Lunedì 18 gennaio - ore 21
GIOVENTÙ, AMORE E RABBIA (The Loneliness of the Long Distance Runnerm, 1962) di Tony Richardson
con Michael Redgrave, Tom Courtenay, Avis Bunnage
Tratto da un racconto di Alan Sillitoe, è un film amaro e intelligente che analizza a fondo i contrasti sociali e generazionali dell’Inghilterra degli anni ‘60. A parte il finale, divenuto giustamente famoso, il film trae la sua forza dai formidabili attori che lo interpretano. La storia di un ragazzo che finisce in riformatorio e si rivela un validissimo atleta. Convinto dal dirigente a partecipare ad una gara, la perde volutamente deludendo l’uomo che invece contava molto su di lui. Tra le opere più significative del Free Cinema inglese.

Mercoledì 20 gennaio - ore 21
BELLA DI GIORNO (Belle de jour, 1967) di Luis Bunuel
con Catherine Deneuve, Jean Sorel, Michel Piccoli
L’opera cult che costituisce una pietra miliare nella produzione del regista spagnolo, tratta da un romanzo di Joseph Kessel “Bella di giorno” ottenne un clamoroso successo di pubblico e si aggiudicò il Leone d’Oro come miglior film al Festival di Venezia del 1967, aprendo una nuova fase all’interno del cinema buñueliano. In questa pellicola, Buñuel attenua i toni mordaci e lo spinto surrealismo che avevano caratterizzato i suoi film precedenti per sostituirli con un’ironia lucida e penetrante, accompagnata da una narrazione equilibrata ma pervasa al tempo stesso da un ineffabile senso di ambiguità. La storia di Séverine, una giovane donna borghese, insoddisfatta: da una parte è la sposa timida e frigida di un medico costantemente frenata dalle proprie inibizioni; dall’altra vive inquietanti sogni erotici.


Giovedì 21 gennaio - SERATA SPECIALE
ore 20 e ore 21,30 UN ALTRO MONDO
(2014) di Thomas Torelli – prima visione e intervista con il regista Thomas Torelli.
Un film documentario che vuole raccontare la nostra vera forza e chi siamo realmente, sfidando la visione moderna del mondo e riscoprendo i sistemi di valori delle società antiche, come quella dei nativi americani. Si tratta di un viaggio che mette in luce come la fisica quantistica stia riscoprendo le conoscenze degli antichi popoli tribali, di come loro interpretavano la connessione tra l’uomo e l’universo. Il film dimostra anche scientificamente come siamo tutti collegati, concetto meglio espresso nel saluto Maya In Lak'ech, che significa “Io sono un altro te stesso” e dimostra anche quanto sia innaturale il senso di separazione che caratterizza gran parte del pensiero moderno. L’uomo sempre di più sta prendendo coscienza del suo posto nell’universo e della sua capacità, sia come singolo che come collettività, di creare la propria realtà. Siamo convinti che questa presa di coscienza raccontata nel documentario aprirà le porte a un inedito modo di interpretare la realtà e stimolerà un nuovo spirito critico sul presente, generando un migliore e più luminoso domani per le generazioni presenti e future.
Interviene Barbara Zippo, presenta la serata Gianni Vitale.

Lunedì 25 gennaio - ore 21
L’ULTIMO METRÒ (Le dernier métro, 1980) di Francois Truffaut
con Gerard Depardieu, Cathrine Deneuve
Nella Parigi occupata dei nazisti il teatro di Montmartre è rimasto senza il direttore, un ebreo fuggito per evitare la deportazione. A gestire il teatro ci pensa sua moglie, che è l'unica a sapere che lui è in realtà nascosto nella cantina del locale. L'ultimo metrò passa alle 20,30, appena in tempo per arrivare a casa prima del coprifuoco imposto dai nazisti. Ma nonostante questa limitazione, il pubblico parigino del 1942 non rinunciava al teatro, quasi che la ricerca del divertimento fosse un modo per esorcizzare le brutture della vita reale. È in questa situazione che Truffaut decide di ambientare il suo film, un film che rappresentava il coronamento di tre suoi desideri: rappresentare al cinema il backstage di una rappresentazione teatrale, ricostruire l'occupazione dei tedeschi in Francia e affidare finalmente a Catherine Deneuve il ruolo di una donna responsabile.

Mercoledì 27 gennaio - ore 21
HIROSHIMA MON AMOUR (1959) di Alain Resnais
con Bernard Fresson, Eiji Okada, Emanuelle Riva
Opera d’esordio alla regia per Alain Resnais e destinata a restare impareggiabile in tutta la storia del cinema. Un’attrice francese ed un architetto giapponese entrambi già sposati, trascorrono la notte assieme ad Hiroshima, la città più atrocemente simbolica degli orrori bellici. La loro fugace relazione, le fa ricordare il grande amore tra lei ed un soldato tedesco durante la seconda guerra mondiale, la morte di lui avvenuta sul campo di battaglia e la profonda tristezza ed il dolore di cui è stata vittima per la perdita dell’uomo che amava. Sentimenti che anche questa volta si ripresenteranno in quanto sia lei che l’architetto, dovranno tornare alle loro vite di sempre e dai rispettivi compagni. Resnais, con la bravura e l’originalità tipiche del suo stile, accosta in maniera ardita quanto pienamente riuscita la memoria al sentimento all’amore tra uomini ed al dolore della guerra, facendo scorrere il film tra delicatissimi parallelismi che lo rendono un piccolo gioiello di introspezione intima e di riflessione non solo storica ma anche antropologica, sull’incapacità dell’uomo di saper ricordare e di trarre forza ed insegnamento dal proprio ricordo.

La proiezione sarà preceduta dal cortometraggio:
Il gioco della memoria (2014) di Vincenzo Agosto
Firmato dal regista padovano Vincenzo Agosto e prodotto da Antonio Attisani, il film è interpretato dagli alunni delle scuole medie di Ponte San Nicolò, con le musiche eseguite dalla Orchestra Tapioco di Padova dedicato ai ragazzi che hanno vissuto la tragedia dell’olocausto. Un’insegnante di scuola media, decide di svolgere un gioco con gli alunni durante la lezione di storia. Il gioco, simile al Memory, ha delle carte molto particolari…
Saranno presenti in sala il regista Vincenzo Agosto e il produttore Antonio Attisani.

A conclusione della serata dedicata a il Giorno della Memoria la proiezione dello storico documentario sull’Olocausto:
Notte e nebbia (Nuit e brouillard, 1956) di Alain Resnais
Casta e severa elegia sui campi nazisti di sterminio, è un invito sobrio e preciso a non dimenticare uno dei massimi orrori della storia contemporanea. Il presente una visita a quel che resta dei lager oggi è a colori; il passato frammenti di cineattualità dell'epoca in bianco e nero. Come nei film di fiction successivi, Resnais affronta la dialettica tra memoria e oblio, tra necessità del ricordare e bisogno di dimenticare. "Non è soltanto un film di reminiscenze, ma anche un film di grande inquietudine" (J. Cayrol). Selezionato per il Festival di Cannes 1956 e ritirato all'ultimo momento.

Giovedì 28 gennaio - ore 21
ESSERE ANIMALI/ Serata speciale
COW SPIRACYThe Sustainability Secret (2014) di Kip Andersen, Keegan Kuhn - prodotto da Leonardo Di Caprio - anteprima
Un innovativo e sorprendente lungometraggio nel quale due intrepidi registi svelano l’industria più distruttiva del mondo contemporaneo, indagando a fondo i motivi per cui anche le principali organizzazioni ambientaliste mondiali hanno paura di parlarne. Questo scioccante e allo stesso tempo ironico documentario, rivela il devastante impatto ambientale che l’allevamento di animali ha sul nostro pianeta.
Intervengono alla serata Gianni Vitale e Serena Capretti dell’associazione “Essere Animali” di Brescia.

Per informazioni e biglietti
4 euro con tessera Fronte del Porto Filmclub 2014-2015
La tessera del Fronte del Porto Filmclub costa 5 euro ed è acquistabile alla biglietteria prima dell'inizio delle proiezioni.

www.frontedelportofilmclub.sitiwebs.com
www.promovies.it
049-8718617


Si parla di