Cronaca

Mamma e figlia all'appuntamento con il pusher trovano la polizia

Ieri in via Marzolo in zona universitaria gli agenti della Squadra mobile hanno arrestato un tunisino già noto alle forze dell'ordine con oltre 10 grammi di eroina. Lo stesso aveva dato appuntamento alle due donne per cedere la sostanza

L'ennesimo pusher arrestato per spaccio dalla Squadra mobile

Gli investigatori della Squadra mobile della Questura di Padova impegnati in un servizio antidroga nella zona universitaria della città hanno arrestato un tunisino di 31 anni già noto alle forze dell'ordine. In via Marzolo gli agenti l'hanno visto prelevare un involucro da un'aiuola davanti alla facoltà di Ingegneria. Successivamente il nordafricano si è messo all'altezza di alcuni cassonetti in corrispondenza degli ingressi di Fisiologia e della biblioteca del dipartimento di Scienze. E' apparso evidente che stesse attendendo qualcuno. 

I controlli

Sottoposto a controllo ed a successiva perquisizione non gli è stato trovato nulla di illecito addosso. Tuttavia, per terra, poco distante da lui i poliziotti hanno rinvenuto una dose confezionata di eroina, mentre all’interno dell’aiuola dove era stato poco prima osservato, un ulteriore quantitativo della medesima sostanza in sasso per complessivi 10 grammi. Gli agenti hanno deciso di sottoporre a controllo pure due donne, una mamma di 45 anni con diversi precedenti penali e pregiudizi di polizia in materia di stupefacenti e la figlia di 24 anni, che nel frattempo erano arrivate sul luogo del fermo del tunisino in auto. E' apparso subito chiaro agli agenti che le due donne avessero un appuntamento con il loro pusher nordafricano. Dopo un attimo di titubanza, la figlia ha ammesso, esortando la madre a fare lo stesso, che si erano portate in via Marzolo per acquistare eroina. Un controllo degli smartphone della mamma e del tunisino hanno confermato il "gancio" tra i due. La finalità di spaccio della sostanza detenuta è stata ulteriormente appurata durante la stesura degli atti, dal momento che sul telefono del tunisino, per questo arrestato, sono giunti messaggi dal contenuto eloquente. Già nel mese di gennaio quest’ultimo era stato deferito dagli stessi poliziotti, poiché trovato in possesso di hashish e cocaina.


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