Eventi

LaFeltrinelli di Padova, tutti gli eventi in programma ad aprile

Di seguito tutti gli eventi di marzo alla libreria La Feltrinelli di via San Francesco, 7. Il 3 marzo l'appuntamento è al Caffè Pedrocchi.

Scarica il depliant con tutti gli eventi in programma

Lunedì 3 aprile – ore 18

laFeltrinelli - via San Francesco, 7

VIVERE PIENAMENTE CON ANNA LI VECCHI

L’insegnante di mindfulness Anna Li Vecchi presenta il suo nuovo libro Vivere pienamente (Hoepli). Un volume pratico e semplice per avvicinarsi alla mindfulness e affrontare giorno dopo giorno i cambiamenti inevitabili della nostra esistenza con consapevolezza raggiungendo una vita piena e autentica.

Introduce l’incontro la giornalista Alessia Severin.

Un libro che invita a prendere posto nella propria vita e a confrontarsi con i temi della malattia e della morte. Attraverso la lente della consapevolezza impariamo a riconoscere le paure e le resistenze più frequenti, per scoprire come la preziosità e la fragilità della vita siano di fatto due facce della stessa medaglia. Una mappa per orientare chi vive un momento difficile, per i caregiver che accompagnano persone fragili, per chiunque si senta impreparato su un tema così importante e desideri intraprendere un percorso di crescita e consapevolezza. Una riflessione per imparare a trasformare la sofferenza dandole un nuovo significato. Ogni capitolo include delle riflessioni guidate, pratiche mindfulness e racconti di vita vissuta per sperimentare ogni giorno l’invito a vivere pienamente.

Martedì 4 aprile – ore 18

laFeltrinelli - via San Francesco, 7

PSICHIATRIA DA PROTAGONISTI

Perché non chiedere a utenti e familiari coinvolti nella salute mentale di progettare un loro Servizio ideale? Questo è il pensiero, per certi versi rivoluzionario, da cui nasce il libro Psichiatria da protagonisti (Centro Studi Erickson) scritto da Paolo Giovanazzi e Andrea Puecher. Il volume raccoglie testimonianze e proposte di quanti vivono il disagio sulla propria pelle e si presenta come un utile strumento frutto di un lavoro di scrittura collettiva. Dialoga con gli autori Anna Gatti.

Nessun aspetto viene trascurato nel progetto di un Servizio psichiatrico ideale: dalla presa in carico da parte di un Centro di Salute Mentale all’importanza della prima accoglienza, del rapporto con gli operatori e degli aspetti ambientali e organizzativi; dalle strategie di prevenzione ai temi delicati della cura e della guarigione sociale; dalle sofferenze legate allo stigma alle azioni concrete per informare e sensibilizzare la cittadinanza, creando così una rete integrata sul territorio. Un libro rivolto non soltanto a chi è impegnato, a vario titolo, nel mondo della salute mentale, ma rivolto anche a una platea più ampia di lettori interessati a conoscere, da dentro, una realtà con un’incidenza sociale sempre più attuale ed elevata.

Mercoledì 5 aprile – ore 18

laFeltrinelli - via San Francesco, 7

LORIS GIURIATTI

Loris Giuriatti incontra il pubblico per parlare del libro Lassù è casa mia (ED Editrice Dapero) realizzato con le illustrazioni di Maddalena Pesaresi. Un albo davvero particolare che nasce dal desiderio di creare materiale di lettura nuovo e su misura per tutte le persone anziane che, per motivi legati allo stato di salute, non hanno la possibilità di leggere in autonomia. Interviene la psicologa Elisa Calcaterra che ha curato l’edizione del volume insieme agli autori.

Quello degli albi illustrati per le persone del terzo tempo è un vuoto reale in letteratura, che nelle RSA o nei centri diurni viene spesso colmato con l’utilizzo di albi illustrati per bambini. Alla rete delle biblioteche vicentine e al consorzio biblioteche padovane associate va il merito di aver saputo colmare questa importante lacuna, a seguito di un accurato percorso di design thinking condotto da Gianmatteo Gallina. Nessun elemento dell’albo è lasciato al caso: la psicologa Elisa Calcaterra ha supportato tutto il percorso per orientare la scelta di font e immagini adeguati, testando le diverse proposte proprio con gli anziani accolti nella sua RSA. La scrittura emotivamente coinvolgente di Loris Giuriatti e la mano delicata e abile dell’illustratrice Maddalena Pesaresi hanno infine reso realtà il desiderio.

Giovedì 6 aprile – ore 18

laFeltrinelli - via San Francesco, 7

ROSSELLA PRETTO: LA VITA INCAUTA

Tra paesaggi brumosi, verdi distese e rovine archeologiche, il romanzo di Rossella Pretto La vita incauta (Editoriale Scientifica) è una ricerca interiore e un’accurata indagine su una ferita che non si rimargina e spinge a cercare il proprio posto nel mondo tra memorie familiari e fantasmi shakespeariani. Il libro è stato presentato da Wanda Marasco tra i titoli proposti dagli Amici della domenica al Premio Strega 2023. Partecipa Marco Ghiotto, scrittore, musicologo e direttore di Vicult.net.

La vita incauta è un libro composto di diverse anime, come un puzzle formato da tessere apparentemente incongrue. E prima di tutto un reportage letterario di un viaggio compiuto sulle tracce della tomba di Macbeth, in Scozia; da Glasgow all'isola di lona, nelle Ebridi, a Inverness, porta delle Highlands e loro capitale, tra paesaggi brumosi, verdi distese e rovine archeologiche. Il tempo, quasi congelato è quello immediatamente precedente lo scoppio della pandemia; lo spazio, quello del viaggio, è scolpito dall'ossessione che la tragedia di Shakespeare da sempre esercita sulla vita dell'autrice, e che ha motivazioni personali e radici familiari. Il nonno, infatti, è Elio Chinol, il grande anglista, critico e traduttore shakespeariano, ma anche lo studioso di TS. Eliot. E proprio il nonno Elio e il poeta Eliot sono tra le figure che prendono più corpo accompagnando la viaggiatrice nella «terra desolata» del suo intimo pellegrinaggio, insieme a molte altre, come Henry James, Eugenio Montale, e le canzoni di Nick Cave. Ma qual è la reale destinazione di questo cammino? Per rispondere a questa domanda, la Pretto ibrida il suo reportage con una scrittura critica che è un'incessante interrogazione non solo sui versi del Macbeth e sul senso profondo della letteratura, ma anche su di sé e sulla propria vita. Il viaggio, restituito con urticante sensibilità e una sorprendente maturità di scrittura, diviene così anche un'esplorazione «del male e dell'oscurità in cui si viene gettati dalla scelta sbagliata, dall'azione iniqua» e la ricerca di una pace interiore, di un equilibrio, di un venire a patti con i propri fantasmi. Con la consapevolezza che, solo se incauta la vita val la pena di essere vissuta. “La vita incauta è un libro che non assomiglia a nessun altro, che sfugge a qualsiasi definizione di genere, e questo è già un primo motivo di notevole interesse, che lo distingue dalla maggioranza della produzione narrativa corrente”. (Wanda Marasco)

Martedì 11 aprile – ore 18

@Caffè Pedrocchi - Via VIII Febbraio, 15

LUIGI LO CASCIO

Le storie da raccontare non si esauriscono con le persone: lo sa bene Luigi Lo Cascio, che con Storielle per granchi e per scorpioni (Feltrinelli) torna alla scrittura aprendo il campo a tutti i regni. Troviamo allora protagonisti in questa raccolta, insieme a uomini e donne, anche animali, vegetali, minerali e.. mirabili “spettrali”. Partecipa il giornalista de “Il mattino di Padova” Nicolò Menniti Ippolito.

Ingresso libero con prenotazione su: lafeltrinelli.it/eventi.

Chiamarle “storielle” è cosa seria – come seri sono sempre i giochi –, perché in verità questi racconti, con una vena umoristica che percorre tutto il libro, invitano a meditare, e con il lettore – proprio come fa il titolo – giocano continuamente: lo spiazzano, ne spostano lo sguardo sollevandolo dalla quotidianità o, al contrario, spingendolo nelle pieghe dei giorni per osservarle al microscopio. Racconti filosofici, insomma, ma “da prendere con le pinze”, così come con le loro chele il Signor Granchio e il Signor Scorpione, dialogando fra loro di letteratura, deprecano l’abitudine degli uomini a scrivere solo di uomini, aprendo il ventaglio delle possibilità narrative a tutti i regni: animale, minerale, vegetale, con l’aggiunta del mirabile spettrale – il regno dei fantasmi. Ed ecco allora un saporito susseguirsi di storie di uomini ma anche di gatti e di batteri, di mosche che mangiano divani, ecco congiure di ceneri e spettri di soldati caduti in battaglia, ecco capre che fanno innamorare e fiori che emigrano in Norvegia. Luigi Lo Cascio, confermando il suo talento di scrittore dà voce alle nostre più grandi paure e alle piccole ossessioni, denudandole e portandole all’estremo, al punto da renderle paradossali e grottesche e anche per contro, liriche e commoventi.

Mercoledì 12 aprile – ore 18

laFeltrinelli - via San Francesco, 7

100 CLASSICI DI NUOVA GENERAZIONE

BOOK CLUB WITH MYES: JOHN WILLIAMS

Continuano gli incontri con il Book Club with MyES in collaborazione con My English School Padova. Un modo nuovo di incontrare l’inglese con momenti di lettura, conversazione e attività di scoperta linguistica a partire dalle pagine di un’opera letteraria. Per il mese dedicato ai 100 Classici di Nuova Generazione questo appuntamento è dedicato al romanzo Stoner di John Williams.

Info: My English School Padova Via Niccolò Tommaseo, 64 - T. 049 820 9074

Giovedì 13 aprile – ore 18

laFeltrinelli – via San Francesco, 7

ROMOLO BUGARO

Il nuovo libro di Romolo Bugaro I ragazzi di sessant'anni (Einaudi) è un romanzo raro, comico e a tratti malinconico, di cui ci si può innamorare proprio come di una persona. Conduce la conversazione Alberto Fassina.

I ragazzi di sessant’anni sono i protagonisti, anzi il protagonista di questo romanzo, dato che nel libro «I ragazzi di sessant’anni» è un nome proprio, quello del marito di Stefania: un plurale singolare di grande potenza simbolica. I ragazzi di sessant’anni hanno una moglie, due figli, un buon lavoro e sempre meno amici. Hanno vecchi, inquieti amori che non smettono di parlargli in testa. Vestono marchi per giovani, si tengono in forma con una palestrina casalinga e litigano con i ragazzi di ottant’anni, che non mollano e «scartavetrano e martellano e raschiano e grattano e scrostano e trapanano». Piú che la morte, temono, forse, i ragazzi di quattordici anni e la loro pazza elettricità. Intorno la città è cambiata, il mondo è cambiato, ma i ragazzi di sessant’anni continuano a essere ostinatamente se stessi. Non sono né depressi né inossidabili: sorridono. Hanno desideri, e paure. E un vicino di casa insopportabile che un po’ li intenerisce un po’ li infiamma. Insieme alla loro, seguiamo le vite di altri: ragazzine che vagano nella notte rischiando di perdersi, donne che sembrano destinate al fallimento e invece si rivelano grandi imprenditrici, notai che hanno compiuto un passo falso, tutti vicini e lontani nella luce radente del tempo che scorre.

Venerdì 14 aprile – ore 18

laFeltrinelli – via San Francesco, 7

DOMENICO CANCIANI: ALBERT CAMUS

IDomenico Canciani incontra il pubblico in occasione dell’uscita del suo nuovo libro Albert Camus. L'inferno e la ragione (Castelvecchi): Intervengono insieme all’autore la prof.ssa Carla Meneguzzi Rostagni e il prof. Renzo Guolo.

Albert Camus non risponde ad alcun canone nel panorama del Novecento francese: appartiene allo strato più povero dei francesi d’Algeria, conosce la guerra e il colonialismo, ed è animato da un’urgenza che non può essere propria della cultura parigina, pur “impegnata”. Convinto federalista, strenuo oppositore della Guerra d’Algeria, Camus entra in conflitto con gli intellettuali francesi e gli algerini indipendentisti a difesa delle sue idee, scegliendo solo alla fine il silenzio, una solitudine che neppure l’assegnazione del Nobel nel 1957 sa attenuare. Questo saggio è una biografia intellettuale e politica che ripercorre un’«esistenza propriamente tragica». Dalla cronaca a Il mito di SisifoL’uomo in rivolta, gli articoli giornalistici, i Carnets e le lettere agli amici che hanno camminato e riflettuto con lui; punto d’approdo è il romanzo Il primo uomo, pubblicato postumo e incompiuto. 

Martedì 18 aprile – ore 18

laFeltrinelli – via San Francesco, 7

ALESSANDRO DE CONCINI

Il metodo di studio “geniale” non esiste, ma esiste un metodo per chi non è un genio. Nel libro Studiare non è una cazzata (Feltrinelli Urra) Alessandro de Concini fa piazza pulita di falsi miti e pseudoscienze sull’apprendimento, perché imparare come non si studia è la via più rapida e intelligente per avviarsi a ottenere risultati concreti, efficaci e duraturi nello studio. Dialoga con l’autore Gennaro Romagnoli.

Diciamocelo chiaramente: studiare non è una cazzata. Per nessuno. Anzi, può risultare maledettamente complesso anche per chi ama farlo. A rendere fallimentare il nostro approccio allo studio contribuiscono messaggi roboanti del tipo: “Quadruplica la tua velocità di lettura”, “Prepara gli esami in una settimana”, “Sblocca il potere nascosto della tua mente”, “Basta fare uno schema”, “Impara nel sonno”. Studiare bene, in modo efficiente, con risultati eccellenti si può. E non deve essere per forza un’esperienza pesante, noiosa, frustrante, al contrario. Però, per riuscire a trasformare il nostro metodo di studio e raggiungere obiettivi di conoscenza solidi e duraturi, è necessario sgombrare il campo dagli errori e i falsi miti che ci hanno spacciato per veri e ci annebbiano la mente, portandoci completamente fuori strada e lontani dal raggiungere i buoni risultati che ricerchiamo. In questo libro Alessandro de Concini, uno dei maggiori esperti di apprendimento efficace in Italia, che con il suo Sistema ADC ha conquistato migliaia di “apprendisti studenti”, demolisce la montagna di disinformazione, pseudoscienza e marketing ingannevole dilagante su come si impara e sui meccanismi di apprendimento del nostro cervello, conducendoti alla scoperta di ciò che funziona davvero nella cognizione. Lo fa scienza alla mano, con fonti verificabili, esperienza diretta sul campo e abbondanti dosi di buonsenso e ironia.

Mercoledì 19 aprile – ore 18

laFeltrinelli - via San Francesco, 7

PAOLO MALAGUTI

Nel suo nuovo romanzo, Piero fa la Merica (Einaudi) Paolo Malaguti dà vita a una pagina dimenticata della migrazione italiana. Con la felicità narrativa che ben conosciamo e una lingua che ha i colori del veneto, dell’italiano e del portoghese, ci proietta in un mondo lontano e avventuroso, fatto di fatica e piante esotiche, febbre dell’oro e tradizioni da custodire a un intero oceano di distanza.

Interviene la giornalista Sara Zanferrari.

Piero dei Gevori ha quindici anni e vive ai margini del bosco del Montello, l’antica riserva di legna della Serenissima. In famiglia sono tantissimi e poverissimi, hanno una casa che sta in piedi per miracolo, mangiano poco e non possiedono nulla. Come se non bastasse, la cattiva sorte si accanisce su di loro. Da qualche tempo, giú al paese, si dice che alla Merica regalino la terra a chi ha voglia di lavorare. Dopo l’ennesima ingiustizia, per i Gevori mettersi in viaggio in cerca di fortuna non è piú una scelta, ma l’unica salvezza. Eppure, quando arrivano in Brasile insieme alla marea di italiani in fuga dalla miseria, non trovano il paradiso promesso. Lí in mezzo al nulla bisogna farsi spazio, abbattere gli alberi per costruire tutto da zero: dovranno strappare la terra al mato, tra le minacce sconosciute della foresta vergine, lontani da tutto e da tutti, senza alcuna possibilità di tornare alla vita che si sono lasciati alle spalle. Piero aiuta il padre e la sorella a mandare avanti il fondo, tira su case, semina granturco e fagioli: arriva alla sera con le ossa rotte, ma nel frattempo cresce. E crescendo impara due cose: che per morire basta il morso di un serpente, e che il primo amore è piú pericoloso di tutte le bestie feroci messe insieme. Nel groviglio del mato, oltretutto, sarà lui a scoprire quello che nessuno aveva rivelato ai migranti. La loro terra appartiene ad altri, i nativi che quelle colline le abitano da sempre.

Giovedì 20 aprile – ore 18

laFeltrinelli - via San Francesco, 7

LAURA PIGOZZI: AMORI TOSSICI

Nel nuovo libro Amori tossici. Alle radici delle dipendenze affettive in coppia e in famiglia (Rizzoli). Laura Pigozzi, punto di riferimento della nuova psicoanalisi, racconta in quanti modi l'odio e l'amore che respiriamo nell'infanzia determina il grado di libertà e di equilibrio che poi sapremo vivere da adulti, liberandoci dalla tossicità di molte relazioni claustrofobiche. Interviene la Dott.ssa Ilenia Picciano.

L’amore tossico non si fabbrica da sé o attraverso una sequela di cattivi incontri con gli uomini. I cattivi incontri arrivano sempre prima. Un marito, un amante, ma anche amici, colleghi e superiori. I sadici, i prepotenti, i manipolatori hanno un fiuto infallibile nell’annusare e scegliere quella vittima perfetta che ogni ex bimbo o bimba violata rappresenta in potenza. L'amore è una questione di confini che dovrebbero consentire il passaggio di ciò che nutre, come fa la membrana di una cellula, che è definita ma non assoluta, stabile ma non necrotizzata. Nell'amore tossico, invece, i confini sono perturbati: abbattuti nell'invasione simbiotica dell'amore assoluto, oppure irrigiditi, invalicabili ed espulsivi, nell'abbandono. Esiste una strana equivalenza tra simbiosi e abbandono che viene vissuta nei primi legami familiari e che si riproduce inevitabilmente nelle relazioni d'amore che stabiliamo da adulti.

Mercoledì 26 aprile– ore 18

laFeltrinelli - via San Francesco, 7

100 CLASSICI DI NUOVA GENERAZIONE

CON PERSONAL BOOK SHOPPER

“Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire." (I. Calvino)

Nell’ambito del progetto “100 Classici di Nuova Generazione” partiamo dalla “classifica” di 100 libri proposti dai librai laFeltrinelli di tutta Italia, per esplorare assieme al pubblico di lettori quali sono le opere letterarie della nostra epoca che - scommettiamo - sono destinate a diventare “classici del futuro”. Ne parliamo con la Personal Book Shopper Valentina Berengo e il gruppo di lettura della Feltrinelli di Padova. Partecipa al book club e racconta qual è il tuo classico del futuro!

Giovedì 27 aprile – ore 18

laFeltrinelli - via San Francesco, 7

FRANCESCO CAVALLARO: LA BICI, LA MONTAGNA, LA VITA

La bici genera vita. Francesco Cavallaro l’ha scoperto quasi per caso molti anni fa e ora condivide questo suo patrimonio di consapevolezza nel nuovo libro In bici. Due ruote, la montagna, la vita (Ultra). Un racconto che parla della sua storia in bicicletta su e giù per gli amati Colli Euganei e ci accompagna in un viaggio alla ricerca della vera autenticità fatta di fatica, salite e spiritualità. Interviene il giornalista de “Il Mattino di Padova” Nicola Cesaro.

Così come ognuno di noi dipinge la propria esistenza in base alle sue inclinazioni personali, non esiste un modo uguale per tutti per andare su una due ruote. Tutti, però, almeno una volta nella vita abbiamo spinto un pedale dopo l’altro, per poche centinaia di metri o per decine di migliaia di chilometri. Le emozioni provate in sella rimangono impresse per sempre, con un’intensità che aumenta con il trascorrere del tempo. Questo libro non è né un manuale né un diario di bici, piuttosto un insieme di esperienze che si trasformano in riflessioni sui valori più alti, sulle nostre pietre angolari. Sembra quasi di pedalare insieme a questo giornalista-pellegrino in cima ai passi che hanno fatto la storia del ciclismo, nelle sconfinate pianure venete o su e giù per i suoi amati Colli Euganei. Ogni pagina diventa una meditazione, sempre leggera e talvolta divertente, sul senso ultimo della vita.

Mercoledì 3 maggio – ore 18

laFeltrinelli - via San Francesco, 7

MIMMO FRANZINELLI

Il nuovo libro dello storico Mimmo Franzinelli Mussolini racconta Mussolini (Laterza) è utile per riconsiderare una delle figure fondamentali del Novecento italiano, mostrandocene la psicopatologia, dalla rincorsa folle al potere e alla gestione dittatoriale dello Stato, sino al sanguinoso tramonto di Salò.

Esistono molte biografie di Benito Mussolini ma mai nessuno aveva pensato di lasciare la parola al duce stesso, al racconto che della sua vita troviamo in pagine autobiografiche, tra cui molte inedite o dimenticate. Scopriamo così cosa pensasse Mussolini della propria vita, come la raccontava agli altri, e come modificò questa autorappresentazione nel corso della sua esistenza. Fin da giovane, addirittura dal 1911, Benito Mussolini aveva cominciato a scrivere pagine in cui raccontava la propria vita. Aveva proseguito durante la Prima guerra mondiale con un diario in cui raccontava le sue avventure di cronista militare dal retrofronte. Nel 1932 aveva a lungo dialogato con il giornalista tedesco Emil Ludwig per descrivere la vita di un dittatore sotto le luci della ribalta e dietro le quinte. A raccontarci il crollo dall’altare alla polvere e il trauma provocato dalla perdita del potere, ci sono poi le numerosissime lettere e confessioni a Claretta Petacci e le riflessioni sulla prigionia dell’agosto 1943. Una documentazione straordinaria, qui raccolta per la prima volta, che mostra quanto Mussolini desse peculiare rilievo alla sua immagine, come imponesse una determinata visione di sé stesso, consapevole del fatto che, dinanzi alla folla, spesso è l’abito a fare il monaco.

Giovedì 4 maggio – ore 18

laFeltrinelli - via San Francesco, 7

MARIANGELA TARÌ

Mariangela Tarì nel nuovo romanzo Terra madre (Mondadori) esplora in modo nuovo e potente il sentimento delle origini, quel cordone materno fatto di carne e sangue, affetti e luoghi, e che è illusorio pensare di poter tagliare per sempre.

Quando la terra si ammala, avvelenata dall’acciaieria che dà lavoro e speranza alla sua popolazione, anche le madri si ammalano. Soffrono per l’ingiustizia, per il dolore, oppure, se da quella terra se ne sono andate, per nostalgia. Emma è nata e cresciuta a Taranto, un luogo che ama. Giovane donna, decide di partire per il Nord, con poca convinzione ma spronata dalle parole della madre: “Parti e torna più bella, tu che puoi”. A Verona incontra Martino che delle sue stesse radici pugliesi ha fatto un business, ottenendo le stelle Michelin per il suo ristorante. I giorni, i mesi e gli anni passano ed Emma non diventa più bella. Anzi, si ammala di una nostalgia che le fa rifiutare il cibo e la gioia di vivere. Nemmeno la nascita di un figlio riesce a colmare il vuoto. Da lontano, la sua Taranto avvelenata dai fumi dell’Ilva, dalla polvere bianca che fa ammalare l’uva e la terra tutta, la chiama a sé. Nonostante la paura, Emma decide di tornare indietro, in quella masseria dove sua nonna spianava la pasta fresca e non ci si sentiva mai soli, stretti nell’abbraccio della comunità. Solo facendo ritorno Emma riuscirà a capirsi, perdonarsi, a non sentirsi una madre sbagliata. Perché “forse è questo che si impara vivendo, a tornare senza dolore”.

Info web

https://www.lafeltrinelli.it/punto-vendita/padova/lf-padova/16


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