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“L’astuzia delle serve”, spettacolo alla loggia Odeo Cornaro

Torna l’Opera Buffa all’Odeo Cornaro di Padova. L’Associazione Gattamelata nell’intento di promuovere e far conoscere le attrattive della “Cittadella Francescana”, in collaborazione con l’Associazione MUSART, organizza per la serata di mercoledì 10 luglio nello splendido proscenio offerto dalla Loggia dell’Odeo Cornaro di Via Cesarotti (Piazza del Santo) “L’astuzia delle serve” una particolare elaborazione da “La Serva Padrona” di Giovan Battista Pergolesi. La messa in scena di questo Intermezzo Buffo in due atti - un classico del melodramma -, offerta dalla Associazione Gattamelata, viene proposta al pubblico per la prima volta secondo l’elaborazione e ideazione scenica, disegno luci e regia teatrale di Edoardo Billato, e con la direzione musicale del Maestro Alessandro Brunelli. La rivisitazione infatti propone alcune modifiche teatrali e di regia e l’attribuzione della parola ad al mimo che secondo la tradizione è sempre invece rimasto muto. L’iniziativa gode del Patrocinio del Comune di Padova.

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La trama

Napoli, 1733: il nobile Uberto ha in casa tre servitori: Vespone è fedele al padrone e prudente nei pensieri e nelle azioni, mentre le sorelle Lisetta e Serpina si prendono fin troppe libertà: quest’ultima in particolare, forte del fatto che è praticamente stata allevata in quella casa fin da piccola, non perde occasione per stuzzicare Uberto e per manifestare la sua ferma intenzione di essere trattata come una padrona.

Quello che per Uberto è solo un capriccio, nasconde in realtà una situazione molto più pratica: Lisetta è continuamente afflitta da una fastidiosa allergia e le cure necessarie sono molto costose; per questo motivo Serpina ha deciso di diventare padrona, in modo da poter disporre delle somme necessarie per guarire la sorella.

Dopo l’ennesimo confronto tra Uberto e Serpina le cose peggiorano: il Nobile annuncia di voler prender moglie così da non dover più sopportare le prepotenze della donna: questa, nemmeno tanto preoccupata, escogita un astuto piano per riuscire nel suo intento e coinvolge anche Lisetta ed un riluttante Vespone nelle sue trame…riuscirà infine la serva a diventar padrona?

Gli interpreti

Uberto: Alessandro Colombo
Serpina: Anna Maria Di Filippo
Vespone: Edoardo Billato
Lisetta: Isabella Parodi.
Libretto di Giannantonio Federico. Musiche di Giovan Battista Pergolesi.

Gli strumentisti

Primo Violino: Alessandro Gasparini
Secondo Violino: Eleonora Dal Santo
Viola: Matilde Cerutti
Violoncello: Stefano Soncini
Contrabbasso: Alessandro Banovich

Note di Regia di Edoardo Billato

Accostarsi ad un classico non è mai semplice, dovendo fare i conti con lo straordinario bagaglio storico che ogni testo porta con sé. Non fa eccezione “La Serva Padrona”, proposta per la prima volta al Teatro San Carlo di Napoli il 28 Agosto del 1733, quale intermezzo tra gli atti dell’opera seria “Il Prigionier Superbo”; non solo fu composta per il compleanno della moglie dell’Imperatore Carlo VI, ma alla sua prima rappresentazione è attribuita la nascita del genere dell’Opera Buffa, al quale daranno grandi contributi compositori immortali come Mozart, Rossini, Donizetti. E tanto per non farsi mancare nulla, l’intermezzo fu anche al centro della disputa nota come “Querelle Des Bouffons” che in Francia contrappose i sostenitori del neonato genere buffo e quelli dell’opera tradizionale francese.

Con una simile storia alle spalle, impreziosita da decine e decine di esecuzioni, tre film ispirati ad essa ed una fama che non conosce confini, il confronto appare fin da subito molto arduo ma non per questo meno stimolante; la decisione di realizzare un’elaborazione da quello che è il libretto originale parte dall’esigenza di far dialogare le tematiche contemporanee con la travolgente bellezza della partitura musicale.

Ecco, quindi, che la storia prende un’inedita piega sociale: Serpina non agisce più (o non solo) per egoismo o civetteria, ma mossa dal legame verso la sorella, complice anche l’ingenuità del padrone che non capisce (apposta?) le reali motivazioni che spingono la donna a comportarsi in tale maniera. L’allestimento cerca pertanto di gettare uno sguardo nuovo sull’immortale vicenda di Uberto e Serpina, fondendo la potenza del canto con una tematica forte ed attuale quale l’amore fraterno, che oggi non sembra andar più molto di moda fuori da certi giri di convenienza.

Il lavoro con gli interpreti si è concentrato sulla fisicità, sul significato dei movimenti e sulle interazioni con la scenografia; il polo attorno al quale tutto ruota è la Sedia del Padrone, sognata, ambita, inseguita, anche se…molto idealizzata! Come ci ricorda Lisetta, sono gli uomini a decidere il grado di importanza di una cosa; l’oggetto in sé, non cambia.

La produzione ringrazia per la collaborazione Lorenzo Riello (Luci) e Roberta Sattin (Costumi). Isabella Parodi Assistente alla Regia.

Il termine della serata è previsto intorno alle ore 22.

MUSART Associazione di Promozione Sociale

L’associazione riunisce numerosi artisti quali cantanti, attori e musicisti per la realizzazione di produzioni lirico teatrali o sinfoniche. Si rivolge ad un pubblico vario, composto da famiglie ma anche ad intenditori; per questo motivo promuove la creatività, riuscendo quindi a proporre, adattare e creare spettacoli ad hoc, sempre innovativi e di elevato valore artistico.

L’Associazione Gattamelata

Dal 1991 l’Associazione Gattamelata, che conta 150 soci, si impegna a valorizzare una delle zone più care alla città di Padova, la zona adiacente alla Basilica del Santo. Questo grazie alla organizzazione di iniziative culturali volte al recupero nell’aspetto storico-artistico, urbanistico, ambientale e culturale dei valori e delle tradizioni antiche di questa parte della città caratterizzata appunto dalla presenza del Santuario.

Evento organizzato con il Patrocinio del Comune di Padova.

Per informazioni

Associazione Gattamelata | tel. 348 0005973 | email:


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