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La Congo week atterra a Padova

Nella penultima settimana di ottobre si celebra in tutto il mondo la Congo Week. Quest'anno, per iniziativa di diverse associaizoni del padovano, la Congo week arriva anche a Padova con momenti di approfondimento e condivisione, a sostegno del popolo congolese che lotta per la pace, la giustizia e la dignità umana

Per la prima volta atterra a Padova quest'anno la Congo Week1, un'iniziativa internazionale creata per "rompere il silenzio" sul Congo, cioè ricordare le vittime del conflitto pluridecennale nella R.D. del Congo, mobilitare le coscienze e celebrare il potenziale umano e naturale che pur tuttavia esiste nel paese.

 

La Congo Week nasce nel 2008 negli Stati Uniti ed in Canada, organizzata da un'associazione di giovani americani e congolesi. Oggi essa raccoglie adesioni in tutti il mondo e viene celebrata nella penultima settimana di ottobre in molte città con film, raduni, dibattiti, raccolte fondi, concerti, cene ed altre attività.

A Padova la Congo Week è promossa da cittadini di origine congolese e molte associazioni del padovano che operano in quel paese con progetti di sviluppo e cooperazione.

Due gli appuntamenti in città, proposti per sabato 25 ottobre a cui la cittadinanza è invitata a partecipare:

  • alle 17 in pizza dei Signori: flash mob, letture e approfondimenti sulla guerra nella R.D. del Congo;

  • alle 20 all'Oratorio D. Bosco a Paltana (via Adria, 2): un momento di incontro con testimonianze della società civile congolese, che, nonostante la guerra, promuove azioni di sviluppo pensate e realizzate dalle associazioni in loco. Collegamento via Skipe con John Mpaliza, l'uomo che "cammina per la pace", impegnato in questi mesi nella marcia Reggio-Emilia - Reggio Calabria2. E inoltre: buffet congolese e tanta musica.

1www.congoweek.org

2https://it-it.facebook.com/peacewalkingman

Il Congo è il cuore dell'Africa. Un cuore ferito in un corpo malato, da cui tentano di sfuggire verso l'Europa ogni giorno molte donne, uomini e bambini mossi dalla disperazione.

Il Congo è da anni un pezzo di inferno dimenticato: guerre senza fine, milioni di civili ammazzati, violenza brutale su centinaia di migliaia di donne e bambine, ragazzi costretti a lavorare in condizioni inumane nelle miniere o obbligati ad imbracciare le armi e ad uccidere.

Eppure il Congo un paese molto ricco: di foreste, di minerali, di terra. Le sue risorse potrebbero garantire il benessere del popolo e provvedere cibo al continente intero. Ma fin da quando i primi esploratori misero piede in quelle terre, non è il bene del popolo che guida il destino del Paese, ma gli interessi di corrotte élite locali, di governi e aziende europee, americani e ora cinesi, prima colonizzatori con le armi, ora con altri mezzi.

Tutto ciò ci tocca molto fa vicino perché la tecnologia che ci circonda, a cominciare dai sempre presenti cellulari e smart phone, si fonda proprio sull'uso di quei minerali che hanno rappresentato una condanna senza appello per il popolo congolese.

Iniziative come quella della Congo Week cercano di aprire una breccia nel silenzio che circonda tutto questo, in collaborazione con gruppi, Università, istituzioni di tutto il mondo e, sabato 25 ottobre, anche a Padova.

La sensibilizzazione su questi temi a livello mondiale sta dando i primi frutti tangibili: la prima legge negli Stati Uniti che impone la trasparenza nell'approvvigionamento delle risorse dal Congo, l'atteggiamento delle truppe ONU della missione in Congo che qualche mese fa hanno finalmente sbaragliato un gruppo di ribelli M23 supportato dal Rwanda, e così via.

Ma moltissimo rimane da fare. In particolare è importante che non manchi il supporto nei prossimi mesi alla società civile congolese, in modo che le prossime elezioni presidenziali possano avvenire in un clima di libertà e che l'attuale presidente Kabila non modifichi la costituzione per poter rimanere al potere.

In occasione della Congo Week invitiamo tutto a firmare e a diffondere l'appello in rete1 rivolto al Presidente della Repubblica, al Parlamento e al Governo affinché in Italia ed in Europa sia imposta la tracciabilità dei minerali provenienti dalla R. D. del Congo: che i cittadini possano finalmente scegliere di non essere complici del commercio della morte.

"... non può esserci una nuova Africa senza un nuovo Congo..."

Thabo Mbeki, ex-Presidente del Sud Africa

Per informazioni:

Associazione Tumaini - un ponte di Solidarietà

  • segreteria.tumaini@gmail.com

  • 349 3425837

Associazione Incontro fra i Popoli

  • cultura@incontrofraipopoli.it

  • 335 8367030


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