Economia

Smog, Confartigianato contro lo stop ai veicoli commerciali: «Decisione assurda, chiediamo una deroga»

Roberto Boschetto, presidente della sezione padovana dell'associazione, tuona: «Pesanti danni economici per chi lavora, noi dobbiamo programmare le nostre attività!»

Stop anche ai veicoli commerciali Euro 4? Confartigianato Padova non ci sta

«È assurdo». Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Imprese Padova, è un fiume in piena dopo la decisione - legata al bollettino diffuso nella mattinata di lunedì 14 gennaio da Arpav - di innalzare al livello rosso il blocco del traffico, che impone così lo stop anche ai veicoli commerciali Euro 4 alimentati a diesel.

La rabbia

Boschetto parte da una considerazione: «Non è certo che la circolazione dei veicoli commerciali sia responsabile dell’innalzamento del Pm10, quel che invece è certo è il danno economico che il blocco porterà all’imprenditoria padovana». Il presidente di Confartigianato Padova, poi, prosegue: «I nostri associati, che utilizzano i furgoni per recarsi dai clienti o per fare consegne (per conto proprio o conto terzi), si trovano nelle condizioni di non poter circolare. Ricordo che gli imprenditori utilizzano l’autoveicolo come uno strumento di lavoro. Quindi il blocco comporta per loro un rilevante danno imprenditoriale. Per il momento si parla di tre giorni di blocco, ma non è detto che giovedì l’Arpav non confermerà il semaforo rosso, tenuto conto del fatto che non mi risulta sia prevista pioggia nei prossimi giorni. Cosa facciamo? Smettiamo di lavorare fino a una data indefinita? E’ assurdo! Noi dobbiamo programmare ogni minuto di attività».

La richiesta

Roberto Boschetto, quindi, chiede un aiuto a Palazzo Moroni: «Abbiamo riscontrato una grande disponibilità da parte dell’Amministrazione comunale di Padova, che ci ha garantito la circolazione aprendo due finestre negli orari di blocco in caso di semaforo arancione, ora chiediamo una deroga anche in caso di semaforo rosso. Noi la nostra parte l’abbiamo fatta: negli ultimi anni abbiamo stipulato accordi con le principali case automobilistiche, per garantire ai nostri associati l’acquisto di veicoli commerciali a prezzi calmierati. Inoltre, Ebav, l’ente bilaterale per l’artigianato veneto, ha messo a disposizione contributi per l’acquisto di nuovi autoveicoli aziendali. Ma questo non basta, le nostre aziende stanno già facendo i conti da anni con la crisi, spesso non possono permettersi ulteriori costi. Ed un blocco così rigido ci preoccupa molto».


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