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La “prima pietra” dell’Impero: convegno internazionale sul laterizio romano a Padova

Da martedì 26 a giovedì 28 aprile si svolgerà a Padova uno dei più importanti incontri scientifici dell’anno dedicati all’archeologia greca e romana.
Nella sede centrale dell’Ateneo patavino e all’auditorium dell’Orto Botanico sono infatti previste tre giornate dedicate allo studio dell’architettura antica e dell’uso del laterizio cotto, che ne costituì elemento di straordinaria innovazione. L’evento è organizzato dal Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova in stretta sinergia con l’École francaise de Rome e con la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, ma è pure sostenuto dall’Istituto Archeologico Germanico di Roma, la massima istituzione di archeologia d’Europa, dall’Institut de Recherche sur l’architecture antique e dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara.

"Nel corso dell’età ellenistica il Mediterraneo - dice il curatore del convegno Jacopo Bonetto - conosce una rivoluzione tecnologica e produttiva di enorme portata per la storia dell’architettura dell’Occidente: la diffusione della pratica della cottura dell’argilla per la produzione dei mattoni cotti che sostituirono i deboli e pesanti mattoni in argilla cruda. Da quel momento le costruzioni in laterizi cominciano a diffondersi e ad affiancare le costruzioni in pietra fino a sostituirle in larga parte dando vita ad un lessico architettonico che viene adottato da gran parte dell’Europa medievale e poi moderna.
Il Convegno pone al centro dell’attenzione proprio i decenni centrali dell’età ellenistica, tra il IV e il II sec. a.C. quando questa rivoluzione assume evidenza. L’innovazione è stata da noi riscontrata in una delle grandi imprese archeologiche della Scuola padovana di Archeologia costituito dalla riscoperta della colonia latina di Aquileia. Qui gli scavi condotti dai nostri ricercatori , coadiuvati da studenti e dottorandi dell’Ateneo, hanno identificato uno dei primi muri di difesa della città realizzato proprio con mattoni cotti prodotti da artigiani greci giunti dal Mediterraneo per importare in Italia settentrionale la nuova tecnologia.
Da qui è partita l’idea di scoprire dinamiche e processi di diffusione del mattone cotto tra le regioni del Mediterraneo e l’Europa continentale".
 
L’occasione assume una spiccata valenza internazionale ed ha richiamato a Padova studiosi provenienti da Spagna, Francia, Germania, Svezia, Grecia e Italia al fine di mettere a confronto tutte le più recenti scoperte frutto di scavi e indagini incentrati sull’uso del mattone cotto alle origini dell’architettura europea. Il tema appare di straordinaria importanza per i risvolti legati alla storia della tecnologia, all’economia antica, ai processi di diffusione culturale tra Mediterraneo ed Europa e non è mai stato affrontato con tale ampiezza di vedute.

Sono previste quattro sessioni dedicate rispettivamente alle scoperte e studi su Grecia e Magna Grecia (martedì 26 aprile dalle 11.30 in Aula Nievo di via VIII febbraio, 2), su Magna Grecia e Sicilia (mercoledì 27 aprile, in Aula Nievo dalle ore 9), sull’Italia settentrionale e aree vicine nel pomeriggio sempre in Nievo e su Roma e l’Italia centrale (giovedì 28 dalle ore 9 all’Auditorium dell’Orto Botanico). Agli interventi dei vari studiosi saranno affiancati una ventina di poster che illustreranno in maniera succinta altrettanti temi e scoperte sempre legati alla nascita e diffusione del mattone nell’edilizia antica.  

I lavori del convegno saranno conclusi con una visita alla Fornace San Marco di Noale che rappresenta l’unico impianto in Italia che ancora produce laterizi a mano per interventi di ripristino e anastilosi di complessi di edilizia storica, tra cui i maggiori complessi monumentali di Roma antica.

INFORMAZIONI

Il programma completo del convegno è disponibile online: https://www.beniculturali.unipd.it/www/dbc-news/convegno-26-28-aprile-2016-alle-origini-del-laterizio-romano-palazzo-del-bo-aula-nievo-orto-botanico-sala-convegni/


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