Cronaca

Multiproprietà, contratto "nullo" e società condannate: nuovo esposto

A Padova, Bologna e Verona sentenziata nullità contratto di compravendita e condannate le finanziarie a restituire i soldi. Federcontribuenti ora contro entità senza partite Iva e sconosciuta natura giuridica

Federcontribuenti avanza come un carro armato sul territorio delle multiproprietà, inclusi i contratti di compravendita o prodotti similari - tra cui i certificati di associazione a club turistici - ed i collegati contratti di “finanziamento”, spesso erogati da noti istituti di credito. Nei tre tribunali di Padova, Bologna e Verona i consumatori rappresentati dall'associazione hanno ottenuto l'accertamento della nullità del contratto di compravendita e la condanna delle società finanziarie al pagamento delle spese processuali nonché alla restituzione delle ingenti somme versate ratealmente. Federcontribuenti ora ha pronto un nuovo esposto contro entità prive di partita Iva e sconosciuta natura giuridica.

L'AFFARE-BLUFF DELLA MULTIPROPRIETÀ. Cambiano i soggetti coinvolti, ma le vicende restano simili fra loro: i consumatori, con la scusa del ritiro di un premio, si ritrovavano in lussuosi alberghi e venivano indotti, con vari raggiri, ad affiliarsi a dei club turistici, acquistando, a dire dei venditori, un imprecisato diritto su immobili situati in ambite località turistiche. Nella realtà dei fatti, e come accertato dai giudici, tali contratti non chiariscono affatto cosa venga effettivamente venduto ai consumatori e proprio per tale motivo sono nulli, al pari dei contratti di finanziamento creati "ad hoc" per il pagamento. L’"affare della vita" si rivela essere nient’altro che un bluff: i consumatori pagano ingenti somme sia alla società venditrice dei "certificati", sia alla società finanziaria, senza di fatto riuscire mai a godere di quanto promesso. Senza considerare la difficoltà e impossibilità di liberarsi della multiproprietà, nonostante le rassicurazioni iniziali dei venditori e gli esborsi annuali, a titolo di "spese di manutenzione" da parte di società gestione, spesso difficilmente individuabili e non chiaramente collegate ai soggetti indicati nei contratti, aventi sedi in paradisi fiscali.

NUOVO ESPOSTO. La battaglia di Federcontribuenti continua anche su altri fronti. Il presidente di Federcontribuenti, Marco Paccagnella, è in procinto di presentare un esposto, proprio in riferimento alla vendita dei certificati a un club, sia per la ricezione, da parte dei consumatori, del diverso certificato, sia perché i pagamenti delle cosiddette "spese di gestione" vengono richiesti ed effettuati a favore di entità, prive di partita Iva, di sconosciuta natura giuridica, senza l’emissione di alcuna fattura. Chi è caduto in questa rete ed ha stipulato un finanziamento viene invitato a prendere contatto con Federcontribuenti, per la verifica del caso e per evitare di incorrere in decadenze o prescrizioni che renderebbero più difficoltoso il recupero delle somme versate alla finanziaria.


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