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Attila, i padovani e la fondazione di Venezia: incontro a Padova

Venerdì 11 novembre alle ore 17 nella Biblioteca Universitaria di via San Biagio, il prof. Gianfelice Peron dell'Università di Padova presenterà il volume "Hystoria Atile dicti flagellum dei. Il libro della nascita di Venezia", a cura di E. Necchi, SISMEL - Edizioni del Galluzzo, Firenze 2016.

L'incontro sarà introdotto da Stefano Frassetto (Biblioteca Universitaria) e si concluderà con l'intervento della curatrice del volume, Elena Necchi (Università di Pavia).

La "vita" o "romanzo" di Attila, redatta in franco-veneto alla fine del Duecento, fu tradotta in latino nei primi decenni del Trecento e poi in veneziano nel 1421.
Nel volume è pubblicata la versione latina del ms 1308 della Biblioteca Civica di Verona con a fronte il "Libro di Atila", in volgare veneziano, stampato a Venezia nel 1472 e conservato alla Biblioteca del Museo Correr di Venezia.

Sono narrate le vicende biografiche del re unno (dalla nascita alla morte), la distruzione delle località venete di Aquileia, Altino, Concordia, Oderzo, Treviso, la fuga dei loro abitanti verso il mare e la fondazione di nuovi centri, tra i quali Venezia.
Il re di Padova, Giano (o Gilio o Egidio), principale oppositore di Attila, dopo aver subito un assedio di sette anni, fugge a Rimini. Attila lo insegue e, travestito da pellegrino, entra nell'accampamento di Giano, che lo riconosce e lo uccide, avverando così la profezia di un indovino.

La tradizionale interpretazione negativa di Attila in Occidente è utilizzata dall'anonimo autore padovano per esaltare il mito della rifondazione di Venezia e degli altri centri litoranei e lagunari.


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