Cronaca

Padova, la Guardia di Finanza sequestra oltre 170mila prodotti per il carnevale

Le fiamme gialle hanno individuato una serie di attività commerciali operanti nel Centro Ingrosso Cina di Padova e nelle zone adiacenti. Sequestri per oltre mezzo milione di euro

Gli articoli sequestrati dalla Guardia di Finanza

Con l’approssimarsi del carnevale, i militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Padova hanno intensificato i controlli a tutela del mercato e dei consumatori, soprattutto i più piccoli, per prevenire ed eventulmente reprimere il commercio di prodotti non sicuri o recanti marchi mendaci, come ad esempio maschere, costumi ed accessori per i travestimenti. Le fiamme gialle hanno individuato una serie di attività commerciali operanti nel Centro Ingrosso Cina di Padova e nelle zone adiacenti. Cinque di esse, specializzate nell’importazione di prodotti a basso costo dal sud-est asiatico, sono state accuratamente ispezionate, al fine di verificare la conformità dei beni messi in vendita ai requisiti essenziali e specifici di sicurezza previsti dalla normativa comunitaria e nazionale.

170MILA ARTICOLI SEQUESTRATI. Le operazioni hanno portato complessivamente al sequestro di oltre 170mila articoli, per lo più destinati ai bambini, tra cui maschere, costumi, parrucche, "scherzi di carnevale", confezioni di coriandoli e altri accessori, come bastoncini d’incenso, per il mancato rispetto delle norme previste dal Codice del consumo ed in materia di sicurezza giocattoli. Norme che prescrivono, oltre alla marchiatura obbligatoria di conformità europea CE, che attesta che la produzione, l’importazione e la vendita del prodotto su cui la marcatura è apposta è avvenuta in conformità a quanto prescritto dalle norme europee, anche specifiche indicazioni sulle generalità del fabbricante o dell’importatore, sulle fasce d’età a cui il gioco è destinato, sulle precauzioni e istruzioni d’uso. Il valore di mercato dei prodotti sequestrati ammonta ad oltre mezzo milione di euro.

ASCOM PADOVA. "Se non fosse soprattutto per la Guardia di Finanza e per le altre forze dell’ordine che periodicamente operano sequestri di prodotti che i consumatori sottovalutano nella loro pericolosità, il Centro Ingrosso Cina opererebbe senza tema di essere minimamente contrastato - commenta il presidente dell’Ascom di Padova, Patrizio Bertin - per cui chiedo che il nuovo sindaco sottoscriva un impegno, non derogabile come è invece avvenuto anche nel recente passato, a chiudere le attività illegali che in quel contenitore avvengono ogni giorno praticamente alla luce del sole ed in totale dispregio anche delle norme fiscali e di sicurezza, entro i primi cento giorni dal suo insediamento".


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