Cronaca

Scritta razzista, studenti del Cornaro invitano il ministro Kyenge

In una lettera, gli allievi del liceo patavino prendono le distanze dalle frasi xenofobe apparse sui muri del loro istituto e indirizzate al neo ministro di origine congolese per la Cooperazione internazionale e l'integrazione del governo Letta

Il ministro Cécile Kyenge Kashetu

"Ci terremmo molto ad averla ospite nel nostro istituto per un momento di dibattito e condivisione con studenti e professori alla luce di questo drammatico avvenimento e all'insegna dell'integrazione, del rispetto per il diverso e dell'antirazzismo". Si conclude così, con un invito, la lettera che gli studenti del liceo Cornaro di Padova hanno indirizzato al neo ministro per la Cooperazione internazionale e per l’integrazione del governo Letta, Cécile Kyenge Kashetu, di origine congolese e destinataria della scritta xenofoba e razzista comparsa nei giorni scorsi sulle mura esterne dell'istituto di via Riccoboni.

LA LETTERA DEGLI STUDENTI. "L'Italia non è meticcia! Kyenge rimpatriata subito!", recitava la scritta, in vernice spray nera e a caratteri cubitali, che gli studenti stessi si sono premurati di far prontamente cancellare. "Gli studenti di tutte le classi - hanno scritto nella lettera al ministro - hanno immediatamente espresso il loro dissenso e si sono dissociati dall'accaduto riunendosi e discutendone apertamente, cercando di trovare un modo per manifestare la loro fortissima indignazione". "Siamo portati a pensare che la scritta sia opera di un singolo individuo esterno alla nostra realtà - rilevano -, in quanto il liceo scientifico Cornaro da sempre promuove attività volte all'intercultura, all'integrazione e al rispetto del diverso". "Riteniamo infatti - aggiungono - che la nostra scuola sia stata presa di mira proprio perché da sempre impegnata nel dibattito e nello sviluppo di tematiche sociali, come possono dimostrare le nostre recenti assemblee studentesche dove abbiamo trattato di diritti umani riguardo all'omofobia o alla violenza sulle donne". 


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