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"Falstaff" di Giuseppe Verdi a Palazzo Zacco con un cast internazionale

Ultimo appuntamento sabato 7 luglio alle 19 a Palazzo Zacco Armeni con il Circolo della Lirica di Padova che mette in scena l'ultima opera di Giuseppe Verdi, "Falstaff", commedia ironica e spassosa.
Sul palco con le giovani promesse della lirica, 15 artisti provenienti da ogni parte del mondo reduci da una settimana di intensa formazione per la VIII edizione della Masterclass internazionale di canto lirico e arte scenica.

L'opera

Falstaff - commedia lirica in tre atti su libretto di Arrigo Boito, tratto da Le allegre comari di Windsor e da Enrico IV di Shakespeare - è il commiato di colui che aveva scritto solo drammi.
Opera che, assolutamente lontana dall’essere uno scadimento nel superficiale, rappresenta invece il vertice a cui giunge il genio di un artista quando ai furori romantici subentra la placida limpidezza della saggezza
L'azione si svolge a Windsor durante il regno di Enrico IV, all'inizio del XV secolo. Figura essenzialmente comica, Falstaff, che è un cavaliere grasso e vanaglorioso, ha in sé tuttavia anche caratteristiche più profonde, con una commistione di generi che è frequente nei drammi shakespeariani.
L'anziano e corpulento Sir John Falstaff, alloggiato con i servi Bardolfo e Pistola presso l'Osteria della Giarrettiera, a Windsor, progetta di conquistare due belle e ricche dame e a questo scopo invia alle due comari, Alce e Meg,altrettante lettere d'amore perfettamente identiche. La circostanza scatena lo sdegno e l'ilarità delle due che insieme alla comare Quickly e a Nannetta progettano una burla ai danni dell'impudente cavaliere, tale da togliergli la voglia di atteggiarsi ad ardente seduttore.
Intrecci di storie amorose, inganni, malintesi, burle, baruffe e l'ultimo atteso incontro galante di Falstaff si trasforma in «tregenda»: mascherati da creature fantastiche, tutti gli abitanti di Windsor, coinvolti nella burla, circondano il panciuto seduttore, mentre una schiera di folletti (i bambini di Windsor) lo tormenta e lo costringe a confessare i suoi peccati.
Finalmente Falstaff alla fine di varie e buffe peripezie comprende di essere stato e, ritrovata l'antica baldanza, detta la morale della storia: Tutto nel mondo è burla!
Spettacolo ricco, fantasioso, divertente per una serata di divertimento con arie, duetti, terzetti, concertati usciti dalle pagine musicali del grande Giuseppe Verdi.

Regia di Stefano Vizioli
Preparatore vocale maestro Fernando Cordeiro Opa
Silvia Bellani al pianoforte
Direzione artstica Nicola Simoni


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