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LaFeltrinelli di Padova, tutti gli eventi in programma a settembre

Di seguito tutti gli eventi di settembre alla libreria La Feltrinelli di via San Francesco, 7.

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Martedì 12 settembre – ore 18

Feltrinelli - via San Francesco, 7

MARIA BEATRICE AUTIZI: LA CAPPELLA SCROVEGNI

Nel volume La cappella Scrovegni. Giotto e il Cantico della Natura (Editoriale Programma) Maria Beatrice Autizi ripercorrendo la vita del più grande artista del Medioevo dà una lettura completa dell’intero ciclo di affreschi della Cappella Scrovegni attraverso il racconto di un insieme di scelte che mai nessun artista aveva osato fare prima.

Dialoga con l’autrice Adina Agugiaro.

Nella Cappella Scrovegni Giotto elabora un nuovo linguaggio che traduce in forma pittorica la magistrale lezione di bellezza, il senso della natura e la fratellanza tra gli uomini acquisiti nel periodo in cui aveva dipinto nella Basilica di San Francesco ad Assisi: come il santo della povertà aveva scritto in volgare il Cantico delle Creature perché fosse compreso dal maggior numero possibile di persone, colte e popolane, così Giotto si spinse verso una pittura incredibilmente vicina al mondo reale. Il libro dà una lettura completa dell’intero ciclo di affreschi della Cappella Scrovegni: si scopre dunque la presenza di un nudo segreto, ci si accosta a nuova rappresentazione dello spazio, dei volumi, dei sentimenti e degli atteggiamenti, ci si lascia sorprendere dalla veritiera rappresentazione delle erbe e dei fiori, si ammira la dettagliata descrizione anatomica dei corpi umani e si definisce la volontà assolutamente innovativa dell’artista di unificare attraverso la pittura, le altre arti maggiori, cioè la scultura e l’architettura.

Mercoledì 13 settembre – ore 18

Feltrinelli - via San Francesco, 7

STANLEY KUBRICK: ARANCIA MECCANICA

Arancia Meccanica di Stanley Kubrick (Catartica) scritto da Massimiliano Granato non è una pura biografia di Stanley Kubrick ma un volume che attraverso l’analisi della sua produzione cinematografica fornisce diverse chiavi di lettura del grande regista. Conduce l’incontro Francesca Pezzin.

Attraverso una delle sue opere più celebri, Arancia Meccanica, questo libro indaga sulla rieducazione dell’individuo. Un percorso che, iniziando dalla psicologia, ha portato a parlare delle altre opere che toccano questo importante argomento che ha al centro dell’indagine l’uomo, visto nelle sue molteplici sfaccettature. “Aggressività, bellezza, linguaggio. A queste tre parole kubrickiane di definizione del personaggio di Alex in relazione all’intera umanità – una definizione derivata dalle considerazioni essenziali dell’autore di Shining e opportunamente riportata nella Conclusione del lavoro di Massimiliano Granato – se ne potrebbe assumere pure una quarta, ovvero il disgusto. Ma anche una quinta e una sesta potrebbero risultare adatte a completare il profilo del giovane e violento e cattivo di Arancia meccanica: e queste sono la dissipazione e, last but not least, l’affanno.” Dalla prefazione di Fabrizio Borin.

Giovedì 14 settembre – ore 18

Feltrinelli - via San Francesco, 7

VIAGGIO NEL SILENZIO

Il silenzio affascina, sfida, preoccupa e spesso ci lascia pieni di domande, curiosità e dubbi. Giuseppe Fabiano e Stefano Sinelli nel libro Del silenzio non si può tacere (Franco Angeli) lo osservano da molte angolazioni: nell’utilizzo quotidiano, nelle forme di manipolazione e coercizione, nel suo rapporto con le arti, nella sua spiritualità e nella psicoterapia.

Modera la conversazione Federico Barbierato, dirigente di Ascom Servizi, consigliere provinciale e sindaco di Abano Terme.

Secondo antichi racconti il solco che abbiamo sotto il naso, il prolabio, è l’impronta del dito che un angelo ci mette sulla bocca prima della nascita, per raccomandare il silenzio sulla vita prenatale. Nasciamo così già custodi del silenzio e durante la nostra vita ne siamo attratti, respinti, a volte ne siamo cultori e a volte vittime. Il silenzio è un universo perché di esso ha tutte le caratteristiche: è dentro e fuori di noi, c’è stato prima, c’è ora e ci sarà domani, può essere senza consistenza e denso, è meraviglioso e spaventoso allo stesso tempo. Espressione dell’umano, del divino e del demoniaco. Questo libro lo osserva da molte angolazioni e alla fine di questo percorso di lettura, ancora più di prima, il silenzio ci affascina e ci lascia pieni di domande, curiosità e dubbi. Al termine di questo viaggio saremo circondati da un silenzio assordante.

Venerdì 15 settembre – ore 18

Feltrinelli - via San Francesco, 7

ANNA NICOLETTO

Anna Nicoletto è ospite in occasione dell’uscita del suo nuovo romanzo Come in un film (Always Publishing). Una commedia romantica perfetta per gli amanti dei film e dei vecchi cinema di quartiere nella quale la protagonista Cloe deve lasciare Londra e tornare nella sonnolenta provincia milanese dove è cresciuta, per sbarazzarsi del cinema di famiglia. La sola offerta che riceve, tuttavia, proviene dall’unica persona a cui non venderà mai.

Conduce l’incontro Martina Bernardinello del blog leggisognaeama.it

A venticinque anni Cloe ha una vita da film: dopo essersi lasciata alle spalle la provincia italiana vive a Londra, frequenta la prestigiosa Goldsmiths ed è fidanzata con un fantastico... STOP! La rifacciamo, grazie. A venticinque anni, la vita di Cloe fa schifo. Si è trasferita nella città dei suoi sogni solo per ritrovarsi senza borsa di studio, fa la cameriera in un pub, vive in un appartamento infimo, frequenta senza troppo impegno il suo coinquilino... e, ha appena ereditato l’attività di famiglia, il vecchio cinema di paese a Schiforate, provincia di Milano. Ora il piano è semplice: tornerà in Italia, si sbarazzerà dello scalcagnato cinema di cui la zia non vuole più sapere, dopodiché volerà a Londra con i soldi e si iscriverà all’università che ha sempre desiderato. E pur di riuscirci, accetterà qualunque offerta. Qualunque... tranne l’unica che riceve: quella di Sebastiano Moro. Carismatico, scontroso, Sebastiano è la nemesi adolescenziale di Cloe, nonché l’unico uomo che lei odia con tutta sé stessa. Stringere un accordo con lui è fuori discussione. A costo di restare nel luogo che detesta, Cloe è disposta a rimettere in sesto l’attività zoppicante da sola. Quello che Cloe non sa è che ora Sebastiano è diventato il tiranno regnante di un piccolo impero di provincia: tutti pendono dalle sue labbra, il paese è diventato il suo parco giochi. Lui la marca stretta pregustando la sua disfatta. Frame dopo frame e senza accorgersene, Cloe riscriverà la sceneggiatura dei suoi giorni più felici, diventando regista e spettatrice di una storia nuova fatta di vecchie alleanze e patti mai dimenticati. Perché, per mantenere alcune promesse c’è bisogno solo del coraggio di lanciarsi nel secondo tempo della nostra storia.

Lunedì 18 settembre – ore 18

Feltrinelli - via San Francesco, 7

CRISTINA ALDRIGHETTONI @CARICOVARIABILE

Il mondo degli elettrodomestici è in continuo cambiamento. Nel libro Prima o poi si rompe (Gribaudo) di Cristina Aldrighettoni, ideatrice di @caricovariabile ed esperta del settore con una grande esperienza consolidata sul campo, troverete tutte le informazioni utili per sapere come sceglierli, installarli e utilizzarli al meglio nel tempo.

Un elettrodomestico rotto o malfunzionante può “costarci” non solo denaro, ma anche tempo ed energia. Questa guida è dedicata a loro, i compagni volenterosi di mille lavori domestici: lavatrici e asciugatrici, lavastoviglie, forni di ogni tipo, frigoriferi, freezer e quant’altro. Il libro parte dalle basi: quali e quante sono le categorie a cui appartengono i grandi elettrodomestici? Come si legge un’etichetta energetica in modo corretto? È una buona idea acquistare un elettrodomestico usato? E quali sono i criteri per la scelta? Si passa poi alle regole per l’utilizzo e la manutenzione, passando per il varco importante dei primi due anni di garanzia e, visto che “prima o poi si rompe”… quando è meglio sostituire o riparare? Dalla lavatrice all’asciugatrice, dal microonde al forno tradizionale, dal piano cottura alla cappa, imparerete tutti i trucchi per mantenere i vostri elettrodomestici in efficienza, evitando spese inutili.

Mercoledì 20 settembre – ore 18

Feltrinelli - via San Francesco, 7

ANNAROSA TONIN

Annarosa Tonin è ospite in occasione dell’uscita del romanzo Ho scritto il mio nome (Ronzani Editore). Un romanzo intenso in cui ogni cosa sembra apparentemente sopita, ma vive ancora e niente e nessuno potrà mai avere pace. Partecipa la giornalista Sara Zanferrari.

A Santa Brigida sembra non accadere mai nulla. È un piccolo paese, incuneato in una valle attraversata da Rujo, corso d’acqua dalla doppia vita: torrente fino alle ultime case coloniche ai piedi della montagna, fiume navigabile dal punto in cui il letto si allarga e costeggia il vialetto d’ingresso al cimitero. Proprio da Rujo nel 1952 giunge una bambina di cinque anni, che non conosce il suo nome e il suo cognome. Sarà Nina Bonfort, la proprietaria dell’osteria “Ai tre venti”, a darle una casa e un’identità: Angelina Bonfort.

Nina e Angelina sono state “scelte” per custodire i segreti di Santa Brigida, storie di odi e vendette, di famiglie devote e assassine, di peccati secolari da scontare nel silenzio della colpa di cui nessuno deve fare il nome. Ogni cosa sembra apparentemente sopita, ma vive ancora e nella valle niente e nessuno potrà mai avere pace. Il 15 marzo 1987 Angelina, ormai quarantenne, nel corso di una festa di compleanno, comprende che un’altra bambina, Sofia, sarà scelta proprio quel giorno da Rujo e gli Spiriti della valle. Decide allora di raccontarle la sua storia. Sofia, però, si appella alla voce guida del coro delle anime senza pace, affinché la aiuti a spezzare il suo destino e realizzare il sogno di raggiungere il vero padre in Anatolia.

Giovedì 21 settembre – ore 18

Feltrinelli - via San Francesco, 7

LORIS GIURIATTI

Ispirato dalla storia vera di Alfredo “Fortunato” Dinale, il romanzo di Loris Giuriatti La perla del Brenta (Rizzoli) ci ricorda che dietro a un successo non c’è solo la supremazia fisica, ma anche le motivazioni, il coraggio e a volte la disperazione. Una storia di passione eroica che racconta segreto di una ciclista negli anni della Grande Guerra. Interviene Sabrina Bordignon.

Fare il ciclista all’inizio del Novecento è come guidare una carovana di coloni nel Far West. Tutto ancora da fare, da scoprire, da inventare. Ed è proprio questo ad attirare Alfredo Dinale. La sua è un’adolescenza scandita dalle salite e dalle discese in sella alla bicicletta, rincorrendo il sogno di diventare un campione del ciclismo. Ma l’età dell’avventura spensierata dura poco, perché Alfredo è nato nel 1900, l’anno più sfortunato del secolo, e nella provincia prealpina di Vicenza, la più sfortunata d’Italia in quel periodo. Quando la guerra inizia a infuriare sulle montagne, il giovane si arruola nell’esercito come portaordini sul Brenta. In uno dei tanti, interminabili giorni di guerra, Alfredo conosce un giovane Ernest Hemingway. Eppure, l’incontro che gli cambia la vita è un altro, con Sofia. La ragazza gli offre in dono quello che all’apparenza sembra essere un comune sasso di fiume. Alfredo Dinale con la sua bicicletta diventò un campione, e salvò vite umane aiutandole ad alleviare le pene durante i tragici eventi bellici. Una volta finita la guerra Alfredo tornerà a correre e incomincerà a vincere tutto, fino ad arrivare alla medaglia d’oro olimpica nel 1924. Ma soprattutto dovrà fare i conti con una galassia di amici di infanzia disgregata dal fronte e dalle migrazioni.

Venerdì 22 settembre – ore 18.30

Feltrinelli - via San Francesco, 7

QUADERNI DI MARKETING

A cosa serve il marketing? Ad avere più clienti, a farli tornare più spesso e a renderli contenti di spendere di più. Ma in pratica come si fa? Scopriamolo insieme agli autori delle prime due guide pratiche di marketing strategico edite da Liquid Diamond: Come fare le campagne promozionali scritto da Tommaso Pittarello e Come creare una Value Ladder di Samuel Gentile.

Cosa è una Value Ladder? A cosa serve? Quali sono i passaggi per creare la propria Value Ladder? Questo quaderno Come creare una Value Ladder di Samuel Gentile è per gli imprenditori e per i professionisti del marketing e delle vendite. Risponde alle domande sulla Value Ladder con esempi concreti, fornisce una guida pratica, gli esercizi e gli strumenti utili per realizzare la propria Scala del Valore, uno dei più potenti strumenti di marketing per la crescita e la prosperità di ogni impresa.

Cosa sono le campagne promozionali? Perché sono così utili e quali sono i requisiti base per costruirle? Quali sono i passaggi per definire un sistema di creazione delle campagne promozionali? Questo quaderno Come fare le campagne promozionali scritto da Tommaso Pittarello permette di comprendere i passaggi per costruire le campagne promozionali, rivolgendosi ai clienti e sfruttando la creatività in modo pratico. Avrai lo schema più concreto e ordinato per creare, da subito, molte campagne promozionali: il Sistema “Campagne Promozionali Continuative”.

Martedì 26 settembre – ore 18

Feltrinelli - via San Francesco, 7

LEGGENDE DEI COLLI EUGANEI

Il Gatto Rosso dell’abbazia. Viaggio nelle leggende dei colli Euganei (Bottega Errante Edizioni) scritto da Laura Pisanello è una guida che illumina con un itinerario inedito e poetico la magnificenza dei Colli Euganei, mescolando fantasia e realtà, invenzione e storia vissuta. Conduce la conversazione la giornalista e scrittrice Cristina Sartori.

Laura Pisanello ha il dono del viaggio, essenziale e pieno di humour. Si affollano, in questo ‘microcosmo’ euganeo, alberi parlanti, fate soavi, streghe buone e cattive, gnomi e tante altre creature magiche o curiose. Si inizia con l’apprendista stregone, che, sbarazzino, innalza i Colli dal nulla, e finisce con il Petrarca ad Arquà, in un caleidoscopio che coinvolge, solo per fare degli esempi, il gatto rosso randagio che perlustra la celebre Abbazia benedettina di Praglia, la Dama azzurra del Castello del Catajo, i folletti di Fonte Regina, la figura storica di Beatrice d’Este… Un racconto inedito di un territorio meraviglioso, candidato a Riserva della Biosfera Unesco, visitato ogni anno da un numero sempre maggiore di turisti.

Lunedì 2 ottobre – ore 18

Feltrinelli - via San Francesco, 7

PIERO RUZZANTE: LA MEMORIA DEL VAJOT

È il 9 ottobre 1963 quando una gigantesca frana di roccia si stacca dal monte Toc precipitando nel bacino idroelettrico del torrente Vajont. A sessant’anni da questa tragedia Piero Ruzzante nel libro L’acqua non ha memoria (De Agostini) torna in quei luoghi a caccia di un passato tragico e pulsante ancora sepolto tra le macerie ma vivo nei ricordi e nelle voci dei supersiti.

È il 9 ottobre 1963. Sono le 22.39 quando una gigantesca frana di roccia si stacca dal monte Toc precipitando nel bacino idroelettrico che chiude il passaggio del torrente Vajont. L’acqua supera il limite di sicurezza dell’invaso travolgendo i paesi intorno al lago, e un’onda enorme scavalca la diga riversandosi nel fondo valle. Interi conglomerati urbani vengono spazzati via, quasi duemila persone perdono la vita. Grazie a una ricerca meticolosa e appassionata, Piero Ruzzante torna in quei luoghi a caccia della memoria ancora sepolta tra le macerie, recupera le voci dei superstiti, analizza le carte processuali, raccoglie documenti rimasti nascosti negli archivi, indaga la verità giudiziaria e civile costruendo una commovente Spoon River di testimonianze. Riemergono così le vicende personali e collettive della tragedia: la storia del carabiniere che si salvò grazie alla chiamata in servizio nel cuore della notte ma che vide la sua famiglia spazzata via, quelle degli operai, delle centraliniste, delle cuoche impegnate alla diga, degli ingegneri che analizzarono la fattibilità del progetto e se ne assunsero la responsabilità, di Tina Merlin e di quanti hanno caparbiamente ricercato la verità, dei geologi che per primi si accorsero del possibile pericolo, degli avvocati che hanno difeso l’Enel-Sade e dei legali di parte civile, fino alle storie degli sfollati che sotto le macerie di uno dei più grandi disastri nella storia d’Italia hanno perso tutto. A sessant’anni dall’esondazione, gli allarmi rimasti inascoltati riecheggiano nel presente come un monito ineluttabile: dobbiamo cominciare ad ascoltare e rispettare la terra che ci ospita, le conseguenze altrimenti saranno catastrofiche.

Martedì 3 ottobre – ore 18

Feltrinelli - via San Francesco, 7

TOMMASO GIAGNI CON MASSIMO CARLOTTO

Nel libro Afferrare un’ombra. Vita di Jim Thorpe (Minimum Fax) Tommaso Giagni ricostruisce una biografia appassionante che getta nuova luce sul personaggio affascinante e irripetibile che è stato il grande campione nativo americano Jim Thorpe ma anche sull’America della prima metà del Novecento. Dialoga con l’autore Massimo Carlotto.

Membro della nazione dei Sac e Fox, cresciuto nei primi anni del Novecento, quando il governo degli Stati Uniti lanciava una massiccia campagna di assimilazione dei nativi sopravvissuti ai massacri del secolo precedente, Jim Thorpe viene considerato ancora oggi il più grande atleta americano di tutti i tempi, capace di conquistare, alle Olimpiadi di Stoccolma del 1912, due medaglie d’oro nelle discipline multiple dell’atletica leggera, pentathlon e decathlon. Medaglie che gli furono consegnate personalmente dal Re di Svezia, e che gli vennero poi tolte perché aveva giocato a baseball da professionista, ossia in cambio di un modesto compenso in denaro che gli consentisse di sbarcare il lunario. Ma Jim Thorpe è stato molto altro: prima ancora di Stoccolma 1912 aveva trascinato la squadra di football della scuola Indiana di Carlisle in Pennsylvania, a una clamorosa serie di successi, compresa una vittoria schiacciante conto gli avversari dell’Accademia Militare degli Stati Uniti, tra i quali spiccava il nome di un giovanissimo Dwight Eisenhower: dopo il ritiro delle medaglie la accettato un ingaggio principesco dai New York Giants, e la sua carriera sportiva si è protratta, tra alti e bassi, fino agli anni Trenta ha infine fatto la comparsa a Hollywood, organizzando e guidando un sindacato per tutelare i diritti dei nativi americani sui set cinematografici.

Venerdì 6 ottobre – ore 18

Feltrinelli - via San Francesco, 7

ANTONIO G. BORTOLUZZI: IL SALDATORE DEL VAJONT

Il saldatore del Vajont (Marsilio) di Antonio G. Bortoluzzi ci accompagna al di qua e al di là del disastro della diga del Vajot, narrando in principio l’epica della costruzione, l’idea di un’Italia all’avanguardia nelle opere pubbliche e nella potenza industriale e come conseguenza il disastro, le morti e la distruzione irrimediabile anche in ciò che resta oggi.

Incontro nel programma della Fiera delle Parole 2023.

Sono sessanta gli anni che ci separano dal 9 ottobre 1963, la notte del disastro della diga del Vajont. Erano le 22.39 quando milioni di metri cubi di roccia e terra precipitarono in pochi istanti nell’acqua, e l’onda immensa si alzò nel cielo e annientò in pochi minuti migliaia di vite, paesi interi, storie e tradizioni secolari. Sessant’anni è anche la vita di un uomo al quale sono accadute tante cose: i giochi da ragazzino al torrente, le gite scolastiche, i libri d’avventura letti, e poi l’amore, i figli, gli amici, tutto questo dentro quarant’anni di fabbrica di cui molti vissuti nella zona industriale di Longarone, all’ombra della diga, uno scudo chiaro che però è una lapide, ancora piantata lì, in mezzo alle montagne. “Il saldatore del Vajont” racconta questo tempo, attraverso l’esperienza di una visita guidata all’impianto idroelettrico – la centrale nella grotta di Soverzene, le gallerie, il corpo della diga, il coronamento, la frana del Monte Toc –, un viaggio che fa riemergere nel protagonista i ricordi della sua giovinezza contadina, memorie di famiglia e di paese, confidenze di colleghi che al Vajont hanno avuto vittime, accanto a immagini nitide e corporee della vita di cantiere e di capannone, dove la materia viene rimodellata: il calcestruzzo, la saldatura, e ancora attrezzi, ponteggi, tecniche, un fare concreto, faticoso e moderno, che ha soppiantato il lavoro millenario, massacrante, di uomini e donne sui prati ripidi, con le bestie, nelle valli alpine e sulle montagne. Scorrendo le pagine, man mano che i fili e i nodi della memoria vengono rinsaldati, si comprende che le costruzioni umane sono simboli tragici. Tutta la perizia, i calcoli, il metallo, la sabbia, i sacchi di cemento accatastati e trasportati verso i cantieri, le migliaia di ore di lavoro di operai e artigiani abili, tutto quell’entusiasmo di partecipare a un’impresa: tutto è finito in pochi minuti.

Info web

https://www.lafeltrinelli.it/punto-vendita/padova/lf-padova/16

Foto articolo da comunicato stampa


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