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"Dialoghi: le relazioni viste attraverso la fotografia", tre padovani in mostra a Limena

Dialoghi: le relazioni viste attraverso la fotografia
dal 3 marzo al 7 aprile
Banca Mediolanum - Limena
a cura della dottoressa Giada Grassetto


Sabato 3 marzo a partire dalle 17 inaugura la mostra fotografica collettiva “Dialoghi: le relazioni viste attraverso la fotografia” con le opere di Ornella Francou, Mario Dal Molin e Massimo Norbiato.
L'evento, promosso e sponsorizzato dal private banker Nicola Meggiolaro e curato dalla dottoressa Giada Grassetto, si terrà nella sede di Banca Mediolanum a Limena.

Uno dei principali obiettivi della fotografia, sin dalla sua nascita, è quello di documentare non solo attimi di vita quotidiana, divenendo così testimonianza di moda e storia ma, con il passare del tempo, questa immensa disciplina è divenuta mezzo di espressione artistica, attraverso la quale fotografi di tutto il mondo hanno dato voce sia ai propri sentimenti sia a quelli di tutti gli uomini. Sentimenti che spesso le persone esprimono attraverso un dialogo non necessariamente verbale, bensì fatto di gesti, ricordi, sguardi e taciti messaggi.

In questa mostra il dialogo diviene filo conduttore tra le opere di tre fotografi padovani che, attraverso stili e soggetti totalmente differenti, danno la possibilità al pubblico di entrare in contatto non soltanto con la loro arte, altresì di soffermarsi sul rapporto con la storia dell'uomo, sulla propria vita e le proprie sensazioni.

Ornella Francou

Ecco che immagini rubate alla realtà in cui viviamo diventano, per Ornella Francou, fonte d'ispirazione e di emozione in grado di riportare alla luce i ricordi di una vita. Per la fotografa padovana le rimembranze sfuocate, dai colori tenui e sfumati, assumono la valenza di un dialogo introspettivo in grado di mettere a confronto emozioni passate - ritornate alla memoria grazie all'incontro fortuito con la quotidianità - con quelle presenti. In "Dialoghi" - questo il titolo della raccolta fotografica di Ornella Francou - la fotografa padovana mette a nudo se stessa e le proprie sensazioni nei confronti di un passato a lei caro, rendendo eterni questi sentimenti.

Mario Dal Molin

Uno dei sentimenti tra i più forti e duraturi nel tempo è da sempre l'amore, in grado di legare indissolubilmente due persone che suggellano tale emozione attraverso uno dei gesti più significativi ed espressivi: il bacio. La bellezza e la semplicità del “Bacio rubato” viene esaltata dalle fotografie di Mario Dal Molin che, tramite l'utilizzo della tecnica del bianco e nero, enfatizza e dona risonanza al gesto più intimo ed eloquente in grado di legare i sentimenti di due persone. Il bacio, visto con gli occhi del fotografo padovano, assume le sembianze di un silenzioso dialogo tra gli innamorati, ai quali non viene rubato un momento di intimità, al contrario, viene loro concessa la possibilità di rendere unico ed irripetibile questo singolo scambio di emozioni, fatto di messaggi silenziosi, dove le parole divengono quasi superflue.

Massimo Norbiato

Messaggi silenziosi vengono inviati anche di monumenti e dalle statue ritratti da Massimo Norbiato, essi ci osservano dall'alto della loro postazione, facendo arrestare la frenesia dell'uomo contemporaneo il quale per un attimo abbandona un mondo fatto di tecnologia e scienza, ritrovandosi a dialogare con la storia che lo circonda, mettendolo in relazione con il proprio bagaglio culturale, troppo spesso accantonato e lasciato al degrado impetuoso del tempo. Le statue di Massimo Norbiato -messe in risalto dalla tecnica del bianco e nero che permette allo sguardo di concentrarsi sul soggetto, senza essere fuorviato da colori e sfumature del paesaggio circostante - assumono quindi le sembianze di sibille in grado di predire un futuro senza meta, se privato della sua storia e dunque del passato.

Orari di apertura

La mostra rimarrà aperta, con ingresso libero, fino a sabato 7 aprile, con orario 9-13 e 15-18.30 dal lunedì al venerdì, sabato con orario 9-12.30.


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