Cronaca

"Una vita da social", la polizia spiega i rischi di internet per i giovani con Mauro Bergamasco

Fa tappa a Padova l'iniziativa promossa dalla polizia postale contro il cyberbullismo

Il truck allestito dalla polizia in una delle recenti tappe

“Una vita da social” giunge alla sesta edizione e approda nella città del Santo dopo aver toccato Matera, Vicenza e Treviso. Appuntamento in Prato della Valle a partire dalle 8 con l'iniziativa volta a sensibilizzare sui rischi della rete per i minori.

L'evento

Secondo i dati della polizia postale, due giovani studenti su tre sono vittime di bullismo. Teatro privilegiato è il web, dove un teenager su quattro posta almeno un selfie al giorno. Un'abitudine che, se non controllata, può rappresentare un serio rischio. In Prato sarà allestito un camion speciale con un'aula multimediale in cui gli agenti incontreranno studenti, genitori e insegnanti che parteciperanno attivamente. Ospite speciale, la stella del rugby Mauro Bergamasco. Dalle 12.30 interverranno anche il questore Paolo Fassari, il prefetto Renato Francheschelli e il sindaco Sergio Giordani.

Dati allarmanti

Se internet è ormai una componente stabile nella vita dei giovanissimi, va anche sottolineata la crescita esponenziale dei reati che hanno come vittima gli adolescenti. Tra questi, in primis, quelli legati al web. A farla da padrone sono i selfie, che spesso vengono postati senza le adeguate precauzioni, oltre a immagini osé inviate senza pensare alle possibili conseguenze. Oltre a tali rischi, non va sottovalutato l'aspetto psicologico, con giovani che subiscono in modo negativo l'eventuale scarso successo dei propri post. In altre parole, ricevere pochi “mi piace” può portare a vere e proprie forme di depressione. Vi si aggiunge poi il “Daredevil selfie”, lo scatto realizzato in situazioni a rischio e potenzialmente letali. Tristemente celebri i ragazzi che in tutto il mondo hanno pagato con la vita le immagini realizzate a strapiombo sugli edifici o in corsa sui binari prima dell'arrivo del treno.

Impegno unitario

«Il fascino della rete» spiega il dirigente del Compartimento di polizia postale e delle comunicazioni del Veneto, Alessandra Belardini «la suggestione del messaggio virtuale e la perdita di responsabilità sul web (vera e propria “terra di nessuno”) sono preoccupanti. Per fare della rete un luogo sicuro serve l'impegno di istituzioni e famiglie oltre che delle forze dell'ordine».


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