Cronaca

Maestranze dello spettacolo: «Rendiamo strutturale il bando "Padova riparte dalla cultura"»

Una richiesta accompagnata da un dono portato a Palazzo Moroni: un bauletto rosa, come quello diventato simbolo della loro lotta

Rendere strutturale il bando "Padova riparte dalla cultura". È la richiesta delle Maestranze dello spettacolo per combattere il lavoro nero che dilaga nel loro settore. Una richiesta rappresentata simbolicamente da un bauletto rosa consegnato a Palazzo Moroni.

La richiesta

Nella mattinata di mercoledì 22 dicembre le Maestranze dello spettacolo hanno portato un dono alla giunta: un bauletto rosa, una versione più piccola del grande baule diventato il simbolo della loro lotta (e che normalmente contiene gli strumenti del mestiere). «Questa estate si è lavorato molto ma in Veneto l'80% di noi è costretto a lavorare in nero. Una piaga che dobbiamo estirpare - ha detto Jacopo Pesiri, cantante lirico e portavoce delle Maestranze - Chiediamo semplicemente di lavorare con dignità. Il bando del Comune ha permesso di rispettare le regole perché si basava sulla fatturazione. In questo modo c'è un controllo e una responsabilizzazione di chi prende soldi pubblici. Crediamo sia una buona pratica e vorremmo che diventasse strutturale». Una delegazione lo ha portato all'assessore Chiara Gallani che ha la delega al lavoro ed è una delle persone che ha stilato il bando, dialogando proprio con le Maestranze che hanno riferito nel dettaglio tutti i problemi del loro mestiere. «La cosa più importante è che loro abbiano potuto lavorare con i diritti che tutti i lavoratori dovrebbero avere - ha affermato Gallani - Rifacciamolo, certo, e miglioriamolo se serve. Quello che si può fare, lo faremo». 


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