Cronaca

Al volante ubriachi? C'è chi sconta la pena lavorando ad Albignasego

Grazie a una convenzione col tribunale di Padova, 7 condannati stanno saldando il proprio debito con la società con ore di lavoro non retribuite. Il Comune si è reso disponibile ad accogliere altre 12 persone

Lavori socialmente utili

Di misure alternative, col doppio fine di non intasare le carceri e centrare l'obiettivo della "rieducazione" del condannato, si parla spesso ma sono ancora pochi gli esempi concreti sul nostro territorio. Uno di questi è in fase di applicazione ad Albignasego, nel Padovano, dove sette persone incappate in violazioni del codice della strada e condannate per guida in stato di ebbrezza o di alterazione hanno preferito svolgere ore di lavoro non retribuite a favore della collettività per conto del Comune, risparmiandosi così la detenzione e la sanzione pecuniaria prevista.

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COME FUNZIONA. Il meccanismo è semplice: come previsto dalla normativa, l'avvocato della persona che ha infranto la legge contatta il Comune chiedendo la disponibilità scritta dello stesso ad accogliere il suo assistito. Il giorno del dibattimento, che avviene davanti al giudice di pace, l'avvocato presenta tale disponibilità chiedendo di commutare la pena in ore o giorni di pubblica utilità per conto dell'ente che ha accettato la domanda. Il giudice stabilisce il tipo e la durata del lavoro socialmente utile, la struttura dove sarà svolto e il calendario della prestazione, concordato con il Comune, con le ore lavorative previste per ogni giornata. Quindi viene trasmessa la sentenza al municipio, che prende contatti con la persona stabilendo nello specifico orari, periodo e mansioni. Il lavoratore è tenuto a seguire il programma firmando un registro giornaliero e viene affiancato a un tutor che si occupa della sua formazione e deve comunicare all’organo incaricato della vigilanza le eventuali violazioni del programma. Il Comune provvede a stipulare un’assicurazione contro gli infortuni, le malattie professionali e la responsabilità civile verso terzi. Alla fine della pena alternativa, il tutor redige e trasmette al giudice una relazione che documenti l’adempimento della prestazione.

LA DISPONIBILITÀ DI ALBIGNASEGO. "Ad oggi - spiega il sindaco Massimiliano Barison - abbiamo accolto sette persone, tutti uomini e di diverse età. Altri due dovrebbero iniziare prossimamente mentre abbiamo dato la disponibilità ad accogliere ulteriori dieci persone, che però stanno attendendo la sentenza". "Le persone che accogliamo vengono impiegate in attività esterne, nell’ambito delle manutenzioni del patrimonio pubblico e del verde – conclude Barison – Al di là dei risultati concreti che otteniamo dal lavoro di queste persone, credo che la cosa da sottolineare sia l’importanza di offrire loro la possibilità di riscattare un brutto episodio della loro vita mettendosi a servizio degli altri".


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