Cronaca

Sostanze dopanti, sequestrate 420 fiale di nandrolone: due arresti e 150 indagati

Due arresti nell'ambito dell'inchiesta contro il traffico di sostanze dopanti coordinata dalla Procura di Padova. La sostanza è utilizzata per accrescere la muscolatura

Al centro il procuratore capo della Repubblica di Padova Matteo Stuccilli e a destra il comandante del Nas di Treviso Vincenzo Nicoletti

Due persone arrestate, a Torino e Ancona, trovate in possesso di rispettivamente 320 e 100 fiale di nandrolone, del valore di circa mille euro l'una, e 150 indagati (una quindicina in Veneto), tra cui i titolari di alcune palestre. Questo l'esito dell'indagine, condotta dal Nucleo Nas dei carabinieri di Treviso e coordinata dalla Procura di Padova, che ha permesso di sgominare un traffico di sostanze dopanti per accrescere la muscolatura e migliorare prestazioni sportive.

INDAGINE PARTITA DAL PADOVANO. L'indagine era partita qualche mese fa quando nel Padovano furono segnalati alcuni acquirenti del nandrolone, sostanza che veniva acquistata attraverso carte prepagate su due siti internet, ora oscurati, e con dominio della città portoghese di Braga. I clienti dell'organizzazione erano sia uomini che donne, non necessariamente agonisti: nella lista anche i "ciclisti della domenica" nonché i bodybuilder o i podisti. Nel corso oltre delle trecento perquisizioni effettuate dai carabinieri su tutto il territorio nazionale è stato sequestrato, oltre al nandrolone, denaro per un valore di 15mila euro.

ANNO D'INDAGINE 2016. A finire sotto la lente d'ingrandimento degli investigatori tutti i soggetti che nell'arco dello scorso anno hanno acquistato farmaci illeciti, dopanti e irregolari in due siti portoghesi. Si è scoperto, così, che, nel solo 2016 oggetto di indagine, sono stati venduti e spediti in tutta Italia oltre 900 chilogrammi di sostanze, per un valore di oltre un milione di euro.


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