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Botte (e risposte) tra universitari, la finale del Torneo a palazzo del Bo

Sabato 29 aprile in aula Nievo del Palazzo del Bo, via VIII febbraio 2 a Padova, dalle ore 14 si terrà la finale del Torneo interuniversitario di Palestra di Botta e Risposta. Si tratta della terza edizione e quest’anno si sfideranno nella finalissima la squadra “A macchia di Leopardi” del Collegio Giacomo Leopardi dell’Università di Macerata e la squadra “Dibattiamo la fiacca” dell’Università di Padova sul tema “Una democrazia aleatoria sarebbe preferibile alla democrazia elettiva”.

Le regole della Palestra di Botta e Risposta

Il protocollo “Patavina Libertas” della Palestra di Botta e Risposta prevede sette interventi individuali alternati di 2 o 3 minuti ciascuno per ogni squadra, più un intervento di difesa corale. Le fasi del dibattito, ognuna delle quali risponde a finalità e funzioni precise, si susseguono in questo ordine: prologoargomentazioni, in numero di due e seguite sempre da uno scambio dialettico definito “Dialogo socratico”, poi una pausa di riflessione per fare il punto prima della seconda parte costituta da replica, difesa e infine epilogo. Ma il dibattito nel formato Palestra di Botta e Risposta non si chiude semplicemente con l’epilogo, infatti il momento conclusivo di questo protocollo è la fase specifica detta di riconoscimento – una sorta di “dichiarazione congiunta” -  non soggetta a valutazione, in cui ciascuna squadra indicherà i punti di forza della controparte, l’argomento che l’ha maggiormente messa in difficoltà e soprattutto l’istanza che ha ispirato le tesi della squadra avversa, il primo anello a cui è legata la catena di ragionamenti della controparte. È una dimostrazione questa di avere ascoltato e di avere tenuto conto delle ragioni degli altri. È una fase “fuori gara” cioè non sottoposta al giudizio della giuria, perché ha bisogno di libertà e di distacco rispetto alla competizione.

La giuria

È costituita da cinque giudici e valuta consistenza e validitàpertinenza e diversità degli argomenti, capacità di interrogazione e di replica nonché l’efficacia comunicativa verbale e non verbale e la coerenza di squadra. Potrà però intervenire una terza squadra di opinionisti esperti il cui compito è commentare ed illustrare al pubblico i punti nodali e gli snodi problematici, che spesso passano inosservati, e segnalare il rispetto delle funzioni delle diverse fasi del dibattito.

Il giuramento prima della competizione

Ogni partecipante è consapevole che su ogni cosa possono esistere punti di vista diversi, che verità e giustizia scaturiscono dal confronto civile e dal dibattito leale, che di norma non esiste una ragione che si contrappone ad un torto, ma diverse ragioni contrapposte e che è sempre preferibile discutere anche senza deliberare che deliberare senza discutere. Promette inoltre di impegnarsi a ricercare gli argomenti migliori a favore della mia posizione, di valutare, nel contempo, le obiezioni ragionevoli della controparte, di replicarvi in modo fermo e pacato, individuandone i punti deboli e riconoscendone i punti di forza che richiedono risposta al fine di addivenire ad una migliore comprensione delle cose e degli altri. Tutto ciò per fare del proprio meglio per convincere e, nel contempo, per convivere.

La storia della Palestra di Botta e Risposta

Sono tre finora le categorie strutturate per classi di età della Palestra di Botta e Risposta ideate dal 2006 dal professor Adelino Cattani docente di Teoria dell'argomentazione del dipartimento di filosofia, sociologia, pedagogia e psicologia applicata dell’Università di Padova. Torneo regionale per classi superiori giunto alla 17ma edizione, torneo nazionale sempre per classi superiori che ha raggiunto dieci edizioni e infine, l’ultima nata, il torneo interuniversitario che si tiene per la terza volta. Per quel che concerne il torneo interuniversitario, nel 2021 la questione discussa fu “Le predizioni di un’intelligenza artificiale possono essere usate per decidere in modo automatico?”, nel 2022 “La cooperazione, rispetto alla competizione, è il miglior mezzo per conseguire l’eccellenza?”.

I partecipanti alle fasi eliminatorie del torneo interuniversitario 2023

A questo terzo torneo hanno partecipato le rappresentative degli atenei di Bologna, Firenze, Lecce, Macerata, Padova, Torino Unito, Torino Collegio, Venezia Ca’ Foscari. I temi dibattuti in fase di qualificazione sono stati “Un male presente può essere giustificato da un superiore bene futuro?” con Bologna (pro) e Firenze (contro); “È giusto che lo stato intervenga per regolamentare azioni che danneggiano solo chi le compie?” Lecce (pro) e Torino Collegio (contro); “La funzione primaria della pena dovrebbe essere quella riparativa?” con Venezia (pro) e Padova (contro); “L’obiezione di coscienza in ambito medico dovrebbe essere sempre ammessa?”  Torino (pro) e Macerata (contro); “Sarebbe efficace dichiarare sulle etichette delle bevande alcoliche la loro nocività?” Lecce (pro) e Macerata (contro); “L’abolizione totale del contante sarebbe di sicuro beneficio per la società?” Padova (pro) e Bologna (contro)

La Palestra di Botta e Risposta è una attività di formazione al dibattito argomentato e regolamento rivolta a studenti, docenti, valutatori-giudici, professionisti e cittadini e nasce come braccio operativo del corso di Teoria dell’argomentazione condotto dal professor Adelino Cattani attivato per la prima volta in Italia in Università di Padova nel 2001.

Per info: https://www.bottaerisposta.org.

https://ilbolive.unipd.it/it/event/finale-terzo-torneo-interuniversitario-palestra


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