Cronaca

Sconta la pena in comunità, ma decide di fuggire. Inevitabile il carcere

Si trovava in una struttura di Monselice a seguito di un assalto messo a segno in una farmacia di Venezia, ma ha pensato bene di evadere per andare a Treviso. Rintracciato, l'autorità giudiziaria ha deciso per l'inasprimento della pena

Per il rapinatore si sono aperte le porte del carcere

Dopo una rapina in farmacia, è stato affidato ad una comunità di Monselice. Nonostante abbia evitato in un primo momento misure ben più restrittive, un trentenne marocchino ha pensato bene di eludere i controlli e allontanarsi dalla struttura senza un valido motivo e senza avvisare l'autorità giudiziaria. Tanto è bastato, ieri 8 febbraio, per veder precipitare la sua posizione con la giustizia.L'autorità giudiziaria, messa al corrente dei fatti dai militari dell'Arma ha optato infatti per inasprire la pena per il concreto rischio di reiterazione del reato.

Cosa è successo

I carabinieri della stazione di Monselice, nel tardo pomeriggio di ieri hanno arrestato un 30enne originario del Marocco. L’uomo, affidato in prova ai servizi sociali presso una comunità della zona a seguito di una rapina in una farmacia commessa nel novembre 2022 a Venezia, il 5 febbraio si è allontanato dalla struttura senza alcuna autorizzazione violando gli obblighi imposti. Rintracciato il giorno successivo a Treviso è stato riportato nella comunità che lo aveva accolto. A causa del suo gesto la misura nei suoi confronti si è aggravata e, come disposto dall’autorità giudiziaria i Carabinieri lo hanno portato in carcere.


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