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LaFeltrinelli di Padova, tutti gli eventi in programma a febbraio

Di seguito tutti gli eventi di febbraio alla libreria La Feltrinelli di via San Francesco, 7. Il 3 marzo l'appuntamento è al Caffè Pedrocchi.

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Martedì 7 febbraio – ore 18

laFeltrinelli - via San Francesco, 7

BOOK CLUB WITH MYES: GEORGE ORWELL

Primo incontro con il Book Club with MyES in collaborazione con My English School Padova. Un modo nuovo di incontrare l’inglese con momenti di lettura, conversazione e attività di scoperta linguistica a partire dalle pagine di un’opera letteraria. Questo appuntamento è dedicato al romanzo 1984 di George Orwell.

Info: My English School Padova Via Niccolò Tommaseo, 64 - T. 049 820 9074

Giovedì 9 febbraio – ore 18

laFeltrinelli - via San Francesco, 7

ARBEN DEDJA

Arben Dedja è ospite per presentare il libro Trattato di medicina in 19 racconti e ½, (WhiteFly Press). La lettura è consigliata a un pubblico capace di restare appeso al filo della tensione nervosa rispettando la posologia suggerita dal medico-scrittore: commuoversi dolcemente e ridere amaramente. Conduce la conversazione Patrizia Tezza. Ospite lo scrittore Giulio Mozzi autore della prefazione del libro.

Nel suo Trattato di Medicina, suddiviso in 19 racconti e ½, non c'è traccia delle centinaia, per non dire migliaia, di pagine che conferiscono "peso" a ogni trattato che si rispetti. Tanto meno si parla di medicina. Ci troviamo davanti a un libricino smilzo che mette il naso in faccende che ci riguardano: i retroscena della formazione universitaria dei futuri Ippocrate, la lotta dei medici per restare umani in una realtà ostile, la tragicommedia in scena nelle sale operatorie, i risvolti di una professione che è passione, missione e ossessione. Storie vere, surreali, paradossali. Quelle che "a volte la realtà supera di gran lunga la fantasia". Dosi massicce d'ironia, cinismo e poesia. Tinte nero-gotico e rosso-splatter.

Martedì 14 febbraio – ore 18

laFeltrinelli - via San Francesco, 7

TAROCCHI D’AMORE CON VALENTINA DIVITINI

Nel giorno di San Valentino un incontro speciale dedicato a tutti gli innamorati e..non solo in compagnia di Valentina Divitini @Malapuella autrice del libro Leggere i tarocchi. Una guida e molte idee per esperti e principianti (Magazzini Salani). Grazie alla sua esperienza Valentina ci condurrà alla scoperta del mazzo e dei suoi segreti. Partecipa Marta Zura-Puntaroni @unasnob.

I Tarocchi sono fra noi. Il cinema, l’arte, la moda e la letteratura attingono a piene mani dal loro immaginario, ricco di fascino e seduzione. Ma anche nella nostra esperienza quotidiana ci capita di imbatterci nei loro simboli e significati, in un incontro che desta curiosità e stupore. Erede di una tradizione antica, l’universo dei Tarocchi è complesso e stratificato, e il loro studio racchiude molteplici percorsi. Come orientarsi in questa selva di possibilità? Attraverso la guida saggia e gentile di Valentina Divitini, in arte Malapuella. Grazie alla sua esperienza, Valentina ci condurrà passo dopo passo alla scoperta del mazzo, ci insegnerà come sceglierlo, purificarlo e attivarlo, ci mostrerà quali sono gli strumenti e le tappe essenziali per introdurre la pratica nel nostro quotidiano. Attraverso esercizi mirati e consigli puntuali, impareremo come leggere e interpretare i Tarocchi, traendo il meglio dalla loro antica saggezza. Non aspettiamoci nessuna rivelazione esoterica o magica predizione del futuro lungo il cammino. Nel corso del viaggio ci attende l’incontro con qualcosa di più profondo: la nostra parte più intuitiva, troppo spesso imprigionata dai legacci imposti dalla razionalità e dalla logica. Perché in ogni carta c’è una voce che parla alla nostra interiorità.

Venerdì 17 febbraio – ore 18

laFeltrinelli - via San Francesco, 7

CAMILLA GHIOTTO: TEMPESTA

Con una scrittura sensibile, capace di tendere agguati e rivelare sempre nuovi angoli dell'essere, Camilla Ghiotto nel romanzo Tempesta (Salani) dà voce a una generazione consapevole di dover combattere battaglie diverse da quelle del passato, ma non meno decisive. Dialoga con l’autrice Marco Almagisti.

Non è mai troppo tardi per imparare a essere figli, né per riannodare la memoria al presente. Renzo e Camilla non sono un padre e una figlia qualunque. Novantadue anni lui, diciassette lei, una vita intera li divide, o anche più d'una. Di quest'uomo che aveva già i capelli grigi quando è nata, che non ha mai visto giovane e forte come i papà delle sue amiche, Camilla si è sempre un po' vergognata. E così, quando Renzo si ammala gravemente e viene ricoverato in una clinica dalla quale è presto chiaro che non tornerà più a casa, Camilla ha l'inconfessabile sensazione di potersi finalmente tuffare verso il futuro, senza voltarsi indietro. Mala malattia del padre la mette davanti alla consapevolezza che non si può costruire niente senza aver prima fatto i conti con le proprie radici, che non puoi perdere qualcuno senza aver provato a conoscerlo, e che forse le rimane ancora un po' di tempo per essere davvero sua figlia. Così inizierà a cercare nel passato per scoprire il ragazzo che Renzo è stato tanti anni prima, quando la guerra infiammava l'Italia, i giovani salivano in montagna, sparavano, soffrivano la fame e il ghiaccio, cercando ogni giorno e ogni notte di dare un senso alle loro azioni. Il tempo in cui Renzo era ‘Tempesta', comandante di una brigata partigiana. Per Camilla, riappropriarsi della storia familiare e di una memoria collettiva che non ha smesso di vibrare significherà trovare una nuova prospettiva per aprirsi al mondo, agli altri e all'amore.

Mercoledì 22 febbraio – ore 18

laFeltrinelli - via San Francesco, 7

PERSONAL BOOK SHOPPER

Continuano gli appuntamenti con Valentina Berengo, la Personal Book Shopper che, con il gruppo di lettura della Feltrinelli di Padova, ricerca, sceglie e analizza i libri che aiutano a indagare lo stato d’animo attraverso il piacere della lettura.

Mercoledì 24 febbraio – ore 18

laFeltrinelli - via San Francesco, 7

GIULIANO PASINI

A 10 anni da Venti corpi nella neve il thriller bestseller che ha fatto tremare i polsi ai lettori, nel nuovo romanzo di Giuliano Pasini È così che si muore (Piemme), il commissario Roberto Serra torna a Case Rosse. Stesso luogo d’ambientazione e una nuova appassionante indagine durante la quale cercare la verità sarà un modo per salvarsi o condannarsi definitivamente.

Sono passati dieci anni dall’ultima volta che il commissario Roberto Serra ha dovuto seguire un’indagine a Case Rosse, borgo di mille anime arroccato sull’Appennino emiliano in cui ha avuto luogo uno dei crimini più brutali della sua carriera. Ha chiesto lui di essere assegnato di nuovo a quel minuscolo commissariato tra le montagne e i campi, perché lì pensava di poter sfuggire ai fantasmi che accompagnano le sue notti e provare a rimettere insieme i pezzi della sua vita. È un giorno di maggio uguale a tanti altri quando viene chiamato nella frazione di Ca’ di Sotto per un incendio. Il cadavere di Eros Bagnaroli, detto il Burdigòn, lo scarafaggio, viene ritrovato carbonizzato in quel che resta della sua casa, ma sul suo corpo ci sono ferite che nessun fuoco è in grado di provocare: è stato sgozzato, come si fa da quelle parti col maiale. Inizia così la seconda indagine di Serra a Case Rosse, e un muro invalicabile di omertà sembra di nuovo circondarlo, mentre la Danza, il suo male oscuro, gli crolla addosso quando meno se lo aspetta. Questa volta, però, non è solo. Al suo fianco c’è l’esuberante e rissosa Rubina Tonelli, anche lei con la sua parte di fantasmi e cicatrici. Per entrambi, cercare la verità sarà un modo per salvarsi o condannarsi definitivamente.

Martedì 28 febbraio – ore 18

laFeltrinelli - via San Francesco, 7

FRANCESCA DIOTALLEVI: VITA E ARTE DI MANTEGNA

Nel volume illustrato Di pietra e furore. Vita e arte di Andrea Mantegna (Rizzoli) Francesca Diotallevi dona voce al pittore e tesse in un modo personalissimo la vicenda umana e artistica di Mantegna, un uomo duro come la pietra, pieno di furore, eppure capace di incantare e commuovere con la propria arte.

Conduce la conversazione la giornalista Sara Zanferrari.

Di Andrea Mantegna si dice che fosse un piantagrane: litigioso, permaloso, irascibile e prepotente. Un Caravaggio ante litteram, insomma, un uomo che sapeva dare agli altri il meglio ma anche il peggio di sé, sempre e comunque. Solido come la roccia, ambiziosissimo e talentuoso, nonché colto e sempre al passo con le novità culturali del suo tempo, Mantegna fu in vita uno dei pittori più richiesti. Tutti lo vogliono, ma pochi lo sopportano a causa del suo carattere. Dai prodigiosi esordi giovanili al riconosciuto ruolo di artista di corte, fino alla vecchiaia, la storia di un pittore che attraverso le sue invenzioni “difficili e capricciose” ha impresso un segno profondo nella storia dell’arte, divenendo un riferimento per i contemporanei e lasciando dietro di sé un’eredità destinata a durare nei secoli. Ma questo saggio rappresenta anche un’innovativa operazione editoriale: per svelare l’anima più profonda e segreta di Mantegna, per tentare di vedere con i suoi occhi, di ascoltare col suo sentire, Francesca Diotallevi dona al pittore una voce, che è e resta voce romanzata, ma capace di insinuarsi nel racconto della sua vita come una testimonianza diretta, in prima persona. Così l’artista, nei virgolettati, prende la parola in una dimensione che rimane sospesa tra il reale e la finzione, come lo è in fondo l’arte, e come lo è la letteratura.

Mercoledì 1 marzo – ore 18

laFeltrinelli - via San Francesco, 7

MARCELLO SIMONI

Dopo Il marchio dell'inquisitore, Il monastero delle ombre perdute e La

prigione della monaca senza volto, torna l'inquisitore Girolamo Svampa nel nuovo e atteso romanzo di Marcello Simoni Il pozzo delle anime (Einaudi). Nella Ferrara ebraica, tra nebbia e segreti spaventosi, Girolamo Svampa è alle prese con un enigma così sconcertante da mettere a dura prova la sua formidabile razionalità.

Anno Domini 1626, mese di ottobre. Un cabalista viene ucciso tra le mura della ex capitale estense. Il cadavere è ritrovato in un antico campo di sepoltura con la faccia rivolta dentro una buca che la vittima stessa avrebbe scavato prima di essere colpita. Ma il particolare piú raccapricciante riguarda la schiena, lacerata da un fendente che l'ha aperta come un libro e ne ha snudato le vertebre. Inoltre, l'assassino ha prelevato un osso alla base della nuca, sede, secondo remote credenze esoteriche, della scintilla immortale infusa negli esseri umani dall'angelo Metathron, lo scriba di Dio. A far luce sull'efferato omicidio è chiamato l'inquisitore Girolamo Svampa, recentemente caduto in disgrazia presso il Sant'Uffizio per aver istruito un processo post mortem contro Gabriele da Saluzzo, alchimista e suo feroce nemico. Indagando nei quartieri della Giudecca, lo Svampa si imbatterà in una serie di delitti che sotto un velo macabro paiono celare il segreto di un rito capace di mettere in comunicazione i vivi con i trapassati e, forse, di plasmare dal nulla il gigantesco golem. Destreggiarsi in una città che vede chiudere i battenti del ghetto per ordine dei legati del papa non sarà facile. Un po' per l'intromissione nella vicenda della bella Margherita Basile, celebre cantante e donna d'intrigo della Roma papalina. Un po' perché anche una mente logica come quella dell'inquisitore vacilla di fronte al fascino seducente e spaventoso del piú grande enigma della Cabala: il pozzo delle anime, la porta per l'aldilà.

Giovedì 2 marzo – ore 18

laFeltrinelli - via San Francesco, 7

RICK DUFER: LA PAROLA A DON CHISCIOTTE

Con la sua immancabile vena tagliente e un intento speculativo ben riconoscibile, dal popolare e impetuoso filosofo di Daily Cogito, Rick DuFer arriva il nuovo libro La parola a don Chisciotte (Feltrinelli). Dieci personaggi letterari dicono la loro sull’umanità odierna in un tentativo di ricordarci che dovremmo spogliarci dei nostri pregiudizi di fronte alla letteratura e che i libri sono spesso più vivi di noi.

Partecipa all’incontro Alessandro De Concini.

Dare giudizi frettolosi e superficiali ci viene semplice e immediato, anche sui libri: basta scrivere una recensione su Amazon dicendo che Moby Dick è verboso, o che don Chisciotte non fa più ridere, o ancora che Zarathustra è poco credibile, e il gioco è fatto. Ma cosa direbbero loro se potessero uscire dal silenzio? Quale sarebbe il loro giudizio su di noi? E se fosse Zarathustra o Frankenstein in persona a “recensirci”? In un’epoca dove dare sentenze e valutazioni è facile e gratuito, mentre la curiosità è diventata merce rara e preziosa, i personaggi dei libri prendono la parola e dicono senza peli sulla lingua quel che pensano dell’essere umano di oggi. Gulliver, dopo le sue innumerevoli avventure, ha qualcosa da dire sugli attuali finti esploratori, mentre don Chisciotte si sente ferito nell’orgoglio quando vede la nostra mancanza di autoironia. Il Socrate di Platone dissente dai filosofi televisivi, sempre intenti a gettare un velo di verità assoluta sui dubbi che dovrebbero guidarci; e poi il pianeta Solaris è disgustato dai guru pieni di risposte, così come Dracula rimane perplesso di fronte alla nostra fascinazione per il male. Dieci personaggi letterari dicono finalmente la loro sull’umanità odierna attraverso dialoghi satirici e ragionamenti filosofici, ricordandoci che non sono i libri a dover essere alla nostra altezza: siamo noi che, di fronte alla loro grandezza e genialità, dobbiamo metterci in discussione.

Venerdì 3 marzo – ore 18

@Caffè Pedrocchi - Via VIII Febbraio, 15

MANUELA FACCON

Padova, anni ’50. La portinaia di vicolo Sant’Andrea 9 nasconde un segreto. Ora, finalmente, è arrivato il momento di rivelarlo. Manuela Faccon, al suo esordio narrativo, con Vicolo Sant'Andrea 9 (Feltrinelli) ci regala un romanzo intimo e intenso sulla dignità femminile, sui sacrifici che comporta l’emancipazione e su cosa può aver significato in quel periodo complesso di rinascita essere una donna non sposata e senza figli. Conduce la conversazione lo scrittore Paolo Zardi.

Teresa lavora come portinaia in un palazzo del centro storico di Padova. Dimessa e apparentemente insignificante, serba in realtà un segreto che porta con sé da quando aveva sedici anni. Nel dicembre del 1943, Teresa viene travolta da una serie di eventi che condizioneranno per sempre la sua vita. Di ritorno da un incontro sotto i portici di piazza delle Erbe con il garzone di cui è innamorata, ha ancora sulle labbra il sapore del suo primo bacio quando la famiglia ebrea per cui lavora nel ghetto, e da cui è stata istruita ed educata alla lettura, finisce in una retata. Un attimo prima di essere portata via dai soldati, la padrona le affida il suo neonato: Amos. Qualcuno però fa la spia e Teresa viene separata a forza dal bambino e per punizione rinchiusa in un manicomio. Anni dopo, davanti alla vecchia stufa in ghisa della sua guardiola, pensa ancora a quel bambino e all’uomo che potrebbe essere diventato. C’è un impegno da onorare, una verità da consegnare prima che il portoncino di vicolo Sant’Andrea si spalanchi per l’ultima volta e lei sia finalmente libera di ricominciare.


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