Cronaca

La scuola "Rogazionisti" di Padova vince il concorso Cobat sui rifiuti

In Veneto si sono aggiudicati i premi regionali anche la scuola media Vittorio Alfieri di Marano Vicentino (VI) e l'Istituto Comprensivo San Polo di Piave (TV), che hanno vinto 10.000 euro ciascuno per l'acquisto di materiale per la didattica

Quaranta scuole premiate distribuite uniformemente su tutto il territorio nazionale, 22.000 studenti coinvolti e 500mila euro donati agli istituti per l'acquisto di strumenti per la didattica: sono i numeri di "USO E RIUSO: consumi e rifiuti nella testimonianza delle generazioni", il concorso rivolto alle scuole secondarie di 1° grado, realizzato da Cobat, Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo.

Oggi, a Vicenza, alla presenza di oltre 100 studenti, si è svolta la cerimonia di premiazione delle scuole venete, presentata da Tessa Gelisio, alla quale hanno preso parte, fra gli altri, il regista e fumettista Bruno Bozzetto, autore delle animazioni del filmato realizzato in esclusiva con Piero Angela e inviato alle scuole come materiale per stimolare la partecipazione dei ragazzi al concorso, Stefano Dolcetta, Amministratore Delegato FIAMM, Luigi Lazzaro, Presidente Legambiente Veneto e Giancarlo Morandi, presidente Cobat.

In Veneto si sono aggiudicati i tre premi regionali la scuola media Vittorio Alfieri di Marano Vicentino (VI), la Scuola Secondaria "Rogazionisti" di Padova e l'Istituto Comprensivo San Polo di Piave (TV), che hanno vinto 10.000 euro ciascuno per l'acquisto di materiale per la didattica. I lavori di tutti i partecipanti possono essere visionati su www.usoeriuso.it.

I rifiuti sono sempre esistiti, ma come è evoluto il rapporto dell'uomo con il loro smaltimento? È questa la domanda che Cobat, da sempre impegnato nella sensibilizzazione sui temi ambientali, ha lanciato ai ragazzi di tutte le scuole medie italiane. Un progetto - nato con la collaborazione dei Ministeri dell'Ambiente e dell'Istruzione - che ha "sfidato" gli studenti ad affrontare un tema di grande attualità e li ha invitati a farlo usando il linguaggio oggi più immediato e accessibile a tutti: un filmato. In Veneto più di 1.700 studenti hanno risposto "presente" all'appello.

Giunto al 25esimo anno di attività, Cobat ha promosso e realizzato questo concorso nell'ambito di una serie di iniziative per approfondire tutte le tematiche connesse alla raccolta e al riciclo dei rifiuti, e per sensibilizzare i cittadini al rispetto del proprio territorio. "Con la nostra attività di comunicazione - ha spiegato il presidente di Cobat, Giancarlo Morandi - vogliamo contribuire alla crescita della responsabilità individuale di un numero sempre maggiore di cittadini. Con questo concorso abbiamo chiesto al mondo della scuola di guardare, registrare e raccontare il problema dei rifiuti e la sua storia, e di approfondire l'impatto ambientale dell'industrializzazione e della crescita dei consumi. Le ultime generazioni hanno visto cambiare radicalmente l'Italia e il mondo: il futuro, da questo punto di vista, è nelle mani di tutti noi e dipende dalla competenza che sapremo raggiungere ed esprimere".

Per l'Amministratore Delegato FIAMM, Stefano Dolcetta, la cura dell'ambiente rappresenta una priorità assoluta: "La protezione ambientale è una nostra scelta, oltre che civica, anche di business. A partire dal 2008, FIAMM si è impegnata in prima linea nella raccolta e smaltimento delle batterie esauste perché tutti i componenti della batteria sono completamente riciclabili. In particolare - spiega Dolcetta - siamo attivi nel recupero e riciclo del piombo, la materia prima delle batterie, che è molto abbondante in natura ma potenzialmente pericolosa se non adeguatamente smaltita. Il piombo, infatti, può essere riciclato con estrema facilità, al punto che oggi ne viene recuperato quasi il 100% per ogni batteria immessa sul mercato. Fiamm è partner di COBAT nel progetto 'RACCOLTA AMICA' che coinvolge la rete Fiamm Network che conta oltre 1.000 professionisti presenti in modo capillare su tutto il territorio italiano e offre un servizio di raccolta e successivo avvio al recupero delle batterie esauste nel rispetto delle normative vigenti e garantendo la massima tutela dell'ambiente".


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