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Carlo Carena al Circolo filologico linguistico padovano

Mercoledì 10 giugno si terrà l'ultima seduta del Circolo Filologico Linguistico Padovano per il corrente a. a. 2014-15 (cinquantaduesimo della serie), dedicata a Carlo Carena, che è uno dei traduttori più prolifici e longevi oggi in attività. È un traduttore raffinato che ama il confronto con i testi piuttosto che le teorie sulla traduzione. Per molti anni è stato un importante funzionario della casa Editrice Einaudi ed è l'attuale presidente della Giuria del Premio Monselice dal 1993 (dopo la scomparsa di Gianfranco Folena). Ha tradotto tantissimo, soprattutto dalle lingue classiche, ma anche dal francese: da Eschilo a Senofonte, da Plutarco a Plauto, da Virgilio a Cesare, a Orazio, da san Paolo ad Agostino, da Erasmo a Pascal, fino al recentissimo"Sentenze e massime" di F. De la Rochefoucauld (Einaudi, Torino, 2015). Un'ampia e articolata intervista gli è stata dedicata nella rubrica "Straparlando" di "La repubblica" (pp. 52-53) dello scorso 5 aprile.

Anche l'incontro padovano è organizzato in forma di intervista, condotta da Gianfelice Peron dell'Università di Padova. Saranno affrontati i temi riguardanti la formazione di Carlo Carena (in particolare i rapporti con il poeta Clemente Rebora e con Michele Pellegrino, grande studioso di sant'Agostino e poi cardinale di Torino), la sua esperienza come funzionario editoriale dell'Einaudi (conoscenza e collaborazione di e con grandi artisti, studiosi e traduttori: Garboli, Fortini, Dionisotti, Pontani ecc.), le sue traduzioni, le sue idee sulla traduzione, il Premio Monselice per la traduzione letteraria e scientifica, la sua concezione sul valore dei miti classici ("Il fascino del mito" è il titolo di un suo suggestivo volumetto).


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